capitolo 9

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La mattina dopo.

Ogni giorno che passava Harry odiava quella monotonia, gli mancava il suo lavoro ed i suoi compagni, gli mancava essere nel suo ufficio.
Era un auror e tornare ad essere un ragazzo e non fare nulla era un qualcosa che lo stressava, certo gli piaceva passare il tempo con la sua famiglia, ma amava anche il suo lavoro. Poi in quel momento si sentiva così inutile senza fare nulla che poteva realmente aiutare.
Avrebbe potuto fare così tante cose con le sue conoscenze, ma invece doveva recitare come uno studente stupido, che non conosceva la metà degli incantesimi, quando le sue mani erano macchiate del sangue del nemico che stavano combattendo.
Una delle cose che non erano cambiate era che dormiva ancora con Ginny, anche se quel letto era scomodo al contrario del suo, anche se tra loro due c'era un terzo incomodo, ma era felice di avere suo figlio con se, perché aveva la certezza che non gli sarebbe successo nulla di male.
Diede un bacio sulla fronte del figlio e poi si alzò dal letto, indossò qualcosa di decente e si recò in cucina, per preparare la colazione, peccato che lì c'era già Molly che come sempre era intenta a cucinare.

" Buongiorno Molly, posso aiutarti in qualcosa? "

Harry cercò di smorzare così la tensione che era nella stanza, non era colpa sua ciò, ma cosa poteva fare?
Aveva preso a chiamarla con il nome molti anni nel futuro da quel giorno e gli sembrava strano tornare alla signora Weasley, quando era stata una madre, quando era sua madre visto che aveva sposato sua figlia. Ma questa Molly non aveva vissuto tutto quel che aveva vissuto lui, non aveva visto suo figlio morire, non aveva ancora sofferto e lui voleva fare di tutto per non farla soffrire.
Ora che poteva avrebbe impedito molte morti, almeno ci avrebbe provato, non voleva perdere il suo padrino, voleva vederlo vicino ai suoi figli, anche se un po' lo preoccupava, già James era un malandrino di suo, cosa potrebbe succedere se aveva anche l'insegnamento di uno di loro? Lo avrebbe scoperto solo con il tempo.

" No grazie Harry "

Non era la voce solita della signora Weasley, si sentiva che ancora non riusciva a superare tutto quel che stava succedendo.

" Molly, lo so che è difficile per te, fino a ieri tua figlia era una bambina ed oggi la ritrovi cresciuta, anche se ti sembra ancora la tua bambina, io posso dirti solo una cosa. Ginny sarà maturata, ha un figlio, ma è sempre la tua bambina, che ha bisogno di sua madre.
Sarà anche alla seconda gravidanza, ma il consiglio di una madre è sempre importante. Io vorrei avere i miei genitori qui, cosa che non è fattibile per quel che sappiamo tutti, ma ho avuto te e Arthur e per questo non potrò mai ringraziarvi. "

Harry disse quelle parole con il cuore in mano e poi si allontanò, voleva vedere se qualcun altro era sveglio, per far ragionare Molly, ma venne bloccato proprio dalla matriarca.

" Grazie per le tue parole, Harry "

E lasciò tutto quel che aveva in mano per avvicinarsi al ragazzo ed abbracciarlo.
Per Molly, Harry era stato come un figlio in quei anni, ma sentirselo dire era un'altra cosa.

" Se vuoi aiutarmi, potresti preparare la tavola. "

E con un piccolo sorriso sulle labbra il giovane fece come detto dalla matriarca.

...


Durante la colazione, la famiglia ebbe la visita del preside Silente, ovviamente l'uomo aveva letto la lettere che Harry gli aveva inviato ed era curioso di sentire quel che il ragazzo aveva da dire.
Ma sapeva che quello non era proprio il posto adatto per tale discorso, per questo aveva deciso di portare tutta la famiglia Potter con se ad Hogwars.
Harry si meravigliò di questo, si aspettava più che il preside li avrebbe portati nella stanza che l'ordine usava per le proprie riunioni.
Ma era vero che quella stanza non era del tutto sicura, le ricordava le orecchie che i gemelli avevano utilizzato nella precedente linea temporale per ascoltare e solo grazie o meglio per colpa di Grattastinchi non avevano mai scoperto quel che stavano dicendo, ma chi gli diceva che questa volta sarebbero stati fortunati?
Questa poi sarebbe la prima volta di James a Hogwarts, avrebbe visto la scuola prima del previsto, anche se non era certo che una volta cresciuto avrebbe ricordato quel posto, era pur sempre un bambino e lui non aveva più i suoi ricordi di quando aveva l'età di James e di questo ne era felice.
Era sicuro che erano tutti pessimi, la sua vita per colpa della sua famiglia non era mai stata bella.
Quel che però alle volte odiava era non poter avere i ricordi di quando ancora viveva con i suoi, prima di diventare a tutti gli effetti il prescelto.

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