Capitolo 7

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La magia era un qualcosa di veramente infinito, nessuno sapeva realmente cosa c'era dietro alla vera essenza di essa.
Perché qualcuno nasce con quel dono e altri no?
Da come è nato tutto? Potevano esserci così tante domande ma erano poche le vere risposte.
Neanche il ministro della magia poteva comandare quella energia mistica e neanche lui conosceva tutta la verità come neanche Merlino stesso.
Erano infatti in pochi a conoscere cos'era un legame di anima il vero legame, non la parte romantica del siamo destinati a stare insieme detto da due adolescenti che poco dopo prendono strade diverse.
Forse perché era un qualcosa di così raro che solo i pochi interessati conoscono realmente e oltre a loro pochi essere superiori, che devono aiutare queste coppie in un cammino difficile.
La banca dei maghi ha sempre lavorato al di fuori delle leggi magiche, poiché tutto veniva gestito tramite i vincoli di sangue e magia. Nessuno poteva mettere realmente le mani su del denaro se non era il vero erede legittimo e se Sirius era riuscito a prendere possesso dei suoi beni era proprio per questo, poiché la magia lo aveva ritenuto l'unico erede vivente per ciò e certamente non dava conto a niente e nessuno, neanche alle disposizioni di un uomo che aveva la carica di ministro della magia. La magia non era una persona, eppure aveva una sua logica.
La stessa logica c'è l'aveva un legame così importante come il legame d'anima.
Legame che Harry e Ginny avevano formato con quel viaggio nel tempo e solo per un motivo, la magia riconosceva il loro matrimonio e niente e nessuno avrebbe potuto mettersi in mezzo. I matrimoni magici erano un vincolo che rimaneva intatto per sempre, era magia pura che il ministero o una persona normale non poteva spezzare. I due infatti quando si erano sposati avevano seguito le tradizioni, con un matrimonio benedetto dalla magia.

...

Ginny e Harry ascoltarono in silenzio il discorso, volevano sapere molto di più e il folletto lì accontentò. " Prima di oggi non avevo mai visto una coppia con tale dono, noi folletti studiamo questo legame, ma non sappiamo davvero tutto.
Posso dirvi quel mi è stato raccontato: si chiama legame d'anima poiché ogni compagno condivide la propria anima. In parole semplice ora ognuno di voi ha metà anima dell'altroall'interno di sé, questa è una delle cause dei vostri nuovi poteri.
Questo però accade solo dopo un contatto fisico. "
I due coniugi Potter arossirono, pensando au baci che si erano scambiati qualche ora prima forse era stata la causa di quel legame? Forse era questo il motivo per cui riuscivano ora a parlare telepaticamente?
" Non dovete preoccuparvi, questa non è una cosa sbagliata, né il contatto fisico e neanche il legame che si è instaurato tra voi.
È qualcosa di speciale e posso dirvi che se non completavate quel legame, le vostre anime sarebbero andate via via morendo e con questo anche voi. "
Ginny guardò scioccata il folletto, quella era un'enorme notizia d'accettare, non che si preoccupava di morire, il suo pensiero era James.
Come ogni madre metteva al primo posto suo figlio e come poteva pensare a lui se fosse morta? Ringraziò mentalmente quel gesto che l'avevano portati a ciò. In quel momento avrebbe voluto stringere forte al petto suo figlio, non volendo lasciarlo andare, aveva paura di perderlo, ma non poteva visto che era tra le braccia del marito, quindi si limitò a lanciare delle brevi occhiate verso il suo piccolo angelo.
" Esistono dei libri su questo legame? "
Chiese Harry, voleva sapere qualcosa in più di quel legame.
"
In verità signor Potter, un libro esiste, ma non so dove sia al momento. Se lei mi permette lo cercherò e glielo farò recapitare. Ma per fare ciò dovrei prendere la somma necessaria dal vostro conto, se mi date il via libera farò tutto il necessario per trovarlo. "
Harry annui e lasciò carta bianca all'uomo.
" Prima vi stavo dicendo che noi sappiamo quando qualcuno diviene maggiorenne, ma in queste ore è successo qualcosa di strano. Signor Potter non so se è a conoscenza, ma la sua famiglia ha una volta, un altro conto qui alla banca ormai da secoli.
Questo conto si doveva sboccare una volta che lei sarebbe diventato maggiorenne. Però sembra che qualcosa sia cambiato, in quanto lei può entrare già in possesso di esso già in questo momento, per questo avete ricevuto quella lettera.
Ginny girò lo sguardo verso Harry, il ragazzo era scioccato. Ai suoi tempi aveva ricevuto quella notizia e i suoi beni solo una volta sconfitto il signore oscuro, ora le cose stavano già cambiando e lui non sapeva se era un bene o un male.
James si stringeva al petto del padre, quei discorsi lo stavano annoiando e lui si stava per addormentare, anche se non molto comodo le braccia di suo padre erano un porto sicuro per lui e si sentiva protetto.
" Non ci aspettavamo ciò "
Disse Harry, cercando di non urlare per non disturbare il figlio.
" Tutta questa storia è davvero pazzesca, ma dopo quel che ci è successo non posso che credere alla vostre parole. "
Guardò sua moglie per un secondo e dopo che lei diede il consenso iniziò a raccontare la sua storia.
Il racconto che proseguì fu abbastanza lungo, infatti il giovane Harry cercava di non dimenticare nulla di quel che era successo quel giorno quando erano arrivati nel passato, gli spiegò anche di James, che era suo figlio e che voleva trovare un modo per riconoscerlo anche in quel tempo, visto che un giorno sarebbe stato il suo erede, come in futuro. Ora che ascoltava la storia del ragazzo il folletto poté rispondere a molte delle sue domande ed annui. Harry si era fidato perché già sapeva che quell'uomo non solo era fedele, ma aveva fatto un giuramento con la banca e non poteva raccontare a nessuno oltre ai diretti interessati cose che sapeva sui loro beni.
Quella situazione riguardava anche ciò, perché tutto girava intorno al filo di sangue.
Ed il prossimo passo fu un piccolo rituale, Harry non lo aveva mai visto prima in realtà.
Il folletto gli spiegò che veniva usato in caso di figli illegittimi, per rendere il loro nome degno della casa del proprio padre. Avevano infatti bisogno di constatare che il piccolo James appartenesse alla linea di sangue di Harry, facendo cadere una piccola goccia di sangue su un foglio di carta speciale.
In pochi secondi tutto fu scritto e per la legge James diventò a tutti gli effetti erede di Harry anche in quella dimensione. Quel che non si aspettavano e che nello stesso momento il nome del piccolo stava diventando visibile sul libro di Hogwarts, lo stesso libro che deteneva i nomi di tutti gli studenti magici. Ovviamente il suo nome comparve tra gli studenti dell'anno 2004, quando avrebbe compiuto l'età di 11 anni in quella linea del tempo.
Dopo aver finito quella piccola parte e quando finirono di parlare di alcune cose, come spostare i soldi che attualmente Harry stava usando nella volta di famiglia, i coniugi si alzarono per allontanarsi e recarsi finalmente al tunnel per raggiungere i loro beni, quando vennero fermati dalla voce del folletto.
" Ah signor Potter una cosa.
C'è un'altra piccola cosa sul legame d'anima, infatti sia lei che sua moglie potete considerarci legalmente emancipati, ovvero se voi volete potete anche non contate su un tutore, perché è come se foste maggiorenni. " Altra notizia bomba per i due Potter " questo vuol dire che non abbiamo più la traccia? " Fu le prime parole che uscirono dalle labbra di Ginny. " Si signora Potter, potete usare la magia senza che il ministero vi controlli." Ed era tutto quello che voleva sentire, questo significava niente più stupidate e poteva teletrasporsi con il piccolo James senza dover andare avanti e indietro sotto un mantello dell'invisibilità per nascondere la sua esistenza. La migliore notizia della giornata. " Grazie mille per avercelo detto! " Ora potevano lasciare  la stanza, solo per essere accompagnati da un altro addetto alla volta di famiglia, Ginny voleva prendere alcune cose, tra cui anche le chiavi della loro casa.

...

Una volta usciti dalla banca, dopo aver preso diverse cose, nascosero per poco tempo James sotto il mantello solo il tempo di avviarsi in un vicolo buio per materializzarsi nella loro vecchia casa. La casa che era stata per generazioni dei Potter era perfetta, gli elfi che si occupavano della sua pulizia quando la casa era desolata.
Gli ultimi abitati di quelle mura furono i nonni di Harry, i suoi genitori avevano scelto di vivere in una piccola casa, in un paese molto distante da lì.
Harry aveva sempre creduto che fosse stata una scelta di sua madre, che voleva vivere tra i babbani e poter fare anche amicizia, cosa impossibile in quella casa, visto che non c'erano vicini con cui poter chiacchiere per chilometri.
Al contrario lui aveva amato la tranquillità di quel posto e quella casa così grande, soprattutto con un giardino così bello lo trovava adatto per crescere dei bambini.
James nel futuro lo amava, anche perché pieno dei suoi giochi, quello che stava cercando al momento, con lo sguardo, senza trovarli. " Siamo pronti? " Ginny si limitò ad annuire.
Il piccolo James subito dopo la materializzazione si tolse il mantello dell'invisibile, che Harry subito afferrò, ma non lasciò la mano della madre, che aveva stretto in precedenza, fuori dalla banca.
Continuando a tenere la mano di sua mamma, camminava per la casa avvicinandosi alla porta ed in poco furono dentro.
James però non riconosceva bene quelle mura, la casa era molto diversa da come la ricordava, al contrario i coniugi sapevano bene che era così la prima volta che vi misero piede in futuro, furono loro a cambiare molte cose per rendere quella casa adatta a loro ed ai loro gusti.
Non appena misero piede oltre la soglia, un elfo si presentò loro, riconoscendoli subito come i suoi padroni e piangendo dalla felicità, finalmente aveva dei padroni da servire, cosa che in quei anni gli era mancato. " Padrone, padrona, sono felice di fare la vostra conoscenza, finalmente " Ginny si avvicinò a lei e le accarezzò il viso. " Non piangere, ti prego! " L'elfo fu meravigliato, quella ragazza in quanto a gentilezza le ricordava tanto la sua vecchia padrona, la signora Potter, l'ultima matriarca di quella famiglia, morta molto prima per colpa del vaiolo di drago insieme a suo marito. " Come ti chiami? " Anche se Ginny già conosceva il suo nome, aveva preferito procedere per gradi, per non spaventarla. " Anne signora " Ginny sorrise e poi guardò prima James e poi Anne. " Anne ti andrebbe di preparare la merenda a questo piccolo monello? " Gli occhi dell'elfo si illuminarono e fu felice di acconsentire " si signora, Anne si occuperà del piccolo signorino e preparerà lui un ottima meranda. " L'elfo porse la mano al bambino e James strinse senza problemi allontanandosi con l'elfo per la merenda. "Casa dolce casa" disse finalmente Ginny, stringendosi al marito.

Info

Questo è stato uno dei capitoli più difficili da scrivere.
Qui si inizia a capire un po' meglio cos'è legame d'anima, una magia antica che però i ragazzi hanno potuto avere solo grazie al loro piccolo viaggio nel tempo per non distruggere il loro matrimonio.
Approfondirò l'argomento sempre più nei prossimi capitoli, facendovi scoprire anche dei piccoli doni che non sarà solo parlare tra di loro telepaticamente, come hanno già fatto.

Spero che vi sia piaciuto questo capitolo, anche se io non ne vado molto fiera.
Vi chiedo come sempre scusa per eventuali errori di grammatica e buona lettura.

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