Capitolo 28

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C'era silenzio totale nella dimora dei Black, tutti erano riusciti ad appisolarsi anche se ad un orario indecente...
Una sola persona era già sveglia, la stessa che ora si stava incamminando verso la stanza dei coniugi Potter cercando di non far rumore.
Pochi minuti dopo ecco che il silenzio venne distrutto dalla stessa persona che stava saltando sul letto dei suoi genitori.

⟨ Mamma, papà sveglia è Natale ⟩

Urlò il più piccolo Potter.
Quell'anno non c'era molto da festeggiare per i grandi, nessuno aveva avuto ancora notizie dalla professoressa Tonks, che stava lottando ancora contro la morte.

⟨ Campione smettila è presto, dormi ancora un po' ⟩

Rispose Harry, abitato a ciò.
Negli anni precedenti era stato il suo figlioccio a svegliarli in quel modo, poiché James troppo piccolo, ma quest'anno le cose erano abbastanza particolari.

⟨ regali, regali ⟩

Questo modo di fare lo aveva ereditato dallo zio, ne era certo.
Ron aveva sempre amato il Natale proprio per i doni.

⟨ che ne dici di andare a svegliare lo zio Ron?
Son sicuro che anche lui voglia vedere i regali ⟩

Disse Ginny, che era stata svegliata dal monello e dalle sue grida felici.
Urlando un infantile si, il piccolo James si era recato nella camera da letto dello zio, per svegliarlo.

⟨ Buongiorno tesoro, dobbiamo alzarci vero? ⟩

Ginny annuì e si alzò contro voglia per iniziare a prepararsi, era natale e probabilmente il preside lì avrebbe raggiunti e avrebbe avuto una risposta per loro.
Nel frattempo nella stanza di Ron, il giovane James ripeté le sue azioni saltando sul letto dello zio, che inizialmente avrebbe voluto uccidere il nipote, ma al sol sentire la parola regali, prese il nipote in braccio ed iniziò a correre.

⟨ regali, regali ⟩

Urlarono i due arrivando fino all'albero che era stato sistemato nel soggiorno, forse una delle poche cose colorate in quella casa.

⟨ Ronald Wesley, niente regali.
Più tardi. ⟩

⟨ Ma mamma... ⟩

Disse Ronald sconsolato.

⟨ Nonna regali ⟩

Il musetto di James fu quello che convinse la donna a cedere, non poteva dire di no al suo nipotino... Quel bambino era da riempire di baci e da accontentare in qualsiasi cosa.

⟨ va bene, ma uno a testa ⟩

⟨ siiii ⟩

Urlarono in coro i due e Ronald aveva appena capito una cosa, suo nipote era la sua fonte magica.
Sua madre non poteva negare nulla all'unico nipotino e lui poteva aver beneficio da ciò.
Poggiò il piccolo a terra e prese il regalo più grande che aveva trovato con il nome del bambino e glielo porse.

⟨ Aprì prima tu campione ⟩

Poco dopo molti altri si recarono in cucina per la colazione e videro  un bambino di due anni che stava giocando sulla sua scopa giocattolo.

⟨ Non è la stessa che aveva a casa, ma guarda com'è contento ⟩

Disse Ginny, vedendo la felicità di suo figlio.
Ron, non si allontanò dal bambino e anche se mangiava le sue rane di cioccolato, guardò il bambino giocare.

Dopo la colazione, le ragazze aiutarono la signora Weasley a preparare il pranzo, mentre i maschi o meglio buona parte di loro rincorrevano il piccolo James che aveva iniziato a volare in posti poco sicuri.
Al pranzo di natale partecipò buona parte dell'ordine della fenice, fatta eccezione per Ninfadora che era ancora con sua madre.
Anche i docenti erano presenti, visto che tutti gli studenti avevano optato per passare le vacanze a casa.

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