Capitolo 25

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La neve cadde a fiocchi.

Ermal stretto nel suo cappotto, sciarpa ed anche guanti si ritrovò a stringere i denti per il freddo intenso e gelo che quel giorno per uno strano motivo il tempo decise di dare.

Trovandosi al parchetto per l'incontro prestabilito con Fabrizio decise di uscire di casa qualche minuto prima e trovare così un posto appartato per potercomporre e decidere l'ora dell'appuntamento previsto per quella sera.

La sua felicità poteva essere considerata infinita.

Quella mattina era riuscito a trovare un posto e luogo dove racimolare qualche soldo.

Il proprietario gli aveva praticamente detto sì ad una probabilità di cantare e suonare. L'avrebbe pagato, questo certo.

Quindi la sua felicità era tutta condizionata.

Lui e Fabrizio stavano bene, certo il tenere nascosta la sua malattia rendeva Ermal sempre più intenzionato a dire il tutto ma sempre un qualcosa gli diceva di no, di aspettare.

Eppure più aspettava ed il tutto sembrava passare molto più veloce del previsto senza che neanche se ne accorgesse.

La sua malattia era sempre più persistente e complicata e quando Fabrizio non era con lui si ritrovava a doverne fare i conti.

Di nuovo.

Daccapo.

Si permise di ingoiare pastiglie, dormire e lasciare a metà del cibo già avanzato della sera prima e le sue composizioni a causa di un inizio di tremolii alle dita e nausee che lo stesso riccio credeva fossero solo momentanei ma che invece ritornavano e perduravano anche quando afferrava la sua chitarra o bicchiere o tazza.

Il tutto sempre nascosto ad occhi di persone e dello stesso Fabrizio che si premurava di chiedere se stesse bene e se avesse bisogno di aiuto.

Ermal non volle dare peso di nessun tipo.

Con Fabrizio si sentiva rinascere, felice e vivo, quando invece era solo l'unica certezza era il sentirsi soffocare da quello che gli stava accadendo.

Piangere e disperarsi erano di routine nel suo piccolo appartamento nascosto da occhi di giudizio...

"Quasi le due".

Il riccio scorse sul suo orologio.

Un suono provenne dal campanile un po' più lontano che confermò l'ora esatta.

Infatti si volse a cercarne il punto esatto ma si ritrovò a sospirare perché appunto il tutto sembrò accelerare il ritardo che Fabrizio sembrò portare avanti.

Si guardò attorno in speranza di scorgerlo ma no, non era ancora arrivato.

Si rattristò al pensiero che potesse essergli accaduto qualunque cosa come un imprevisto o...; non volle pensarci.

L'incontro era previsto dopo la registrazione in studio, così si erano accordati, ed aveva scritto nel biglietto come promemoria lasciatogli; che se ne fosse dimenticato?

<< Non essere paranoico Meta>> pensoso si morse un labbro.

La chitarra custodita al suo fianco veniva piano piano ricoperta dai fiocchi ed Ermal, scrupoloso, la ripuliva mesto mentre seduto pensava anche a tenersi più stretto possibile nel suo cappotto.

"Non è stata una buona idea incontrarsi in questo luogo" si disse avendo un certo cambiamento di pensieri.

Faceva freddo e per di più si sarebbero ammalati; non che le sue condizioni fossero ottimali.

Dicembre || Ermal x FabrizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora