Romanoff Sisters | Pietro Maximoff

What now?

Raccontammo la verità e le reazioni furono quelle già preventivate.
Natasha e Wanda non diedero espressamente i numeri ma mancò poco.
Eravamo entrambi dispiaciuti per aver taciuto fino ad allora ma si era fatto troppo tardi per piangere sul latte versato.
Il problema più grande?
La cicatrice di Pietro era scomparsa così come quelle che gli erano comparse in passato.
Lui precisò anche che dopo ogni incubo veniva fuori un nuovo colpo ma che questo poi spariva come se non ci fosse mai stato.
Possibile? Assolutamente no.
Mentre parlava rivide avanti ai suoi occhi il proiettile con il quale Clint lo aveva fatto volare attraverso il pavimento la prima volta e sospirò.

"...i miei ricordi. È come se condividessimo i miei ricordi" riprese poi rispondendo alla domanda di Tony.
"È una cosa unilaterale oppure..."
"No Bruce, è unilaterale.
Io non ho mai visto i suoi ricordi o almeno non..."
"No" confermai.
"Pietro ha ragione"
Natasha mi guardava con la coda dell'occhio mentre assorta maneggiava una penna da scrivania.
"Possiamo provare a fare dei test..." annunciò Scott.
"Test? Altri test?" si intromse Wanda.
"Magari qualcosa ci è sfuggito, magari..."
"Non lo so Bruce. Non credo che possa esserci sfuggito qualcosa di questa portata" lo interruppe Tony.
"O magari, semplicemente, abbiamo sottovalutato la cosa fin dall..."
"Natasha per favore non..."
"Cosa?
Nessuno oltre me si rende conto di quanto le cose siano più gravi di..."
"Io sì"
La presa di posizione di Visione fu insolita ma non inaspettata.
"Questo va ben oltre quello che avevamo messo in conto" aggiunse.
"Mi vedo costretto a ripeterlo ancora una volta...cosa facciamo adesso?" chiese Bruce piegandosi in avanti e portando le braccia sulla scrivania.
"Speriamo che Dio ce la mandi buona" rispose Steve.

***

A Jarvis fu dato l'ordine di controllarci di continuo, notte e giorno indistintamente.
Se noi avevamo un incubo o semplicemente qualcosa nei nostri parametri cambiava tutto il team veniva avvertito.
"Siete arrabbiate?" chiesi a Wanda e Natasha.
Loro si guardarono un istante e come se sapesse che anche per mia sorella fosse lo stesso Wanda rispose di no.
"Confuse forse ma non arrabbiate" aggiunse sedendosi sul divano al mio fianco.
"Avrei voluto dirtelo, avrei davvero voluto..."
"Lo so" mi interruppe Natasha e a giudicare dalla sua espressione era sincera, convinta che stessi dicendo la verità.
"Wanda posso parlarti?" chiese Visione raggiugendoci.
"Certo" sussurrò lei e dopo avermi sorriso andò via.
"Allora...come..."
"Sto bene Vis! Te l'ho detto.
Ieri sera ho avuto un semplice giramento di testa.
Niente che una bella dormita non possa..."
Visione sorrise,
"Certo, certo, volevo solo assicurarmi che tu stessi meglio oggi" sussurrò poi.
Lei gli prese la mano e lo baciò.
"Grazie, sei fantastico" disse poi.
Visione la lasciò tornare da dove era venuto ma nel suo profondo sapeva che non sarebbe finita così.

***

Nonostante ci sforzassimo di mantenere la calma e fingere che le cose non fossero tornate alla gravità iniziale sapevamo tutti che non sarebbe durata a lungo.
Io e Pietro provavamo in ogni modo a rasserenare gli altri ma la situazione peggiorò drasticamente quando da un giorno all'altro le sue cicatrici iniziarono inspiegabilmente a tornare a galla diventando permanenti.
Lui paradossalmente stava bene, era in perfette condizioni fisiche ma il suo corpo era ricoperto da fori di pallottole.
Si optò per rimuovere le cellule di tessuto danneggiato ma ogni volta che si procedeva per sostituirle il processo non andava a buon fine.
Per essere più precisi, andava a buon fine ma il giorno dopo si era nuovamente punto e a capo.
Wanda fingeva di poterla gestire ma eravamo sicuri non fosse così e la cosa peggiore era che non eravamo al corrente di cosa sarebbe successo.

Spazio autrice:
Mi rendo conto di non potervi lasciare così e per questo sono disposta a venirvi incontro se siete d'accordo.
Volete pubblichi in serata il prossimo capitolo o siete disposti ad aspettare domani?
La scelta la lascio a voi...🤐😶