Nick Fury.

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Mi avvicinai a Steve con l'intenzione di aiutarlo.
"Vuoi che ti aiuti?" chiesi.
"Ciao.
No, non preoccuparti.
Comunque scusa per prima" rispose.
"Ma figurati! Nat è sempre la solita!"
"No, non per quello, anche se...no volevo chiederti scusa per questa mattina.
Sì, insomma quando ti ho tirato lo scudo e..."
"Oh, intendi dire quando hai provato a decapitarmi?
È acqua passata!
Non preoccuparti"
"Volevo solo sapessi che non..."
"Non preoccuparti, fortunatamente sono stata più veloce di quel coso!" risposi sorridendogli.
"«Quel coso» è uno scudo e non sei stata più veloce di lui.
Sono stato io che ho tirato male altrimenti..."
"Altrimenti cosa?
Mi avresti decapitato?
Ne dubito!"
"Stai per caso mettendo in dubbio la mia precisione, Romanoff?" domandò interrompendo la preparazione delle porzioni.
"Può essere!" risposi rubando uno dei piatti e portandolo a tavola.
"Andiamo! È pronto?" chiese Tony.
"Sì ed io ho decisamente fame!" disse Sam.
"Aspettate!
Abbiamo un ospite e deve scegliere per primo il suo posto" lo interruppe James.
"Non mi sembra necessario.
Qualsiasi posto..." iniziai Val.
"Nono Val, è una tradizione.
L'ospite sceglie sempre il posto!"
"Va bene" risposi toccando la prima sedia che mi capitò a tiro.
"Ottima scelta!
C'è solo un problema...
È la sedia del Capitano!"
"Oh! Steve non..."
"Non preoccuparti Valerie, posso trovare un altro posto"
"No Steve, la Romanoff può sempre sedersi sulle mie gambe!" disse Sam dopo aver preso posto.
James tossì mentre gli altri cercavano di non ridere.
Nat lo guardò con occhi inceneritori e poi disse "Se proprio vogliamo dirla tutta dovrebbe sedersi sulle gambe di Steve" continuando a guardare Sam.
"Ci risiamo" disse Clinton.
"Romanoff duemila-Wilson due volte meno zero"
Lanciai una veloce occhiata a mia sorella, la quale fece spallucce, mentre gli altri iniziarono a ridere a crepapelle.
Il primo fu Tony e dopo di lui tutti gli altri.
"Wilson, queste Romanoff ti faranno a pezzetti!" disse poi.
In quell'istante, mentre l'atmosfera si era fatta leggermente imbarazzante, James tossì e sussurrò,
"Agente Carter"
Mi voltai e la vidi entrare.
《Ha sentito tutto》 pensai guardandola mentre fissava Steve.
"Scusate l'interruzione..." disse lei.
"...ma Fury è qui" aggiunse facendosi di lato per far entrare il signor Fury.
"Signore" dissero tutti,
"Ragazzi" rispose lui e poi si fece avanti.
"Quando mi hanno chiamato dicendo che in casa Avengers era arrivato un nuovo ospite non ci credevo.
«La sorella della Vedova Nera» ho sentito dire a telefono e mentre le facce dei miei collaboratori si facevano bianche e stupite io rimanevo calmo.
Sai Natasha, c'era una storia tanto tempo fa..."
"Ma davvero Nick?
Prego saremo lieti di ascoltarla" rispose lei invitandolo a sedersi.
Fury si sedette e disse ai suoi uomini di aspettare fuori, escludendo però l'Agente Carter.
"Spero non vi dispiaccia se faccio restare la signorina Carter"
"È sempre un piacere" bisbigliò Tony sedendosi.
Clinton che era andato a prendere delle sedie fece accomodare tutti.
Anche io mi sedette, posizionandomi sul divano al fianco di mia sorella.
"Tanto tempo fa, quando irrompemmo nella base del KGB, trovammo dei fascicoli archiviati sui vari membri dell'agenzia..."
"E lì trovaste il mio fascicolo, lo so"
"Quello che non sai è cosa conteneva il fascicolo"
"Sì, i miei dati e i mie file"
"No Natasha, è quello che ti abbiamo detto ma non è così"
"Ma come signore, ho visto la mia cartella.
Tu stesso mi hai consegnato quella cartella"
"Quando salvammo quei dati sui nostri Hard Disk nel tuo fascicolo c'era un altro nome.
Associato a te c'era un altro agente,
«Valerie Romanoff»"
"È impossibile signore!
Io stessa cancellai i suoi file"
"Lo so Natasha"
"E allora come..." domandò lei guardandomi.
"Nel momento in questo accadde il file era nelle mie mani.
Lo stavamo esaminando quando uno dei miei uomini mi disse che ogni collegamento con Valerie era stato rimosso.
Il file era criptato, ci volle molto per aprirlo, anzi per iniziare ad aprirlo...
Quando fu rimosso provammo a ripristinare il file originale..."
"Ma signore lo Shield. può ripristinare qualsiasi cosa!
È impossibile che il file non sia stato ripristinato"
"Ed infatti lo ripristinammo.
Per qualche periodo ci fu possibile visualizzare ancora quella cartella ma nuovamente, come per magia, il file sparì prima che potessimo arrivare a qualcosa di concreto"
"Beh, se è stata Natasha può ripristinarlo" disse Sharon.
"No Carter, non è stata Natasha" concluse lui guardandomi.
Mi alzai e senza fretta mi diresse verso la cucina appoggiando entrambe le mani sulla penisola.
"Se non è stata lei allora..."
"È stata sua sorella" rispose lui guardandomi.
"Sì, sono stata io" confermi.
"Nick le ho detto io di cancellare il file..."
"Lo so e comunque quando si diffuse la voce che il file era stato perduto dovemmo archiviare la cosa.
Io e i miei uomini provammo per mesi a cercare di ottenere qualche risposta ma non arrivammo a niente.
Così alla sede operativa si diffuse il mito della «Vedova Nera».
C'erano varie versioni.
Si raccontava che Natasha avesse una sorella morta durante l'inizio della Guerra Fredda.
Oppure si diceva che entrambe foste riuscite ad evitare lo Shield e che sareste tornate più avanti per far fuori i rimanenti agenti russi.
O ancora, secondo alcune fonti, si diceva che la famosa sorella misteriosa della Romanoff fosse scappata nella notte del 11 Agosto del 1949 lasciando la sorella in Russia e che alcuni l'avessero vista poi tornare a Stalingrado circa quattro anni dopo.
Ma le voci furono smentite, quegli uomini erano fonti inaffidabili e nessuno conosceva le vere sembianze della presunta signorina Romanoff"
"Basta così Nick" provò ad interromperlo Natasha.
"No Nat, non ho niente da nascondere.
Anzi non abbiamo niente da nascondere.
Dopo l'inizio della Guerra decidemmo di sparire e l'unico modo per sparire era divederci.
Lei sapeva di poter cancellare un unico file prima di abbandonare la base, sapeva che stavate andando a prenderli.
Ormai era stata identificata, era diventata conosciuta e temuta da tutti, sapevate di lei ma non di me.
Così nascose il mio file..."
"Ma voi lo recuperaste" commentò Tony.
"Sì.
Lo recuperarono perché io ero alla base e da lì non era possibile eliminarlo in modo permanente.
Ed in realtà comunque io non ne sarei stata in grado" precisò Nat.
"Io no ma lei si" aggiunse guardandomi.
"Lei non era alla KGB quando irrompeste?"
"Sì, James.
Lei non c'era" rispose Fury.
"Dov'eri?" mi domandò Wanda.
"Ero già lontana dalla Russia.
Ero dall'altra parte del mondo quando scoprii che Nat era stata presa.
Riuscii a recuperare un computer ed entrai nel sistema, pensai di poter cancellare le nostre cartelle.
Se non avessero avuto niente contro Natasha l'avrebbero lasciata andare.
Ma lei aveva fatto in modo che il suo file fosse protetto, così dovetti lasciarlo integro"
"Cancellasti soltanto il tuo" disse Visione.
"Sì, teoricamente ma praticamente non ho mai cancellato niente" confessai.
"Ma se i file non sono lì, dove sono?" domandò Sam.
"I file sono sempre stati lì e ci saranno sempre" rispose Fury prendendo un bicchiere d'acqua dal tavolo.
"Lei è l'unica che può portare alla loro visualizzazione" concluse Steve guardandomi.
"Esatto.
E noi siamo qui per questo"
Il comandate Fury concluse la frase e su rivolse a Natasha.

Romanoff Sisters | Pietro Maximoff Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora