Lascia che aspettino!

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Pietro sorrise ancora,
"È davvero bello, lo hai fatto tu?" chiese.
Lei ricambiò il sorriso ed iniziò a spiegargli come lo avesse fatto.
"Sì! Ho usato tanti colori, davvero tanti.
Papà ha detto che il tuo colore preferito è l'azzurro perciò ho..."
Guardai Clint e lui mi rivolse un cuore fatto con le mani.
《Avrò la mia vendetta Bart, non temere!》 pensai.
"Hey tu!
E a noi non lo fai vedere?" domandò Natasha uscendo dalla cucina a seguito di Laura e Wanda.
"Certo!" rispose Lila dando modo a Pietro di aiutarla a scendere dal suo petto.
Mi abbassai per ridarle il disegno e lei dopo averlo recuperato corse via.
"Heilà piccioncini! Perchè non raggiungete lo zio Tony da questa parte?" urlò Stark rivolgendosi a me e Pietro.
"Piccioncini?
Chi sono i piccioncini?" chiese Peter perplesso.
"Oh mio..."
Steve si portò le mani alla testa,
"Ragazzo non puoi dire sul serio!
Anche io lo so!
Cioè io!" aggiunse guardandolo con un'espressione quasi esasperata.
Bucky prese la palla al balzo ed entrò nel discorso,
"E se lo ha notato lui vuol dire che è davvero grave!" precisò alludendo al fatto che Steve non fosse proprio il massimo della scioltezza con le donne.

***

"Sei davvero l'uomo più veloce del mondo?" domandò Cooper rivolgendosi a Pietro.
"Sì" confermò lui.
"Puoi dimostrarlo?" domandò poi.
"Coo..." iniziò Laura con l'intenzione di richiamarlo.
"Non c'è problema.
Il ragazzino mi piace" la interruppe Pietro.
"Sei pronto?" disse poi.
"Pietro non..." iniziò Clint ma prima potesse finire di lui e Cooper non era rimasta traccia.
"Wow!" esclamò Lila guardandosi attorno alla ricerca del fratello.
Laura rimase di sasso,
"Non preoccuparti tesoro, saranno qui a momenti" specificò Clint indicando l'ingresso in attesa che impercettibile la porta si aprisse.
Tempo un secondo e Pietro comparì magicamente accompagnato dalla solita scia.
Cooper si piegò con le mani sulle ginocchia cercando di riprendere fiato.
"Cooper stai..."
"Forte! Voglio rifarlo!" urlò dopo qualche istante.
"Non posso cre..."
"Visto?
Tuo figlio è uno in gamba!" esclamò entusiasta Pietro.
"Papà posso..."
"No! Assolutamente..."
Lila si intristì rapidamente,
"Magari un'altra volta tesoro.
Pietro è stanco adesso" si intromise Laura guardando Pietro, il quale finse di avere un dolore alla schiena.
"Non oggi ma la prossima volta prometto che toccherà a te.
Va bene?"
Lei rispose con un 《sì》 non del tutto convinto ed allora Wanda iniziò a far volare uno degli origami che erano riposti sulla mensola.
Il suo morale si risollevò immediatamente.
"È bellissimo!" disse poi.

***

Nel tardo pomeriggio tornammo alla sede principale, sede che Pietro, Scott e Peter non avevano mai visto.
Ognuno ricevette una stanza e procedette a svuotare le valigie in attesa della cena.
Clint bussò alla porta di Pietro.
"Posso?"
"Certo Barton. Vieni pure"
"Lili voleva avessi questo.
Mi ha categoricamente detto 《 Papà da questo a Pietro ma non dire che te l'ho chiesto io》"
Pietro sorrise e lasciò che Clint posasse il disegno sulla scrivania.
"Grazie Barton e ringrazia anche lei da parte mia" sussurrò.
"Sai, non sei niente male con i bambini.
Non so come ma è così"
"Invidioso, vecchio mio?"
Clint gesticolò con un dito.
"Non montarti la testa!
Sei comunque il genere di ragazzo che non farò mai frequentare a mia figlia!"
"Prova a dirlo a lei quando tornerà a casa con..."
"Non ti sto ascoltando! Non ti sto ascoltando! Io non ti sto ascoltando!" ripeté ad alta voce Clinton con l'intenzione di coprire la voce di Pietro.
"Scappa! Scappa! Vedremo chi la spunterà questa volta!"
Clint uscì dalla stanza e chiuse la porta.
Pietro si avvicinò alla scrivania, prese il disegno e lo fissò alla lavagna con un magnete.
《Pietro e Valerie》
Riportava il disegno che li raffigurava con i rispettivi costumi.
Rimase a guardarlo qualche minuto poi uscì e si diresse dall'altra parte del corridoio.
"Con chi stai messaggiando a quest'ora?" mi chiese.
"Con Cooper. Ha detto che sono piuttosto brava a giocare ai videogames ma che posso ancora migliorare" raccontai posando il cellulare sul letto.
"Con il suo aiuto immagino.
È incredibile che stia per dirlo ma credo che il ragazzino si sia preso una bella cotta per te" disse entrando.
"Cosa?!?! No!!! È un bambino!" obiettai scuotendo la testa.
"Romanoff non fare la finta tonta!
Sei più sveglia di..."
"Questo significa che sei geloso di un bambino?" chiesi interrompendolo.
Pietro accennò il suo classico sorrisetto inconfondibile.
"Beh, non mi sembra che ti sia posta il problema con me anche tenendo conto dei quanti?
Sessanta anni di differenza?"
"Questo è un colpo basso, Maximoff!
Un colpo davvero basso!"
"Oh andiamo! Si fa per dire!
Sono io ad avere un debole per le donne più grandi, quelle che sanno cosa vogliono e che..."
"Ed eccoci di nuovo allo stesso punto!
Tu che esplicitamente ci provi con me!"
"Cosa posso dire?!
Sono come un libro aperto" sussurrò raggiungendomi a letto.
"Dà la buonanotte al piccoletto.
Per questa sera può bastare" aggiunse stendendosi al mio fianco e prontamente allontandomi dal cellulare.
"Ci aspettano per cena, lo sai vero?" chiesi.
"Lascia che aspettino.
Ho altri piani per questo momento" sussurrò.

Romanoff Sisters | Pietro Maximoff Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora