capitolo 14

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Usciamo dalla stanza e andiamo sul balcone più alto del palazzo.
Il primo ministro mi porge una mano e mi porta davanti in modo che il popolo mi possa vedere mi guarda aspettando un mio cenno per iniziare, faccio un respiro profondo e annuisco sorridendo.
"Bene" mi dice facendomi l'occhiolino, guarda il popolo e alza la voce "diamo inizio alla cerimonia di incoronazione, qui davanti a coloro che presto saranno i vostri sudditi io vi pongo la domanda che da generazioni viene posta a ogni re e regina che si sono susseguiti: accetta lei principessa Ondina, benedetta dalla dea di cui porta il nome amare e proteggere il popolo con la sua stessa vita?"
"Si" dico seria degli urli di gioia si alzano da quello che da oggi sarà il mio popolo.
"Bene allora con i poteri a me conferitimi da vostro padre il re, vi dichiaro regina di Seawater" conclude mettendomi la corona, mi dà il tridente di mio padre e mi bacia la mano sorridendo.
Trattengo una smorfia e guardo il mio popolo "vi ringrazio, stasera ci sarà un banchetto per festeggiare" dico alzando il tridente, applausi e urla si alzano e mi giro rientrando lentamente. Entro e sospiro.
Guardo Max "mi sa che dovremmo andare domani sulla terra, oggi pomeriggio c'è il funerale e mi tocca fare un discorso" dico sospirando.
"Lo so" mi tira a sé e mi dà un bacio sulle labbra "sei la regina più bella che io abbia mai visto"
Abbasso lo sguardo arrossendo "grazie" dico in un sussurro.
"Ondina!" La voce di Yuna mi giunge dolce e commossa, alzo lo sguardo e vedo la mia amica che si stacca dal suo ragazzo venendomi incontro, mi abbraccia fortissimo.
"Ce l'hai fatta, sono fiera di te amica mia" dice sorridendo.
"Sono stanca, dopo dovrò anche cantare per il funerale" dico sospirando, lei mi dà un bacio sulla fronte.
"Sei forte amica mia, noi staremo al tuo fianco" annuisco e le sorrido.
La mattinata passa velocemente mentre spiego a Max le basi per la scrittura e la lettura del searese.
Arriva il momento del funerale, alcune guardie sono andate a prendere la legna per la zattera, le cameriere decorano mio padre come lui avrebbe odiato categoricamente.
La mia canzone è pronta, saliamo in superficie, tutto il popolo di Seawater, mi avvicino alla zattera e mi siedo sullo scoglio accanto ad essa, accendo un piccolo fuoco e dò fuoco alla zattera, la spingo e comincia a vagare verso il vuoto, canto.
"Tu che abbandoni questo litorale amato tritone,
pregherò per te per la tua luce per la tua pace,
se dovesi smarrire la strada perderti nella notte possano il mare e questa canzone farti da guida,
La dea dei mille colori seguirà il tuo viaggio,
Coloro che ti amano non scordano,
Dormi facendoti sereno in questo mare, che ti culla dolcemente" la zattera affonda in lontanza, delle sirene piangono e i loro mariti le consolano, piano piano alcuni si avvicinano ma io non riesco a distogliere lo sguardo dal punto in cui è affondata la zattera, di solito non affondano così velocemente.
"Willy, Lox venite con me" dico entrando in acqua.
Le guardie mi seguono e gli abitanti ci guardano sbalorditi.
"Cosa succede mia regina?" Dice Lox guardandomi
"Non avete notato qualcosa di strano?" Dico continuando ad avanzare.
"Cosa intende?" dice adesso Willy.
"Le zattere non cadono mai così velocemente" dico corrugando la fronte, arriviamo nel punto esatto in cui la zattera è affondata, e vediamo l'abisso, come quello del mio sogno, la zattera sta ancora cadendo a picco ma il corpo di mio padre è già diventato schiuma di mare.
"Quello è..." annuisco seria.
"i sirenti" dico seria.
"Cosa dovremmo fare?" Dice Lox guardandomi.
Continuo a guardare la zattera fino a che il nero non l'avvolge del tutto.
"Andiamocene prima che percepiscano la nostra presenza" dico girandomi e nuotando velocemente.
"Abbiamo trovato il loro nascondiglio" dice Willy felice.
"Perfetto, dobbiamo stare allerta, Lox, Willy domani dovrò andare sulla terra per una faccenda importantissima, vi affido le truppe, se un sirente si avvicina uccidetelo con ogni mezzo" dico seria.
"Si" dicono insieme.
La serata va liscia come l'olio non abbiamo detto a nessuno dei sirenti o nel regno sarebbe scattato il panico.

Il giorno dopo
Mi sveglio e mi alzo lentamente, prendo una canotta e la indosso.
Mi guardo attorno e guardo il tridente accanto al mio letto, in pochi secondi realizzo di essere la nuova regina.
Mi guardo allo specchio e mi pettino i capelli, qualcuno bussa alla porta e la apre prima che io possa dire 'avanti'.
La testa di Lox spunta in tutta la sua bellezza "mi signora gli squali ci attaccano" spalanco gli occhi.
"Non toccateli" dico urlando autoritaria.
Esco dalla finestra e faccio il giro del castello, vedo quattro guardie che combattono contro due maschi di squalo, mi avvicino a loro e vedo Ginevra "fermatevi" dico ai tritoni che si girano guardandomi stupiti.
"Ondina, va tutto bene, volevano solo difendere il regno" dice Ginevra venendomi vicina, la abbraccio.
"Lo so è che stanno succedendo diverse cose vieni con me" guardo i due tritoni "tornate pure a riposo ragazzi, sono amici va tutto bene" dico sorridendo, fanno un saluto militare e ci seguono, entriamo a palazzo e andiamo nello studio, i due squali rimangono sulla porta mentre la regina viene con me alla scrivania.
"Complimenti ragazzina sei diventata regina finalmente" sospiro.
"Eh già, comunque firmiamo l'alleanza oggi è una giornata piena" dico sorridendole, prendo il foglio delle alleanze "farò pubblicare al quotidiano del pesce-palla dell'alleanza così i tritoni non vi ataccheranno..."
"E io farò lo stesso, Ondina, i miei sudditi non vi attaccheranno né sisturberanno la vostra quiete" dice seria le sorrido.
"Approposito di quiete, ieri c'era il funerale di mio padre, abbiamo seguito la zattera e abbiamo trovato il nascondiglio dei sirenti" dico firmando il patto, lei spalanca i grossi occhi viola "però non agiremo, se loro ci attaccheranno allora risponderemo all'alga con l'alga, ma se non lo faranno allora resteremo buoni a osservare" mi affretto a concludere, lei sospira e firma, anche se sembra davvero complicato con la pinna lei ci riesce benissimo.
Arrotolo la pergamena e le stringo una pinna, ci incamminiamo verso l'uscita "oggi andrò sulla terra, passeremo a trovarti" le dico sorridendo, annuisce.
"Ci vediamo dopo allora" la saluto e seguita dai suoi due squali nuota allontanandosi.
Rientro sospirando, vedo le due guardie di prima che mi guardano ancora sorpresi "perfavore dite al quotidiano del pesce-palla che nessuno deve attaccare gli squali" dico seria "sono nostri aleati ora" sorrido.
Nuoto in camera di Max e lo vedo ancora nella conchiglia che dorme tranquillo, gli do un bacio su una guancia e lui emette un verso come quando un bambino non vuole svegliarsi per andare a scuola.
"Ehy svegliati" dico ridacchiando e incrociando le sue dita con le mie.
"Mhhhh ancora due minuti Gwenny"
"Non possiamo Max, dobbiamo partire" dico scuotendolo.
Mi tira la mano portandomi ancora una volta sottto di lui, mi blocca con la coda e mi guarda maliziosamente. Rido e lo spingo debolmente "Max! Dobbiamo partire dico sul serio" lo guardo sorridendo.
"Posso darti un bacio?" Mi chiede sorridendo, alzo un sopracciglio e sorrido.
"Si" si abbassa e mi bacia intensamente, ci stacchiamo e lui comincia a lasciarmi baci sulla mandibola scendendo sempre più in basso, fino al collo mi morde il lobo dell'orecchio strappandomi una risata.
"Era solo un bacio, Max, dai ora alzati" gli dico spingendolo.
"Non mi va" dice lamentandosi.
"Dai, dobbiamo Max, dobbiamo parlare con tua madre e salutare i nostri amici" dico mordendomi il labbro inferiore.
Sbuffa e si alza andando vicino allo specchio, mi giro a pancia in giù e lo guardo mentre si aggiusta i capelli.
"Sono pronto" dice sbadigliando.
"Aspettami fuori io vado a dire una cosa a Lox e Willy" dico sorridendo, esco dalla stanza e li trovo in giardino a fare la guardia.
"Lox Willy, noi partiamo adesso, vi lascio il potere sulle guardie, se qualcosa non va mandate qualcuno dalla regina degli squali, sono nostri alleati ora, non vi faranno niente" dico ai due ragazzi che mi guardano sorpresi "in qualunque caso se succede qualcosa con i sirenti o qualsiasi cosa metta in pericolo il regno, mandatemi un messaggio con un gabbiano d'accordo? Mi fido di voi" mi giro e vedo Max che ci guarda aspettando "ci vediamo domani mattina" dico sorridendo.
Mi giro a vado da Max.
"Andiamo?" Partiamo e passiamo tutto il regno lentamente, i sudditi si inchinano al mio passaggio e io sorrido.
................
Arriviamo a riva, nella piccola baia, trasformo le nostre code in gambe e chiamo mia zia.
"Pronto?" Risponde al secondo squillo.
"Ehy zia, siamo alla baia potresti venirci a prendere? Ah prima, invita a pranzo la madre di Max" dico guardandolo, mi sorride.
"Okey tesoro arrivo"
"Grazie" dico riattaccando.
Arriva dopo dieci minuti e noi siamo pronti.
Entriamo in macchina e racconto alla zia di papà, dell'incoronazione e dei sirenti.
Arriva il pranzo la tavola è già apparecchiata e la madre di Max suona alla porta, vado ad aprire e la faccio entrare, immediatamente la donna mi abbraccia e subito dopo abbraccia Max che la stringe a se con affetto, le dà un bacio sulla testa e le sorride accarezzandole una guancia.
Rientro in cucina silenziosamente e mi appoggio al bancone incrociando le braccia al petto davanti a quella scena, mia zia mi mette un braccio attorno alle spalle stringendomi a sé con affetto.
"Ti manca?" Dice riferendosi a mio padre.
"Da morire" dico abbassando lo sguardo, vedo Max che indica la cucina, ed entrano lentamente, la fa sedere e noto che gli occhi della donna sono lucidi.
Abbasso lo sguardo non posso tenerlo con me, lei soffrirebbe troppo.
"Gwenny, porta i piatti in tavola" dice mia zia, annuisco, prendo i piatti e li servo, non alzo mai lo sguardo ma sento quello di Max su di me, prende uno dei miei piadi tra i suoi da sotto il tavolo, lo guardo alzando un sopracciglio e lui mi guarda preoccupato.
Gli faccio un cenno con la testa e prendo un respiro profondo "Sandra dobbiamo parlarle" dico seria.
Lei mi guarda sorridendo "dimmi tesoro" la guardo e deglutisco.
"Non so da dove cominciare..." dico sforzandomi di pensare.
"Se vuoi faccio io" dice Max sorridendomi.
Scuoto la testa e prendo un respiro profondo "lei crede nelle leggende?" Dico insicura.
La donna mi guarda perplessa e poi annuisce "si ma...non capisco"
"In questo mondo esistono cose che non si vedono ma ci sono, io sono una....sirena, c'è stato un imprevisto tra me e suo figlio"
"Ci siamo baciati, non era un imprevisto" dice sospirando Max.
"Aspetta aspetta...tu sei una....sirena?" Dice sua madre incredula, annuisco lentamente "sapevo che eri diversa ed eri troppo bella per essere una ragazza come le altre ma non avrei mai pensato che..... cosa centra il bacio?" Dice confusa.
"Quando qualcuno, bacia una sirena, tra le due persone si crea un legame che loro chiamano 'contratto' e..." dice Max indugiando sua mamma lo guarda male.
"Qual'è il punto?" Dice massaggiandosi le tempie con i gomiti sul tavolo.
"Noi..." comincia Max, appoggio una mano sulla sua.
"Faccio io, mi concede di sposare suo figlio?" Spalanca gli occhi e mi guarda incredula.
"Sposarvi?" Annuisco poi guardo Max che mi sorride "questo è....cioè....è.....siete troppo giovani....e..." dice gesticolando.
"Lo sapevo" dico guardando Max.
"Cosa intendi dire?" Dice Max confuso.
"Non posso portarti via da lei, resterebbe sola e ti ricordo che un re ha molti più compiti di quanto credi, non riusciremo a venire spesso" dico sospirando.
"Un re?" Dice sua madre sbattendo le palpebre incredula.
"Quando sono venuta a prenderlo l'altro giorno, stavamo andando da mio padre per sciogliere il contratto, mio padre è stato avvelenato, ma prima ha modificato una legge secondo la quale io in quanto principessa potevo salire al trono a 17 anni, ieri sono diventata regina" dico abbassando lo sguardo.
"Oh....mi dispiace" dice abbassando lo sguardo.
Scuoto la testa "va tutto bene"
"Va bene" dice la donna sospirando, la guardo sorpresa, mi sorride "potete sposarvi" conclude.
Un rumore da sopra mi fa sobbalzare dalla sedia, guardo mia zia.
"Vado a vedere" dico alzandomi.
Salgo di sopra rigida come una statua, apro la porta della mia camera e vedo il gabbiano messaggero.
"Blob!" Dico sospirando "cosa ci fai qui?"
Mi porge una zampa "cos'è?" Dico agitata, prendo il foglietto e corro di sotto.
"Max!" Gli metto davanti il foglietto e lui lo legge corrugando la fronte.
"Cosa significa?" Dice quasi ringhiando.
"Devo andare!" Dico velocemente, prendo la giacca di corsa, ma Max mi prende la mano fermandomi.
"Vengo anch'io" dice guardandomi preoccupato.
Appoggio la mia fronte alla sua e gli accarezzo una guancia.
"Devi rimanere qui, devo sapere che sei al sicuro" dico in un sussurro, mi dà un bacio.
"mi prometti che tornerai?" mi dice dolcemente.
"Sembra che stia andando a morire" dico ridendo, lo sento irrigidirsi.
"Me lo prometti?" Lo guardo negl'occhi e annuisco.
"Te lo prometto" vedo mia zia e Sandra uscire dalla cucina, mi stacco da lui e vado verso mia zia e l'abbraccio.
"Cercherà di uscire ma tienilo qui ti prego, ho bisogno che lui stia al sicuro" le dico nell'orecchio, mi stacco ed entro in cucina prendo un'alga sfoglia, scrivo un messaggio a Lox 'sto arrivando ci incontriamo nella baia degli squali, proteggeteli a qualunque costo ma non lasciate il regno senza protezione' scrivo velocemente, esco dalla cucina e apro la porta, esco "Blob!" Urlo al gabbiano che immediatamente esce passando sulle teste di tutti.
Gli attacco l'alga alla zampa "portala a Lox svelto" il gabbiano si inchina e parte velocemente.
Guardo Max e le altre e sorrido "sarò di ritorno stasera" Max si avvicina e mi dà un bacio intenso.
"Devi tornare" dice serio, gli sorrido.
"Andrà tutto bene, devo andare" dico staccandomi da lui e correndo verso la spiaggia.
Arrivo alla baia e mi trasformo, nuoto più veloce che posso e in un'ora sono alla baia, vedo squali e tritoni che combattono contro i sirenti.
Vedo Lox che combatte contro un sirente, è in netto svantaggio, mi avvicino e lancio un'incantesimo ferendo il silente.
"Mia regina è arrivata!" Dice Lox guardandomi con una scintilla negl'occhi, annuisco.
"Fai ritirare le truppe ci penserò io quì" dico seria.
Lui annuisce e nuota contro le guardie, faccio apparire il tridente.
"Onde maestose, cielo potente, acque tranquille, distruggete il nemico sirente, aiutate le sirene che vi amano col cuore, tridente aiuta il tuo possessore" canto sottovoce.
Il tridente si illumina e i sirenti scappano alla sua luce, appena tutti sono scappati la luce si spegne e sento le forze abbandonarmi, non riesco più a muovermi e i miei occhi si chiudono lentamente, l'ultima cosa che vedo è uno squalo che mi sorregge facendomi atterrare sulla lua schiena.

Max pov's
Mia madre e la zia di Gwenny non mi fanno uscire, sto camminando avanti e indietro nella cucina in attesa di un suo messaggio, la zia di Gwenny sorseggia un thé canticchiando.
"Come fa ad essere così tranquilla" sbotto bloccandomi e guardandola male, lei mi sorride.
"Abitudine" dice stringendosi nelle spalle.
"Sta scherzando spero...lei è...." non trovo le parole, lei sospira.
"Perché non ti siedi e ti calmi un pò" Dice continuando a sorseggiare il thé.
"Come faccio a calmarmi? Lei è lì da sola, contro i sirenti" la donna sussulta a quella parola ma rimane impassibile.
"Sirenti..." dice sottovoce e sorridendo "allora non ci saranno problemi"
Finisce il suo thé e mette la tazza nel lavandino.
"Mio dio!" Dico dando un pugno al muro frustrato.
"Max!" Dice fulminandomi con lo sguardo "lei è forte, non sai quello che può fare e non lo saprai mai se to agiti tanto, ora siediti ti racconterò una storia" dice tornando calma.
Mi siedo incrociando le braccia al petto.
"Quando sua madre, cioè mia sorella, fece un patto con la dea Ondina, essa le promise che la figlia che avrebbe concepito nella perla avrebbe avuto la sua benedizione ma non solo, la dea le diede dei poteri che appartenevano solo a coloro che erano benedetti, però con un'eccezione: ogni volta che usa il suo potere la sua vita cala di un'anno, le sirene vivono anche più di trecento anni perciò non è un problema, comunque questo non centra niente, la profezia diceva che la ragazza nata da quel patto avrebbe governato il regno di Seawater saggiamente e avrebbe unito tutti, sirenti, squali, meduse e tutti gli altri animali marini. Per questo sono tranquilla andrà tutto bene, dobbiamo solo aspettare e poi...la dea la protegge" dice guardando fuori dalla finestra.
Mi alzo e faccio per uscire di casa, apro la porta che si richiude all'istante.
"Non ci pensare minimamente giovanotto" la voce di Mary mi arriva severa, rientro in cucina e la guardo male.
"Come hai fatto?" Dice mia madre che la guarda stupita.
"Semplice Sandra" muove un dito e la finestra accanto a lei si apre e il gabbiano di prima entra volando.
Guardo la sua zampa e vedo un bigliettino di alga.
Si avvicina a me e mi allunga la zampa, guardo Mary che mi fa cenno di prenderlo e lo apro leggendo quello che c'è scritto 'sto bene, abbiamo risolto siamo riusciti a mandarli via, tra poco tornerò a casa, di alla zia che voglio i biscotti, sento il bisogno di zucchero' sorrido leggendo.
"Cosa dice?"
"Dice che sta bene e che vuole i biscotti" dico serio.
Guardo il gabbiano che mi guarda aspettandosi qualcosa "ehm...grazie?" Dico non sapendo che fare, guardo Mary.
Ride e apre un cassetto "Blob, ti ringrazio per il tuo lavoro, portale questo ne sarà felice" gli dà una caramellina colorata e lui se la mangia, poi scrive qualcosa su un'alga e gliela lega alla zampa, il gabbiano si inchina e vola via.
"Cosa sei tu?" Le dico serio.
"Una merrow, solo che non sto nell'acqua ma amo la terra" dice sorridendo.
"Una merrow" dico sottovoce, dopo farò una ricerca.

il mare che mi culla dolcemente [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora