capitolo 1

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sono le 7.30 del mattino, non ho sentito la sveglia, la zia è al lavoro, mi metto la divisa velocemente e corro verso la scuola con un toast in bocca.
Sento la moto di quel rompi scatole del mio vicino fermarsi accanto a me.
"ehy principessa, siamo in ritardo, sali dai, ti do un passaggio."
"non salgo su quella trappola mortale soprattutto se ci sei tu Max."
"bene allora ci vediamo li principessa." Dice mettendo in moto e partendo.
Arrivo a scuola alla seconda ora e lo vedo lì seduto sulla panchina di fronte alla scuola con una mano in tasca mentre con l'altra messaggia al cellulare.
"Ehy principessa, ce ne hai messo di tempo" dice odioso.
"Sparisci Max" gli rispondo acida.
Entro nel cortile e firmando il ritardo entro in classe.
Mi siedo vicino a Leslie la mia migliore amica.
"Ehy sore che è successo?" Mi dice dandomi il cinque e una gomitata giocosa.
"Non ho sentito la sveglia" dico sorridendo debolmente.
"Ti ho preso gli appunti di storia"
"Grazie sei la migliore come sempre"
"Lo so" dice stringendosi nelle spalle. Passa accanto a noi Jessica, che come al solito ha la gonna più alta del dovuto che mette in mostra le sue gambe da troietta e la camicia per metà sbottonata che lascia intravedere il regiseno.
"Oh Jessy, ti si è ristretta la camicetta tesoro?"
"Zitta figlia dei fiori. Oh tesoro sai, ieri ho visto tua madre alla rotonda per il supermercato"
"Già forse era li per incontrare la tua" se ne va sbuffando.
"Sei stata grande" dice Leslie dandomi il cinque.
"È una rompi balle" dico seccata.
Il professore entra in classe e comincia la lezione, 5 ore passarono velocemente, cambiando da una lezione all'altra.
"Ehy ora c'è psicologia" dico sorridendo.
"È vero dà le verifiche"
"Speriamo di avere un bel voto"
"Ma se sei una secchiona"
Entriamo in classe e la prof è già qui, inizia la lezione consegnandoci le verifiche.
"Ehy Les, quanto hai preso?"
"6 tu?"
"9 1/2"
"Lo sapevo sei una secchiona" dice ammiccando.
Correggiamo la verifica e l'ora finisce forse troppo velocemente.
Usciamo e Les viene a casa mia per un pomeriggio di shopping sfrenato.
Cuciniamo e qualcuno suona alla porta.
"Les vai tu? " sto cucinando perciò non posso andare, canticchio una canzone che mi cantava mia madre, mi giro e vedo Max che seduto al tavolo.
"Che ci fai qui?" Dico tornando ai fornelli.
"Sono venuto a trovarti principessa" dice come se fosse ovvio.
"In pratica visto che tua madre è a lavoro sei venuto a scroccare del cibo qui" dico acida interpretando quel 'sono venuto a trovarti', si stringe nelle spalle ammiccando.
"Puoi dirla così"
Alzo gli occhi al cielo "tanto per cambiare" vedo Les ridacciare sul divano.
"Les vieni a tavola" obbedisce e velocemente è a tavola sorridendo a 32 denti.
Sembra una bambina, ha il viso liscio e dolce, capelli neri lisci lunghi fino al seno, occhi color nocciola, bassa statura.
Le do il piatto e subito dopo lo do anche a Max.
"Ci avrei scommesso che saresti venuto perciò ne ho fatta di più" dico appoggiando il piatto davanti a lui.
"Grazie mille principessa" dice malizioso, ho voglia di tirargli un piatto in faccia.
Sento un gabbiano strillare "arrivo subito" dico salendo le scale.
Mi catapulto in camera e vedo come previsto il gabbiano appoggiato alla finestra, gli dò un compenso e prendo il messaggio sull'alga sfoglia.
'Figlia mia tra tre mesi ci sarà il tuo diciottesimo compleanno, ti aspetto con ansia, ricorda il nostro patto:a 18 anni salirai al trono, ma se troverai qualcuno sulla terra che ti accetterà nonostante tu sia una sirena allora potrai restare sulla terra, ti voglio bene piccola mia' prendo un foglio d'alga sfoglia e rispondo.
'Padre la persona che amo è vicinissima a me e sono sicura che andrà tutto bene, ci vedremo il giorno del mio compleanno arrivederci padre' attacco il foglio alla zampa del gabbiano che vola fuori, verso il mare.
Scendo le scale e prendo un pezzo di pane, penso al messaggio di mio padre, devo trovare una persona con cui condividerò la mia vita, la persona che regnerà al mio fianco e la persona che amerò per tutta la vita.
Fisso il vuoto in cerca di una risposta.
"Gwen! Gwen!" Guardo Les che si sta sbracciando cercando di attirare la mia attenzione.
"Dimmi" dico riprendendomi.
"Non mi stavi ascoltando" dice mettendo il muso.
"No, scusa, mi sono persa" dico scusandomi sinceramente.
Sospira "Okay fa niente, comunque dicevo per la festa di primavera dobbiamo trovare un vestito"
"Io opterei per un tubino"dico sorridendo.
"Ottima idea, un tubino è perfetto per te, metterà in mostra le tue curve" dice annuendo solenne.
"Guarda che dovrai metterlo anche tu" le dico ridendo.
"Cosa? Neanche per sogno, non mi metterò mai un tubino"
"Invece si tesoro" Max ci guarda trattenendo le risate poi si alza.
"Io vado, pranzo delizioso principessa" dice sorridendo e avviandosi verso la porta.
"Ciao" lo saluta Les io invece alzo solo una mano in segno di saluto.
Mi alzo "dai laviamo i piatti e poi cominciamo il nostro pazzo pomeriggio"
"Okey" dice Les sorridendo e cominciando a insaponare i piatti, mentre io sciacquo, finiamo in 10 minuti e siamo tutte insaponate in faccia.
"Mi vado a cambiare" dico salendo le scale.
"Guardo la Tv allora" dice Les urlando.
"Okey" urlo chiudendo la porta.
Mi metto dei jeans della Levis e una maglia arancione che scende sulla spalla, con le mie vans blu notte.
Scendo e vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua, vedo il gabbiano appoggiato alla credenza.
Gli faccio segno di stare zitto e lui obbedisce.
Prendo il messaggio sulla zampa e lo leggo velocemente 'il gabbiano ha una cosa per te, non perderla piccola mia' guardo il gabbiano che alza il collo mostrandomi una bellissima collanina argentata con sopra una chiave di violino.
"Che bella" dico prendendola.
"Dagli un messaggio okey?" Il gabbiano si avvicina.
Gli sussurro all'orecchio, il messaggio per mio padre.
Il gabbiano esce propio nel momento in cui Les entra in cucina.
"pronta?" Le chiedo allacciandomi la collana. Si avvicina con gli occhi a cuoricino.
"Che bella! Quando l'hai presa?" Mi chiede toccandola.
"È un regalo, me l'ha dato mia zia ieri sera" mento non potendole dire la verità.
"Okay andiamo?" Mi chiede allonatanandosi.
"Okay" dico prendendo la borsa.
Usciamo e andiamo al centro commerciale, vicino casa.
Passiamo 5 ore lì dentro e usciamo con 10 borse ciascuna.
"Perfetto direi" dico soddisfatta.
"Sono sfinita" dice Les saltellando.
"Andiamo a casa?" Annuisce ridacchiando.
"-3 giorni" urliamo entrando in casa.
"Tesoro?" La voce di mia zia esce dolce dalla cucina, entriamo.
"Ciao zia" le do un bacio sulla guancia, mia zia è una donna alta, con i capelli neri e per metà bianchi, occhiali appoggiati sul naso e occhi piccoli marroni.
"Oh, capperino, quante cose avete comprato?" Chiede guardando le nostre borse.
"Un pò" diciamo insieme ridendo, saliamo in camera mia.
"Gwenny non cambi mai?" Dice Leslie guardandosi intorno per la camera, effettivamente sono hanno che è così, è piena di peluche di animali marini ed è azzurra perciò può sembrare da maschio ma a me piace così, quindi va bene.
"Già, mi piace così" dico sorridendo orgogliosa.
"Okey mettiamoci a lavoro" dice strofinandosi le mani.
"Okey"
Ci proviamo tutti i vestiti appena comprati e ci facciamo dei selfie.
Si fa sera "devo andare è tardi" dice uscendo dalla porta "ciao Mary" saluta mia zia e si incammina verso casa.
"Zia mi faccio un bagno" urlo dalla mia stanza.
"Okey tesoro"
Entro in bagno e riempo la vasca di acqua calda con il sale, entro e mi trasformo in sirena.
Mia zia entra in bagno "Gwen c'è un ragazzo al telefono" mi passa il telefono "attenta all'acqua"
"Si grazie"
Telefono
Chi è?
Ehy principessa
Che vuoi?
Niente pensavo a Erry, ti posso aiutare sai?
Si certo e io mi dovrei fidare di te?
E perché no?
Perché sei tu e comunque perché dovresti aiutarmi?
Così comunque ne parliamo domani, e principessa, chiudi la tenda del bagno quando sei nella vasca.
Faccio rientrare subito la coda.
A domani principessa
A domani Max.
Fine chiamata.
Guardo fuori dalla finestra immergendomi ancora di più in acqua. Mi guarda sorridendo e gli faccio il dito medio.
Tiro la tenda della vasca, so che può vedere la mia ombra con la luce, mi ritrasformo in umana e mi alzo lentamente provocandolo.
Mi avvolgo l'asciugamano ed esco guardandolo con la coda dell'occhio, mi guarda divertito e mi fa l'occhiolino, esco dal bagno e vado in camera mia, mi metto il pigiama e mi infilo a letto insieme a tutti i miei pupazzi.

il mare che mi culla dolcemente [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora