Arriviamo a casa e mentre gli altri entrano io mi fermo sulla porta e guardo le stelle.
"Gwenny non vieni?" Dice mia zia sulla porta.
"Si certo, arrivo tra un attimo, chiudi pure" mi guarda e chiude la porta, salgo sul tetto facendo peso sulle braccia.
Mi sdraio e guardo le stelle in silenzio.
Cosa succederebbe se qualcuno sapesse che ho salvato un sirente.
Non pensare Gwenny, non pensare.
Le stelle sono così belle, mamma e papà saranno lassù, spero stiano bene.
Ho voglia di gelato e di nutella. Ho bisogno di qualcuno al mio fianco, qualcuno che mi capisca e che non mi tratti come una regina ma come una persona come tutte le altre.
Chiudo gli occhi e una lacrima calda mi riga il volto, li riapro e guardo le stelle, allongo una mano verso l'alto.
Andrà tutto bene, non sei da sola Gwenny, Max è al tuo fianco e anche la zia e anche Ginevra e gli altri.
Cosa dovrei fare ora, ho paura e se andasse tutto male...e se...succedesse qualcosa di brutto? E se non riuscissi a adempiere la profezia?
Cosa dovrei fare, ho mille dubbi, mille paure, ho paura di sbagliare, di far del male a qualcuno.
Le lacrime scendono sulle mie guance, calde e silenziose, chiudo gli occhi e li copro con un braccio.
Un contatto morbido sulle mie labbra mi riscalda il cuore, il calore familiare di Max mi avvolge in tutta la sua dolcezza, ricambio il bacio e tolgo il braccio guardandolo dolcemente. Ci stacchiamo e mi sorride, lo guardo stupita e mi asciugo le lacrime.
"Cosa ci fai qui?" Dico con voce tremante, mi metto a sedere e porto le gambe al petto nascondendo la testa.
"Tu cosa ci fai qua sopra invece?" Dice appoggiando la sua schiena alla mia, mi spinge con la schiena verso il basso e io la spingo verso di lui.
"Guardo le stelle" dico appoggiando la mia testa alla sua.
"Qui da sola?" Dice dolcemente.
"Si, e tu perché sei qui?" Dico sospirando.
"Sono venuto a cercarti" dice preoccupato.
"Eri preoccupato per me?" Dico ridacchiando.
"No..." si sposta, facendomi cadere e mi blocca con le braccia, si sposta su di me bloccandomi anche le gambe, lo guardo negli occhi stupita "ero super preoccupato, sono stato in pensiero tutto il giorno, quando ti ho visto con quel tipo io..." dice sorridendo malizioso.
"Eri geloso?" Dico accarezzandogli il viso.
"Mh..." dice sospirando.
Rido e gli dò un bacio a stampo "sei davvero fantastico"
"Lo so" dice sorridendo "e tu una pazza"
"Ehy!" Dico fingendomi offesa, giro la testa dall'altra parte.
Una scia di baci freschi mi bagna il collo dolcemente, pian piano si sposta sempre più su fino alle mie labbra, ci baciamo intensamente, le nostre lingue si inseguono in sintonia, ci stacchiamo per riprendere fiato.
Sorride e mi guarda con occhi pieni di desiderio.
"Max cosa ti ha raccontato mia zia?" Dico guardandolo seria.
"Mi ha detto dei tuoi poteri e..." dice abbassando lo sguardo.
"La profezia" finisco io, gli alzo lo sguardo e faccio incontrare i nostri occhi "guardami, non abbassare lo sguardo, non farlo, ho bisogno che tu resti al mio fianco, ti prego" dico con le lacrime agl'occhi.
Ho bisogno di lui, sono egoista ma ne ho bisogno, ho bisogno del suo profumo, del suo respiro e dei suoi baci. Forse....mi sto innamorando.
"Hai ancora dei dubbi? Ti resterò accanto anche se avessi tutto il mondo contro, ti aiuterò sempre" dice serio, lo guardo negl'occhi e non vedo alcuna esitazione.
"Grazie" dico sorridendo.
Mi dà un bacio e lo vedo arrossire "stai arrossendo?" Dico ridacchiando.
"Ti amo" dice senza guardarmi, sussulto a quelle parole che mi riempiono il cuore di calore.
"Hai distolto di nuovo lo sguardo" dico ridacchiando.
"Ehy! È imbarazzante e non mi sembra vero che la ragazza che ho amato per due anni ora è mia" dice sorridendo, comincia a farmi il solletico e io rido come una matta.
"Gwenny sei tornata!" La voce di Leslie mi fa spaventare.
Max la guarda sorridendo e si sposta, mi metto a sedere.
"Les!!" Dico asciugandomi le lacrime.
"Ciao Leslie" dice Max sorridente.
Les spalanca la bocca e mi guarda maliziosa, sospiro.
"Entra, ora ti raggiungo" annuisce ed entra, guardo Max.
"Lei non sa niente del nostro segreto perciò non dire niente okey?" Gli do un bacio e mi alzo in piedi, barcollo fino ad arrivare all'estremità del tetto, Max mi prende la mano, mi fa girare verso di lui e mi dà un bacio a stampo.
"Sei fantastica" dice sorridendo molla la presa e io mi giro.
"Lo so" dico saltando giù, aspetto che salti anche lui, salta finendo con il sedere nell'aiuola, scoppio a ridere e mi tengo la pancia con le mani.
"Ehy" dice alzandosi e pulendosi.
Continuo a ridere, vedo la porta aprirsi, mi appoggio a un albero mentre l'immagine di Max in un cespuglio continua a farmi morire.
Livius mi guarda confuso e si appoggia con una spalla alla porta, incrocia le braccia al petto.
Mi calmo e continuo a sorridere, mi stacco dall'albero con il mal di pancia.
Max mi si avvicina e comincia a farmi il solletico "ecco la tua punizione ragazzina" dice sorridendo malizioso.
Rido "ti prego Max....smettila hahah...okay okay non riderò più" dico senza smettere di ridere, si ferma e mi tira a sé, appoggio le mani al suo petto e mi alzo sulle punte per dargli un bacio ma mi fermo a pochi centimetri dalle sue labbra.
"Andiamo" dico mordendomi il labbro inferiore e scappando verso la porta.
"Sei un mostro" dice sorridendo divertito, mi segue e Livius si sposta sorridendo divertito, gli metto una mano sulla spalla ed entro sorridendo.
Entro in cucina dove Les mi salta addosso, buttandomi le bracca al collo.
"Gwenny, perché non me lo hai detto, ero così preoccupata, mi dispiace per tuo padre, se me lo avessi detto sarei venuta con te" dice con gli occhi lucidi e cucciolosi.
"Leslie, avresti pianto tutto il tempo no?" Abbassa lo sguardo e io le do un bacio sulla fronte "casa mia non è il posto in cui saresti voluta stare credimi"
"Perché? Non mi ci hai mai portato" dice mettendo il broncio.
"Per ora non posso parlarti della mia famiglia, è molto complicato" dico guardandola negl'occhi.
"Okay....comunque..." si alza sulle punte e si avvicina al mio orecchio.
"Chi è quel fusto?" Dice sussurrando.
"Quale fusto?"
"Ma dai quello moro e con gli occhi azzurri" oh cielo lo sapevo, ha occhio per i ragazzi, ma sceglie sempre quelli sbagliati.
"Oh bhe lui è Livius" dico staccandomi e prendendo un succo di frutta.
"Gwenny hai detto a Lox che tornerai domani?" Dice mia zia mentre prepara l'insalata.
Quasi sputo il succo di frutta e mi strozzo, metto una mano davanti alla bocca.
"Porco pesce palla, non gli ho scritto!" Dico guardandola "cavolo sarà arrabbiatissimo, Max!"
"Dimmi" dice sulla porta.
Prendo il fischietto dal regiseno "suonalo fuori" glielo lancio e lui mi guarda alzando un sopracciglio.
"Sul serio?" Alzo gli occhi al cielo, vado verso di lui e riprendo il fischietto.
"Pensi sempre a cose strane vero?" Dico sorpassandolo, salgo le scale di corsa e chiudo a chiave la porta della mia stanza, fischio e immediatamente Blob entra nella mia stanza, prendo l'alga-sfoglia e scrivo 'c'è stato un contrattempo lungo il percorso, ma ora sono a casa di mia zia, va tutto bene, torneremo domani subito dopo pranzo, prenditi cura del mio popolo' lego il biglietto alla zampa del gabbiano che vola fuori dalla finestra.
Scendo le scale sospirando, mi sciolgo i capelli e li lascio cadere sulla spalla "zia Mary, hai fatto i-" mi blocco sulla porta, e tolgo le mani dai capelli "mi sono persa qualcosa....quando è arrivata tutta questa gente" la cucina è piena di uomini in costume, sirenti per l'esattezza, apro il forno e vedo i miei biscotti preferiti, li tiro fuori e li metto in un piatto sotto gli occhi attenti dei sirenti e quelli spaventati di mia zia, Les e Max.
Appoggio il piatto sul tavolo e mi siedo mettendo i piedi sul tavolo.
"Livius" dico dando un morso al biscotto, sono abituata a queste situazioni.
"Gwendaline" dice e tutti si spostano formando un corridoio alla cui fine c'è lui appoggiato con la schiena al muro, le braccia incrociate al petto e un piede appoggiato al muro.
"Una domanda...perché?" Dico continuando a mangiare il biscotto.
Guardo mia zia che mi guarda alzando le sopracciglia "sono buoni comunque grazie" torno a guardare Livius, ma non è al muro, sento il suo respiro sull'orecchio.
"E tu perché?" Mi dice sottovoce, vedo Max agitarsi sulla sedia, ma è legato e non riesce a muoversi, gli sorrido rassicurante.
"Mi sembra di avertelo chiesto per prima, sirente" dico sorridendo, do un morso al biscotto.
"Rispondi donna" abbasso le gambe e mi alzo, allontanandomi da lui.
"Prima cosa: stammi lontano, seconda cosa: non so il perché l'ho fatto ma ti avrebbero ucciso"
Si avvicina e io indietreggio sorridendo, sono con le spalle al muro e lui mi blocca ai lati del corpo "ora è il tuo turno, perché?" dico guardandolo fisso negl'occhi.
"non lo immagini regina? Mentre noi siamo qui il tuo popolo è..." dice sorridendo.
"Non può essere" dico spalancando gli occhi.
"Già....stiamo prendendo possesso del tuo popolo"
"Non oserai Livius" dico con la rabbia fino alla punta dei capelli.
Gli dò un pugno nello stomaco e gli colpisco il nervo del collo facendolo svenire, prendo il tridente "sirenti che siete qui presenti sul mio tridente in quanto regina vi condanno alla morte più tremenda che possiate provare" dico con voce piena di odio e rabbia, i sirenti tornano per metà pesce e boccheggiano senza riuscire a respirare, alcuni diventano schiuma di mare e altri si sdraiano a terra, mi fanno pena.
"Basta così, grazie ai poteri conferitimi appena salita al trono io vi esilio sulla terra, non potrete tornare in mare per nessuna ragione" dico battendo due volte il tridente a terra, i sirenti sdraiati cominciano a respirare normalmente e io mi accovaccio vicino a uno che avrà avuto 100 anni più o meno (visto che vivono quasi 300 anni, a 100 anni sono molto giovani come un ventenne oggi).
"Grazie regina" dice sospirando.
"Cosa avete in mente di fare con il mio popolo?" Dico seria.
"Prenderne il possesso ovvio" dice divertito, faccio una smorfia.
"Quanto sei stupido sirente" mi alzo e gli do un calcio delicato, senza fargli male, vado verso Max e mi appoggio al tavolo davanti a lui, gli tolgo il pezzo di stoffa dalla bocca.
"Dobbiamo andare" dice serio.
"Non possiamo è pericoloso" dico guardandolo negli occhi.
"Vuoi abbandonare il tuo popolo?"
"Certo che no"
"Allora slegami e andiamo, non ti lascerò sola questa volta, non andrai via senza di me" sospiro.
"Non puoi Max!" Dico seria.
"Perché?" Dice quasi urlando si dimena sulla sedia cercando di slegarsi.
"Ascoltami, Max, sei benedetto dalla dea ma ancora non puoi usare i poteri che questa benedizione ti permette, se ti succedesse qualcosa..."
"Cosa faresti? E se succedesse qualcosa a te!? Non devi pensare solo a me, insegnami dimmi come fare, il tuo mondo è anche il mio ora, non cercare di fare tutto da sola, permettimi di aiutarti"
"Mi prometti che farai attenzione?" Dico accarezzandogli la guancia con il pollice. Annuisce e io sospiro.
"Zia visto che sei già slegata, prendi la macchina" dico seria.
"Non tornerai in mare è pericoloso"
"Se non mi ci porti tu ci vado a piedi"
"d'accordo" dice sospirando.
Si alza e prende le chiavi della macchina.
Slego sia Max che Les, che mi guarda confusa, le sorrido; gli uomini escono fuori quasi correndo spaventati.
"Ascolteresti la mia storia?" Le dico dolcemente.
"Si" dice sorridendomi appena.
"Max ora guarda attentamente" prendo un bicchiere d'acqua con molto sale e ne prendo altri due vuoti posizionandoli su un altro tavolino.
"Coloro che hanno la benedizione, possono fare ciò che gli altri non possono" gli metto di fronte l'acqua e posiziono una mano su di essa "con l'acqua si possono fare milioni di cose ma per ora ti insegnerò i quattro incantesimi base" dico seria.
Muovo le dita formando due cerchi una bolla d'acqua brillante si alza dal bicchiere, punto le dita verso l'altro bicchiere e la bolla lo colpisce rompendolo "questo è il primo, il più semplice, prova" ci prova e ci riesce al secondo tentativo.
"Perfetto, questo attacco è efficace e potente allo stesso tempo, con questo puoi far svenire molte creature ma ucciderle è impossibile. Ora...il secondo incantesimo" gli insegno gli altri due incantesimi base ed lui li impara alla perfezione.
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il mare che mi culla dolcemente [in revisione]
RandomGwen: occhi azzurri come il mare, corpo esile e curve al posto giusto, capelli biondi e un segreto che non deve essere scoperto. un amore che sorpassa ogni cosa. la rinuncia alla cosa più preziosa e per la quale hai sempre vissuto. un amore per il m...