capitolo 26

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La giornata passa velocemente, firmo il contratto con il re delle meduse che torna velocemente nel suo regno, è sera mi butto sul letto esausta e forse anche un po ubriaca ma solo l' 1%.
"Gwenny sei qui?" Dice Max uscendo dal bagno.
"Si" dico con la voce bloccata dal cuscino.
"Sei stanca?" Dice dolcemente
"Un po" dico girando il viso per guardarlo, allungo una mano verdo di lui.
"È stata una giornata pesante vero?" Dice prendendomi la mano, lo tiro verso di me e lo faccio distendere al mio fianco.
"Molto pesante, ti sei divertito a parlare con mio zio?" Dico sorridendo.
"Oh si, è un uomo molto interessante" dice incrociando le braccia dietro la testa, appoggio la mia sulla sua pancia e mi metto in orizzontale.
"Davvero?" Dico guardandolo dolcemente.
"Si, è un tipo apposto, è un gran re ne sono sicuro, sa come farsi rispettare,  sa il fatto suo, ma sa ascoltare e accetta i suggerimenti" dice pensando, lo guardo per un po e stiamo in silenzio.
"A cosa pensi?" Dico allungandomi accanto a lui.
"Avendoti sposato ora sono il re giusto?" Dice insicuro, annuisco e mi alto sui gomiti.
"Ma, cosa dovrei fare? Cioè, non sono stato cresciuto, imparando come governare un regno, non so cosa fare" dice gesticolando.
Rido e gli do un bacio "è questo che ti preoccupa?" Dico sorridendo.
"È una cosa seria Gwenny, cosa dovrei fare?" Dice serio.
"Cosa hanno fatto i re sulla terra?" Dico sorridendo.
"Troppe cavolate, guerre a go go e cose stupide" dice sospirando.
"D'accordo i re sulla terra non erano dei migliori, mh....vieni con me" dico alzandomi, lo prendo per mano e lo conduco in un lungo corridoio pieno di ritratti, dei miei antenati fino a quello di mio padre davanti a quello di mia madre dall'altra parte del corridoio.
Lo porto infondo al corridoio in silenzio.

Max pov's
Guardo i dipinti di tritoni e sirene di una bellezza straordinaria, il viso di Gwenny è tirato sembra innervosita o forse concentrata, non riesco mai a capire ciò che pensa, la seguo tenendole la mano, si ferma davanti a un ritratto che sembra vecchio come il cucco.
"Guarda" dice lasciandomi la mano.
Tocco la targetta del nome sbiadito.
'1 re di Seawather, Tor Sean' leggo sottovoce.
"Lui è stato il primo re di Seawather" dice sorridendo "fu colui che creò tutto quello che vediamo qui, la sua regina invece era un donna meravigliosa, si dice che il suo cuore era puro come un diamante grezzo, tutti i re e le regine che vedi qui ritratti sono i miei antenati, nessuno di loro venne istruito per divenire re o regina" dice dolcemente.
"Ma tu dici sempre che il diventare regina è il compito per cui ti hanno sempre istruito" dico confuso.
"Si è vero, ma nessuno ti può insegnare questo compito Max, quello per cui mi hanno istruito era essere il modello della regina perfetta, il modello di robot che tutti avrebbero potuto controllare" si avvicina e prende il mio viso tra le mani, appoggia la fronte alla mia "quando sei re o regina non sai mai quello che ti aspetta Max, il nostro compito ora che siamo i sovrani" prende la mia mano e ne bacia il dorso "è quello di ascoltare il popolo, cercare di rendere tutti il più felice possibile, molte volte ci saranno momenti difficili, ci saranno giorni in cui neanche ci vedremo, ma se hai bisogno di aiuto io sono qui, al tuo fianco qualunque cosa accada, sempre" mi da un bacio e sorrido.
"Ti amo lo sai?" Dico stringendola a me.
"Lo so" dice dolcemente.
"C'è qualcuno di loro a cui vorresti assomigliare?" Le dico mentre torniamo indietro.
Si ferma e mi guarda "sono tre regine" dice sorridendo.
Affianco a me vedo il ritratto di una regina davvero brutta "ma allora non tutte le sirene sono belle" Dico con una smorfia.
"Oh, no molte sono davvero brutte lei era la regina Jes e ti assicuro era davvero egoista e inutile" dice con una smorfia.
"Allora a chi vorresti assomigliare?" Dico dandole un bacio sulla fronte.
"Vieni" dice sorridendo "la prima te l'ho già mostrata, era la regina dal cuore puro, la seconda è lei" ci fermiamo al penultimo ritratto "mia nonna, è ricordata come la donna che ha amato il suo popolo di più di tutte, era una donna molto buona e gentile, salvò il regno mentre mio nonno era fuori, è stata un'ottima regina, la migliore secondo me...e...la seconda è mia madre" dice sfregandosi le mani sulle braccia.
"Le volevi davvero molto bene vero?" La tiro stringendola al mio fianco.
"Era la donna migliore del mondo, era la regina ma non mi ha mai lasciata sola, mi ha insegnato a leggere e scrivere al posto di un insegnante che mi stava davvero antipatico, mi cantava delle canzoni e mi portava in giro per il regno è grazie a lei se amo il mare, lei ha lasciato tutto per stare qui con me e mio padre, era una dottoressa delle fate, perciò si prendeva cura di ogni creatura non umana che le chiedesse aiuto tuttavia rimase qui con noi" dice dolcemente, nei suoi occhi vedo l'ammirazione nei confronti della madre, alza il viso e mi guarda sorridendo "fece un patto con la dea per farmi nascere e lei e mio padre sigillarono il contratto solo il giorno in cui mia madre morì" dice dolcemente.
"Non si erano mai baciati?" Dico stupito.
Scuote la testa "no" guardo il ritratto.
"Era davvero bella, avrei voluto conoscerla" dico sorridendo.
"Anche a lei sarebbe piaciuto" dice sorridendo, usciamo dal corridoio e vediamo Eco che sorride dolcemente (capitolo 12), si inchina.
"Miei signori da oggi siete re e regina vi prego, seguitemi" dice sorridendo.
"Eco è un piacere rivederti" dice Gwenny sorridendo.
"Anche per me regina" dice con gli occhi luccicanti.
La seguiamo e torniamo alla stanza della vita parlando allegramente.
"Daiana sono qui" Daiana è impegniata a leggere un rotolo, alza lo sguardo e sorride.
"Mia regina!" Dice abbracciando Gwenny, abbraccia anche me "benvenuti e congratulazioni" dice sorridendo.
"Ti ringrazio" dice Gwenny sorridendo allegramente.
"È un piacere rivederla Daiana, è più bella che mai" dico baciandole il dorso della mano, ridacchia imbarazzata.
"La ringrazio mio re, è davvero un piacere" arrossisce e una luce attira la nostra attenzione.
La dea appare sorridendo, è bella ed elegante come sempre, si avvicina a Gwenny e le porge una mano, lei la afferra sorridendo.
"La ringrazio per il suo aiuto" dice inchinandosi, la dea la tira verso di se e la abbraccia dolcemente.
"Ti aiuterò sempre e comunque tesoro" dice lei sorridendo.
Si staccano dall'abbraccio, Gwenny mi guarda e mi fa segno di avvicinarmi.
"Max, giovane ragazzo pieno di idee e dal cuore d'oro" dice la dea sorridendo.
Mi inchino "è meravigliosa oggi mia dea" le bacio la mano e la sua risata si diffonde in tutta la stanza.
"Oh Max, ti ho detto molte volte di darmi del tu ma ti rifiuti sempre, i tuoi poteri ora aumenteranno perciò ti donerò un corpo più grande, più forte e ancora più bello" dice muovendo una mano, una luce blu scuro si espande dalla mia coda in cerchi che si ingrandiscono lentamente.
Come a Gwenny anche la mia coda scompare lasciandomi le gambe coperte da pantaloni e una canottiera blu scuro.
"Sentirà dolore come me?" Dice Gwenny preoccupata, la dea sorride.
"Sentirà meno dolore rispetto al tuo ma ovviamente lo sentirà" dice divertita.
Faccio un passo indietro e sorrido "le gambe" dico camminando velocemente "Gwenny ho le gambe" dico entusiasta, le prendo una mano e la tiro verso di me, le metto un braccio sul fianco destro e incrocio le mie dita con le sue, balliamo ridendo.
"La bella e la bestia" dico ridendo.
"Adoro quella storia" dice lei ridendo.
"Mia signora, deve trasformarmi in un principe, prima che la rosa perda tutti i suoi petali o morirò" dico divertito.
"Anche se i petali finissero mio principe le giuro sulla mia stessa vita che non la farò morire" dice sorridendo, la faccio girare e la tiro a me dandole un bacio.
"E io le giuro lo stesso mia regina" dico sottovoce.
La dea applaude sorridendo "siete meravigliosi insieme ragazzi"
Ci stacchiamo lentamente e la mia coda torna con un leggero luccichio.
"Per festeggiare il vostro matrimonio voglio offrirvi due doni ragazzi: il primo consiste in un incontro, ci sono due persone che sono state importanti nella vostra vita ma che per motivi diversi vi sono stati portati via" dice sorridendo dolcemente, Gwenny si accascia a terra con una mano davanti alla bocca, la dea la guarda annuendo.
"Mamma" dice in un sussurro.
"Davvero?" Dico rivolto alla dea, mi abbasso vicino a Gwenny, mettendole un braccio sulle spalle.
La dea mi guarda sorpresa "certo, io non mento mai" dice seria.
"Qual'è il secondo?" Dico serio.
"Per seconda cosa tornerete una settimana sulla terra, ma non potrete tornare in acqua per nessuna ragione, se toccherete il mare con un solo dito non potrete più trasformarvi, mai più" dice seria.
"Perché? Perché dopo un dono così bello ci chiedi questo dea?" Dice Gwenny agitata.
"È una prova regina, è il rito dei sovrani tutti devono farlo, una settimana, toccate l'acqua e non potrete più trasformarvi d'accordo?" Dice ammorbidendo la sua espressione dura e tremendamente seria.
Ci guardiamo per un attimo "d'accordo" diciamo insieme.
Gwenny sembra distrutta, piange silenziosamente con il viso rivolto verso il pavimento, guardo la dea.
"Quando li incontreremo?" Dico serio.
"Domani prima di partire, passerete con loro l'intera giornata" dice dolcemente.
Gwenny trasale e alza lo sguardo "una...giornata? E dove?" Dice tirando su la testa lentamente.
"Verrete sulla mia isola" dice annuendo.
"A che ora?" Dico serio.
"8.30 inizierà la magia, Gwenny per te ci sarà una sorpresa in più direi, se così si può chiamare" dice imbarazzata, guarda il cielo "ora devo andare ci vediamo domattina ragazzi, annuisco e Gwenny la ringrazia con un filo di voce, un calore strano fuoriesce dal suo corpo, le tocco la fronte.
"Gwenny, hai la febbre" dico sottovoce.
"No, sto....bene è....l'alcol" dice appena prima di svenire, la prendo tra le braccia.
"Svieni troppo spesso ultimamente tesoro" dico prendendola in braccio "signorina Eco la prego può indicarmi la strada per tornare ehm...nel palazzo" dico sorridendo, arrossisce e annuisce, mi mostra la porta del corridoio, e salutando esco dalla stanza, porto Gwenny in camera e mi addormento guardandola.

il mare che mi culla dolcemente [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora