capitolo 39

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Alziamo lo sguardo e vediamo le ninfe sopra di noi che fanno cadere i petali.
Guardo Max, gli metto le braccia al collo e sorrido "siamo fortunati"
"Mi sento il ragazzo più fortunato del mondo, ho te, abbiamo il bambino e ora ho loro, cosa potrei desiderare di più?" Dice sorridendo.
"Capisco cosa intendi, cioè fino a qualche settimana fa ci odiavamo a morte, e ora ci è bastato un bacio per innamorarci, un bacio per sposarci e un singolo meraviglioso bacio per il bambino sembra un film" dico sorridendo, mi stringe a se dandomi un bacio intenso.
Mi piace questa sensazione, la sensazione che tutto vada bene, che non ci sia niente di sbagliato e la sensazione che niente possa andare storto.
La mia mente viene colpita da milioni di 'e se...'
E se tutto questo fosse solo un sogno?
E se i nostri sentimenti fossero solo frutto del contratto?
E se fossimo troppo giovani per tutto questo?
E se nostro figlio venisse rapito come lo fui io in passato?
Il panico si impossessa di me immediatamente, gemo sulle labbra di Max staccandomi, lo guardo preoccupata.
"Cosa ti succede?" Dice dolcemente.
"Max....ti ho già raccontato di quando ero piccola vero? Fui rapita diverse volte perché ero la principessa, e se...anche a nostra figlia o a nostro figlio venisse fatta la stessa cosa?" Dico tristemente, distolgo lo sguardo stringendo gli occhi, mette una mano sulla mia guancia e la accarezza con il pollice, lo guardo dolcemente.
"Se davvero questo dovesse succedere, la proteggeremo a tutti i costi, abbiamo degli alleati e sono sicuro che anche loro la proteggeranno, abbiamo la protezione di Cloe da parte di Lux" dice sorridendo, mi da un bacio sulla fronte "e poi ci sono i nostri genitori e la dea che ci osservano sempre"
"Non trovi che quest'ultima cosa sia inquietante?" Dico divertita.
Ride "terribilmente, non potremo fare niente senza che loro ci osservino"
"Allora quando eravamo a casa di mia zia...." dico sussultando.
Scoppiamo a ridere, la folla attorno a noi continua a festeggiare e gioire, i ministri si avvicinano per farci le loro congratulazioni.
"Ti va di scappare" dico a Max sottovoce, sorride e annuisce, nuotiamo all'indietro lentamente, ci allontaniamo "corri" dico girandomi, nuotiamo velocemente verso il territorio degli squali.
Rallentiamo vedendo degli squali sentinella in lontananza, ci passano di fianco e sorridono inchinandosi, rispondiamo con un'inchino.
"Andiamo a salutare la regina?" Propone Max sorridendo, annuisco.
Nuotiamo fino alla baia degli squali, ci avviciniamo al palazzo, due guardie ci guardano e si inchinano, sorridiamo.
"Siamo venuti a rendere i nostri omaggi alla regina" dice Max educatamente.
"Vi porto da lei" dice lo squalo, si gira ed entra, io e Max ci guardiamo sorridendo, lo seguiamo, ci fermiamo davanti a una grande porta, bussa con la pinna.
"Avanti!" Dice la regina dall'interno.
Lo squalo apre e si inchina nonostante la regina non lo guardi, lui esce e io sorrido.
"Sei sempre al lavoro Ginevra?" Dico divertita, alza la testa di scatto.
"Gwenny!!!" Dice alzandosi, viene verso di me e mi abbraccia.
"Ginny mi stai...strozzando, il bambino mi stringi troppo" dico agitata, mi lascia e mi tocco la pancia sospirando.
"Il bambino....sei incinta!!!!" Dice con gli occhi luccicanti, ci fa un giro attorno velocemente.
"Si sono incinta" dico sorridendo, ci stringe con le sue enormi pinne da dietro, ci spinge in avanti facendoci uscire dal palazzo.
"SQUALI VENITE TUTTI QUI" dice ad alta voce, un centinaio di squali si concentrano attorno a noi "Ora applaudite la regina delle sirene poiché presto avrà un erede per il suo trono, ovviamente voi gentaglia lo dovrete proteggere in caso di emergenza"
Urla di festeggiamenti si alzano dagli squali, cantano tutti una canzone abbracciandosi e mettendosi in cerchio.
"Oh cielo non di nuovo!" Dico guardando Max che è stato risucchiato in mezzo agli squali, girano in senso orario, cantando e formando tanti cerchi.
"Ginevra ti prego non ce ne bisogno" mi prende le mani e mi fa girare ridendo.
"Ce n'è bisogno eccome invece" dice sorridendo.
"Non hai idea di cosa stia succedendo a palazzo, appena l'hanno saputo sono cominciati canti e danze" dico ridendo.
"Anche qui tesoro, la nascita di una nuova vita è sempre apprezzata da noi squali, come regina e come amica ti prometto che questa teste d'alga proteggeranno tua figlia in caso di emergenza" dice sorridendo.
"Grazie te ne sono grata"dico sorridendo, guardo Max "e anche mio marito, anche se al momento mi sembra impegnato"
Uno squalo gli dice qualcosa all'orecchio, lui mi guarda spalancando gli occhi fa per protestare ma lo squalo lo spinge verso di me, si ferma appena prima di venirmi addosso e io scoppio a ridere, mi zittisce con un bacio sorrido quando ci stacchiamo.
"Non ridere se mi spingono" dice facendo il muso, gli do un bacio sulla guancia.
"Sono sicura che stesse scherzando" dico divertita, alza gli occhi al cielo e mi sorride.
"Scappiamo?" Dice sorridendo, mi prende la mano.
"Ma stanno ancora-" mi tira nuotando verso l'alto "okey non importa" dico divertita, nuotiamo allontanandoci, il bambino continua a muoversi nella mia pancia.
Nuoto a pancia in su "Max...dove andiamo ora?" Dico sorridendo.
"Non lo so" dice sorridendo.
"Torniamo a palazzo?" Dico sospirando.
"Vuoi essere travolta dalla folla di nuovo?" Dice ridendo.
"Assolutamente no, allora...." dico pensando.
"Andiamo sull'isola della dea" dice guardandomi.
"C'è il gelato?" Dico come una bambina.
"Penso di si" dice sorridendo.
"Allora che aspetti? Corri!" Dico superandolo.
Nuotiamo velocemente verso l'isola della dea, saliamo e con un balzo ci trasformiamo in umani.
Ci buttiamo con la schiena a terra per il fiatone apriamo le braccia.
Mi tocco la pancia.
Come può crescere così tanto in due settimane?
"Tutto bene?" Dice Max guardandomi preoccupato.
"Si stavo pensando che è cresciuta un po nelle ultime 2 settimane" dico divertita.
"Sei bellissima lo stesso" mette dolcemente una mano sulla pancia e si allunga su di me per darmi un bacio, metto il muso, si sdraia di nuovo.
"Diventerò una balena" sbotto dopo un po di silenzio.
"Nah al massimo un bellissimo ippopotamo rosa" dice divertito, gli do un pizzicotto, mi alzo fingendomi offesa, forse un po lo sono.
"Ehy, dai Gwenny scherzavo" dice venendomi dietro, vado verso il folto della foresta, mi prende per un polso facendomi girare, allungo una mano verso di lui ma mi da un bacio, la mia mano ricade sul suo petto, il suo cuore batte fortissimo, chiudo la mano in pugno, indietreggio fino a finire con la schiena contro un tronco, sorrido sulle sue labbra.
Sento dei passi al nostro fianco, apro gli occhi e vedo i nostri genitori, gemo sulle sue labbra, cerco di allontanarlo.
Max i nostri genitori
Cosa?
Ci stacchiamo e guardiamo i nostri genitori, trattengo una risata, Max va verso suo padre e gli da il cinque.
"Ciao pà!" Dice come se niente fosse, mio padre lo guarda divertito e il suo alza gli occhi al cielo.
"Ciao figliolo" risponde suo padre, mia madre trattiene una risata, mio padre gli mette un braccio sulla spalla e gli sfrega la testa con il pugno.
"Piccolo ragazzino, intraprendente e tremendamente audace che non sei altro, perché calamaro bazzichi da queste parti invece di stare a casa a scopare con mia figlia eh?" Dice divertito.
"Papà!" Dico riprendendolo "non mettergli strane idee in testa!"
Scoppiano tutti a ridere, Max si libera e mi viene vicino con aria spavalda, mi prende il mento.
"Ammetti che ti piacerebbe" dice maliziosamente.
"Si...quasi quanto un paletto nel sedere caro, vuoi provare?" Dico andando verso la spiaggia, il suo atteggiamento spavaldo è molto irritante.
"Dove vai?" Dice mia madre.
"Me ne torno a casa" dico salutandoli con una mano.
"Ciao tesoro" dice mio padre.
"Dai Gwenny torna qui!" Dice Max divertito, gli faccio il medio.
"Gwendalin quei gesti?" Dice mia madre scioccata.
"Ti voglio bene mamma!" Dico entrando in acqua, mi trasformo e nuoto tranquillamente per un po, sento qualcuno entrare in acqua e in un attimo Max è al mio fianco.
"Dai Gwenny, mi dispiace" dice dolcemente, accellero lasciandolo indietro, mi riggiunge mettendosi però sotto di me, davanti a noi c'è un gruppo di alghe velenose, se va avanti così ci finirà in mezzo e mi morirà il marito, alzo gli occhi al cielo, allungo una mano e lo tiro verso l'alto.
"Guarda dove vai" dico seria, mi guarda tristemente.
"mi perdoni?" Dice fermandosi.
"No" dico seria.
"Allora entro nelle alghe velenose e morirò" dice serio.
"Non fare lo sciocco" dico guardandolo, si avvicina alle alghe.
"Perdonami allora" dice serio.
"Max non scherzare vieni qui"
"Perdonami" insiste.
"Dico sul serio, le alghe velenose hanno vita propria ti trascineranno, spostati!" Dico agitata.
"Che entri io o che mi trascinino loro è la stessa cosa no?" Dice serio, un'algha si allunga verso di lui, nuoto velocemente la colpisco con la coda, rientra con le altre, trascino Max lontano da loro.
"Sei uno stupido! Non si scherza con le alghe velenose" dico seria, le lacrime mi riempiono gli occhi, per un attimo il terrore aveva preso il controllo su di me ma ora è la rabbia che ha la meglio "questo non è il tuo mondo in cui puoi fare quel che vuoi! Qui ci sono pericoli che non vorresti mai scoprire"
Mi tira a se abbracciandomi "mi dispiace che tu ti sia spaventata Gwenny" dice dolcemente, scoppio in lacrime, gli occhi mi pizzicano mentre cambiano colore, lo stringo a me.
"Non lo fare mai più okey?" Dico baciandogli il collo.
"Okey" dice dolcemente, lo guardo negl'occhi e mi alzo tendendogli una mano, guardo in alto, lui la prende aiutandosi ad alzarsi, torniamo verso il castello, i miei occhi tornano normali, passiamo per le strade della città deserta, i locali sono pieni però.
Tritoni e sirene staranno festeggiando, bevendo di tutto e di più.
Andiamo a palazzo in silenzio, i corridoi sono immersi nel silenzio più totale, mi fermo davanti alla stanza della musica.
"Io mi fermo qui" dico dolcemente, c'è un'aria tesa tra noi due ed è insopportabile, annuisce e io entro lentamente.
Sospiro chiudendo la porta alle mie spalle.
Max pov's
Sospiro appena la porta si chiude, l'aria stava diventamdo tropo tesa e insostenibile, il suo sguardo terrorizzato mi continua a balenare davanti agli occhi.
Vado nel mio studio e mi siedo alla scrivania è carino, le pareti sono decorate dagli scaffali con centinaia di rotoli posti uno affuanco all'altro in diverse file, sono divisi per argomento.
Lux entra dalla finestra con un salto e mi viene vicino.
"Bhe? Cosa ci fai qui?" Dico accarezzandogli la testa.
"Stavano diventando troppo rumorosi la fuori" dice sospirando.
"Anche gli squali sono in festa" dico sospirando.
Si sdraia accanto a me e io mi lascio andare sulla poltrona, ci lasciamo andare entrambi a un sospiro stanco, ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
"Raccontami qualcosa del tuo mondo" dico mettendomi comodo, gli faccio segno di avvicinarsi e salta sulla mia coda sdraiandosi, è piccolo è ancora un cucciolo perciò è molto leggero.
"Allora....è stato creato dalla padrona Cloe per le creature fatate e...però lei è scomparsa per due anni sigillandosi nella grande quercia per osservare Zeus e salvare tutti poi però è tornata ed è morta, però non morta davvero per finta allora, allora un giorno, sai un giorno la sua anima legata all'albero è stata risucchiata nel suo corpo e quando, quando Jack è morto era molto arrabbiata, proprio tanto faceva tanta paura e...e... sai, lei poi ha chiesto al mondo un'altra possibilità e...e... ed è tornata, poi..poi...tutti erano felici, anche gli dei sai? Comunque è stato un gran casino tra la gente, erano tuuuuutti felici però c'era anche chi era spaventato, così lei è andata sulla terra" Dice velocemente, è entusiasta, saltella e cammina avanti e indietro come un bambino.
"Le vuoi bene vero?" Dico accarezzandogli la testa dolcemente.
"Molto" dice annuendo.
"Sei un bravo lupo" dico sorridendo.
"Ora tocca a te, raccontami del tuo mondo" dice accucciandosi sulla mia pancia.
"Quale dei due?" Dico divertito.
"Questo o quell'altro non fa differenza" dice sorridendo.
"Bene, visto che di questo non so tanto, ti racconterò della superficie"
"Tu non sei un tritone?" I suoi occhi si illuminano di curiosità.
"No, sono un umano" dico scuotendo la testa.
"Gwenny però lo è vero?" Dice curioso.
"Si, lei è sempre stata la principessa, ci siamo incontrati sulla terra, eravamo vicini di casa" racconto tranquillamente mentre lui mi ascolta attendo.
"Okey raccontami di quando vi siete incontrati, cosa è successo e perché ora siete sposati" dice sorridendo.
"Okey.... allora...ci siamo incontrati sulla spiaggia avevamo 14 anni, sembrava disorientata, era molto bella così mi avvicinai a lei e le chiesi dove dovesse andare. Mi disse che cercava sua zia ma che non ne sapeva il nome, mi misi a ridere.
'Ma se è tua zia come fai a non saperlo?' Mi guardò male, faceva la dura ma era imbarazzata.
'Non ci vediamo spesso' mi disse mettendo il muso, sembrava una bambina, sua zia era la mia vicina di casa, chiamò il suo nome dalla strada, Gwenny la guardò ma sembrava spaventata, si nascose dietro di me, sua zia ci raggiunse dicendo.
'Gweeny, è un onore conoscerti principessa, benvenuta' scoppiai a ridere per quel linguaggio formale, Gwenny mi diede un colpo dietro la testa e sorrise alla zia. La parte più divertente fu quando ci avvicinammo alla macchina, la guardo terrorizzata, sua zia le disse di salire ma si rifiutò categoricamente, io salì tranquillamente. Sara cercò di convincerla in tutti i modi, mi guardò è disse 'la metteresti in macchina?' Ero incredulo, come avrei potuto mettere una ragazza che non conoscevo in macchina, comunque le andai vicino, continuava a dirmi di non avvicinarmi o mi avrebbe ucciso, non la ascoltai la presi tra le braccia ridendo e la misi in macchina.
Mi guardò male appena chiusi la portiera anteriore, scoppiai a ridere, era terrorizzata dalla macchina sembrava non ci fosse mai stata e infatti era così, si rannicchiò su se stessa e imprecò sottovoce contro tutti gli dei e di sicuro la guida di sua zia non aiutava" dico divertito.
"E dopo?" Dice sbattendo le palpebre velocemente.
"Quando arrivammo a casa si precipitò fuori dalla macchina e diede un calcio alla ruota con i suoi piedi scalzi, guardò sua zia e disse.
'Ti giuro sulla barba di Nettuno che non salirò mai più su questa specie di....balena con le ruote'" dico imitandola "da quel giorno penso ce l'abbia avuta sempre con me e litigavamo spesso, ogni giorno, finché all'improvviso comparì u bambino, l'aveva inviato suo padre per non so cosa, comunque una sera l'ho baciata, ol contratto si è formato e...ora siamo qui, siamo sposati, non litighiamo quasi più e aspettiamo un figlio" dico sospirando, butto la testa all'indietro.
"Ti mancano quei tempi?" Dice sdraiandosi sulla mi pancia, lo guardo alzando un sopracciglio e ributto la testa all'indietro.
"Forse....un po" dico sinceramente, quella Gwenny che prima mi sembrava così forte e menefreghista ora è debole e dolce, sento il bisogno, il desiderio di proteggerla.
"Mh...è una bella storia" dice sorridendo.
"Raccontami della tua famiglia" dico guardandolo, mi osserva confuso, sbatte le palbebre velocemente.
"Io non ho una famiglia" dice serio "sono nato ieri ricordi?"
"No aspetta e come fai a sapere tutte quelle cose?"
"È la magia di Cloe" dice sorridendo "nelle sue mani c'è il potere della creazione e della distruzione, sai questo è un peso molto grade per una persona sola ma a lei non importa"
"Sai....io pensavo che la magia non esistesse, d'altronde nel mio mondo, quello in superficie la magia non si usa, anzi alcuni non sanno neanche che esistono le sirene o le altre creature come...fate, folletti o spiriti della notte" dico gesticolando.
"Infatti gli spiriti della notte non esistevano in nessun mondo, solo in quello di Cloe esistono ora, ma quelli sono...diciamo...la manifestazione delle sue paure" dice sorridendo.
"In che senso?"
"Quando è morta la sua anima si è divisa in diverse parti alcune di esse lei non sa nemmeno che esistono, con la parte più grande si è formato il mondo così come lei gli aveva comandato di fare, dopodiché si sono formate altre parti provenienti dal suo cuore, si diversificano in base a dei sentimenti ma non tutti, ci sono: la paura rappresentata dagli spiriti della notte, l'amore da quelli della luce che però non danni mai fastidio a nessuno, quelli dei dolci che rappresentano la felicità, e ce ne sono altri due che però sono decisamente pochi saranno due per specie perciò non c'è da preoccuparsi" dice chiudendo gli occhi, mi fa intuire di non voler continuare la situazione, sorrido e gli accarezzo il pelo.
Stiamo in silenzio e il suono del pianoforte ci fa rilassare, sentiamo la voce di Gwenny che canta, sentendola così bene si direbbe che si senta in tutta la città.
"Max....andiamo a fare un giro in città?" Dice il lupetto sbadigliando.
"Ma se hai sonno!" Dico divertito.
"No non è vero, andiamo!" Dice facendomi gli occhi dolci, sospiro e sorrido.
"D'accordo" dico divertito.
Ci alziamo e accompagnati dalla voce di Gwenny ci inoltriamo nella città, sirene e tritoni chiacchierano, comprano e vendono cose di ogni genere, comprese saponette, spazzole antiche, specchi, fermagli, vestiti di tutto e di più.
La voce di Gwenny continua a sentirsi forte e chiara anche da qui, improvvisamente il silenzio cala e tutti guardano il palazzo incantati.
"La regina sta cantando!" Dicono alcuni entusiasti.
"Che voce melodiosa"
"Mamma chi è che canta?" Chiede un piccolo tritone a sua madre, lo prende in braccio.
"È la regina tesoro" dice lei sorridendo.
Tutti sospirano immersi nelle note della canzone.
"Eh già, ho una moglie fantastica" dico fiero di me stesso.
"Puoi scommetterci amico!" Dice Derek dandomi un pugno amichevole sulla spalla, sorrido.
"Di nuovo in giro voi due?" Dico divertito.
"Si" dice Yuna sorridendo "anche voi due a quanto pare"
Lux si inchina e sorride "devo proteggere il padrone" dice fiero di se stesso.
"Mi sta proteggendo" confermo divertito.
"Come mai Gwenny non è venuta?" Dice Derek curioso, trattengo una risata, senza molto successo "ma cosa capisci!?" Scoppia a ridere anche lui.
"Oh mio dio! Che pervertiti che siete!" Dice Yuna disgustata, si allontana verso una bancarella, Derek mi guarda divertito.
"L'ho fatta arrabbiare un po" dico imbarazzato.
"Cosa le hai fatto?"
"L'ho stuzzicata un pò, diceva che sarebbe ben presto diventata una balena e io l'ho presa un po in giro ma l'ho sempre fatto, poi siamo andati sull'isola della dea dove ci sono i nostri genitori, suo padre mi ha detto 'perché sei qui invece di scopare con mia figlia'?" Dico imitando la sua voce profonda, Derek scoppia a ridere "lei ha detto 'papà non mettergli strane idee in testa' e io ho risposto 'ammetti che ti piacerebbe' ma si è offesa e non mi ha più parlato" concludo tristemente.
"Ti sta bene" dice Yuna inorridita "non puoi dire certe cose a una ragazza, tanto più se è tua moglie"
"Ma stavo scherzando" dico mortificato, Yuan sospira.
"Voi ragazzi siete senza speranza" dice scuotendo la testa, guarda Lux e lo prende in braccio "come sei carino" dice spupazzandolo.
"Non...non...r...respiro" dice il lupetto nella sua morsa.
"Yuna così lo uccidi" dice Derek divertito, un'ombra in alto offusca il sole, alziamo lo sguardo, urla spaventate si alzano dagli abitanti, scappano tutti nelle loro case tranne noi tre, la voce di Gwenny si fa più forte.
Max alza una bariera io ti aiuterò da qui, dobbiamo alzarla insieme.
La sua voce mi arriva forte e chiara nella testa.
D'accordo
Appoggio una mano sul terreno concentrandomi, respiro profondamente, la bariera si alza più luminosa che mai, Yuna è terrorizzata, è immobile e penso stia per avere una crisi di panico, Derek guarda ammirato la possente imbarcazione, sembra immensa ma è un'intera flotta di navi da guerra, si stanno spostando verso il largo abbastanza lentamente, Gwenny continua a cantare.
Sembra una melodia antica, malinconica e triste, gli occhi di Yuna lacrimano, è strano, Gwenny aveva detto che cambiavano solo colore ma i suoi.
"Basta" sussurra cadendo in 'ginocchio' "smettila di cantare Gwenny"
"Yuna, Yuna! Guardami cosa sta succedendo? YUNA!" Dice Derek scuotendola lentamente, lei lo respinge lentamente e avanza verso il castello, la seguiamo, le barche sono passate quasi tutte, mi concentro mantenendo alta la bariera.
La seguiamo fino alla stanza della musica, apre la porta e si avvicina a Gwenny lentamente, si butta tra le sue braccia e piange.
"Perché l'hai cantata?" Dice piangendo, lo sguardo di Gwenny è vuoto, non ricambia il suo abbraccio ne la conforta, guarda un punto impreciso sul pavimento, Lux salta in avanti e ringhia contro Gwenny.
"Yuna alzati e vieni qui" dice serio, Yuna lo guarda confusa "dico sul serio Yuna, vieni qui"
Lei si alza e lo guarda spaventata, viene verso di noi , Derek l'abbraccia.
Gwenny pov's qualche minuto prima.....
Mi siedo al piano e comincio a suonare cantando, sono sicura che la musica sia sentita ovunque e mi piace fa, con la coda dell'occhio vedo Max e Lux che vanno in città, sorrido cantando, gli occhi mi pizzicano appannandosi.
Sento una voce familiare chiamarmi da lontano, la ignoro continuando a cantare, il sole si oscura all'improvviso, guardo in alto e vedo delle navi, canto più forte e mi concentro.
Max alza una bariera, io ti aiuterò da qui dobbiamo alzarla insieme.
D'accordo
Alziamo la bariera aspettando che le navi passino del tutto, un forte dolore al petto mi fa mancare il fiato.
Devo mantenere la calma, respiri lenti e profondi Gwenny forza!
Un voce continua a chiamarmi.
Smetto di cantare suonando "chi sei?" Dico chiudendo gli occhi, finisco di suonare, la mia mente si spegne e così anche il mio cervello e i miei sentimenti, mi sento solo...vuota, la porta si apre e Yuna entra in lacrime, mi salta tra le braccia piangendo, sto immobile, non la tocco, non la guardo, non rifletto, vedo solo una macchia nera sul pavimento, la guardo persa nella sua profondità, il nero, il buio fa paura, è orribile, è profondo, terribilmente profondo, ma qualcosa mi attira nel buio una voce mi chiama, ora è più forte, sembra....vicina, è Kevin il migliore amico di Eric.
Lux mi righia contro e fa allontanare Yuna da me.
Ha paura di me? Faccio paura? Cosa sto facendo? Niente, non mi muovo.
Guardo il soffitto, il nero si impossessa della parete, Kevin appare sorridendo, sorrido gentilmente.
"Sei tu vero?" Dice dolcemente.
Il mio corpo comincia a muoversi da solo, Kevi allunga una mano verso di me e anch'io faccio lo stesso, il mio corpo sale senza che io muova un muscolo, le nostre mani si incontrano, intrecciamo le dita.
"Sei....Kevin?" Dico esitante.
"Si, sono io" dice sorridendo.
Sorrido inclinando la testa di lato.
"Eric mi ha lasciato solo, è andato avanti senza ascoltare le mie suppliche" dice tristemente.
"Mi dispiace" dico dolcemente, mi tira a se verso il buio.
Aspetta! Il buio è...immenso, ho paura! Fermati, devo riprendere il controllo! Svegliati Gwenny! Svegliati!
Riesco a riprendere il controllo sul mio corpo, guardo Kevin e sorrido dolcemente.
"Non posso venire con te, mi dispiace" gli do un bacio casto sulle labbra in modo da non formare il conteatto e lascio la sua mano.
"Ti prego Gwenny! Resta con me, non voglio stare nel buio...da solo" Dice da dietro di me, mi fermo e lo guardo.
"Ci rivedremo un giorno" dico girandomi, il buio si sta per chiudere, nuoto velocemente, esco piangendo.
"GWENNY TI PREGO!" dice appena prima che il buio scompaia, non mi volto a guardarlo, cado in ginocchio e mi stringo le mani sulle braccia.
"Mi dispiace" dico piangendo, sento la sua voce che rimbomba nella mia testa, il buio si riapre divanti a me, la sua mano fredda si posa sulla mia testa, distolgo lo sguardo.
Lo sento avvicinarsi.
"Fermati, Kevin, fermo davvero" dico seria.
"Ti prego Gwenny, ti amo non puoi lasciarmi solo hai promesso ricordi?" Dice tristemente, lo guardo, i suoi occhi verdi sono diventati neri, sono profondi e sembrano infiniti.
"Non ricordo" mento alzandomi, lo guardo sorridendo dolcemente.
"Non mentire, so che stai mentendo, non sei mai stata brava a farlo" dice prendendomi una mano, incrocia di nuovo le sue dita con le mie, sorrido.
"D'accordo, so che te l'avevo promesso ma ricordi? A meno che morte non ci separi"
"Non sono morto perché lo volevo!" Dice ad alta voce, tolgo la mia mano dalla sua.
"Vi avevo avvertito Kevin non sareste dovuti andare" dico corrugando la fronte.
"Lui ha insistito e io..." dice mentre una lacrima gli riga il volto.
"E tu non hai saputo dire di no vero? Come sempre, non hai mai detto di no a nessuno, e non lo farai mai" dico dolcemente.
Lui distoglie lo sguardo e fissa qualcuno dietro di noi, mi giro e alzo un sopracciglio.
"Chi sono loro?" Dice irritato, Lux lo guarda pronto ad attaccare, mi abbasso.
"Lux vieni" dico sorridendo, si avvicina guardando Kevin diffidente, lo prendo in braccio, mi sposto appena "loro sono quel che rimane della mia famiglia oltre a Eric"
"Tuo padre è...." dice tristemente.
"È morto" dico sorridendo, faccio qualche passo indietro, la mia coda scompare lasciandomi le gambe e un lungo vestito rosa chiaro.
"Chi sono quelle persone?" Dice tristemente.
"I miei amici e mio marito, Kevin" dico spaventata di come potrebbe reagire alla rivelazione del mio matrimonio.
Sul suo viso si dipinge un'espressione di puro odio, guarda Max, tra di loro sta anvenendo una battaglia di sguardi.
Sono entrambi cocciuti quindi non sarà facile, sospiro.
"Kevin vattene" dico seria.
"Cosa?!" Dice guardandomi, il suo sguardo si addolcisce.
"Va via" dico tristemente.
"Ne sei sicura?"
"Si vai"
"Tornerò presto e ti porterò via con me lo giuro!" Dice mentre il buio scompare, la testa comincia a girare e le gambe cedono facendomi cadere, Max viene verso di me e mi guarda preoccupato, mi prende tra le braccia, sorrido accarezzandogli una guancia.
"Va....tutto bene..." dico dolcemente, un velo nero mi cade sugli occhi trascinandomi nel silenzio più totale.
................................
Mi sveglio lentamente, il bambino scalcia dentro il mio ventre, non apro gli occhi, qualcuno mi sta controllando il battito, mi porto una mano alla pancia sospirando, apro gli occhi lentamente, sono in camera mia.
"Gwenny!" La voce di Max mi fa sussultare, mi sento il corpo pesante.
"Max" dico in un sussurro.
"Stai bene? Hai dormito per tre giorni interi" dice preoccupato.
"Tre giorni?" Dico cercando di mettermi seduta, mi ributto indietro "non riesco ad alzarmi, il mio corpo sembra un sasso gigante"
"Il bambino sta crescendo lo sai?" Dice dilcemente, mi guardo la pancia, è cresciuta ancora un po ma non più di tanto.
"Ahhhh diventerò una balena" dico divertita.
"Nah, sarai bellissima comunque" dice dandomi un bacio, sorrido.
"Lo so" dico prendendolo in giro, siamo solo noi due, nessun'altro.
"Sei molto modesta" dice dolcemente.
"Si bhe....sono fatta così" dico prendendogli la mano, lo tiro a me e sorrido.
"È per questo che ti amo" dice sulle mie labbra mi da un bacio.
Sorrido "mi hai fatto preoccupare" dice dolcemente.
"Mi dispiace" dico baciandogli il punta del naso "mi aiuteresti ad alzarmi?"
"No ti tengo incatenata al letto, chissà magari potrei riempirti di baci fino a farti morire per il poco ossigeno, o...potrei scoparti immediatamente" dice facendo scorrere una mano sulle mie gambe.
"Max!" Dico ridendo, gli do una pacca giocosa sulla spalla.
"O magari potrei farti il solletico" dice facendolo, rido contorcendomi.
"No, dai Max, basta ti prego" dico senza smettere di ridere, smette.
Riappoggio la testa sul cuscino e riprendo fiato, ho il respiro corto, appoggio una mano sul petto sorridendo.
"Mi sei mancata" dice dandomi un bacio sulla fronte, sorrido e gli porgo una mano.
"Ora mi aiuti ad alzarmi?" Dico divertita.
"Si capo" dice alzandosi, mi porge la mano afferrando la mia, con un po di sforzo riesco ad alzarmi.
"La forza di gravità mi sta spingendo contro il terreno" dico divertita, il pavimento è freddo, mi stacco da Max ringraziandolo, cerco di camminare ma le gambe tremano, Max mi mette un braccio attorno alla vita.
"Grazie" dico sorridendo, una strana sensazione mi stringe lo stomaco come in una morsa.
"Dove vuoi andare?" Dice dolcemente.
"Ho fame" dico sorridendo.
"Okey, ce la fai? Sicura?" Dice guardando il corridoio.
"certo che ce la faccio" dico facendo vedere i muscoli nel braccio destro.
"peccato che però non devi usare quelli" dice ridendo, rido anch'io.
"Comunque si ce la faccio" dico divertita, camminiamo lentamente per i corridoi.
"Livius è tornato con Classic" dice sorridendo.
"Sul serio?" Dico sorpresa.
"Già lei ha accettato" dice divertito "Cloe è venuta con loro ma poi è tornata a casa"
"Ma non potevi svegliarmi?" Dico scioccata.
"ci abbiamo privato ma non ti svegliavi" dice dolcemente.
"Max....cos'è successo esattamente? Non ricordo più niente" dico confusa.
"Eri nella sala della musica, c'era un ragazzo immerso nel buio, l'hai chiamato Kevin, stavi andando con lui, ma sei tornata indietro piangendo, è scomparso me è riapparso immediatamente davanti a te, ti ha pregato di andare con lui dicendo che vi amavate, ma tu l'hai respinto mandandolo via" dice serio, guarda davanti a se "continuava a tenerti la mano mentre parlavate e tu non opponevi resistenza...." sembra che voglia dire qualcos'altro.
"E......" lo incito a continuare.
"Niente" dice guardando il corridoio davanti a se.
Mi fermo e così anche lui, lo spingo contro il muro bloccandolo.
"Sei geloso?" Dico avvicinandomi alle sue labbra con le mie.
"No..." dice in un sussurro, sorrido dandogli un bacio.
Sospira "si, da morire, cosa c'era tra voi due" dice tristemente, lo tengo bloccato al muro, un po perché mi diverto e un po perché non mi reggo in piedi.
"È complicato, facciamo così...andiamo a mangiare perche il bambino si sta lamentando, svolgo i miei compiti arretrati in questi 3 giorni, poi avvisiamo tutti e andiamo da mia zia, dobbiamo ancora portare qui Les ricordi? Durante il viaggio ti spiego tutto okey?"
"Okey, il tuo lavoro l'ho fatto io con l'aiuto del tipo...tipo segretario che ti sta sempre appiccicato" dice sorridendo.
"Tae, grazie Max" dico sorridendo, mi sposto facendo qualche passo indietro, mi sento leggermente meglio, camminiamo per i corridoi, incontriamo una cameriera, con un vassoio di cibo in mano.
"Mia regina, vedo che sta meglio" dice sorridendo.
"Si ti ringrazio" dico dolcemente.
"Le stavo portando la cena, ma visto che è qui vi avviso che la cena è pronta" dice entusiasta, la seguiamo e andiamo in sala da pranzo, la cena di Max è già al tavolo, servono anche la mia, stiamo ai margini del lungo tavolo posto esattamente al centro della sala, ritratti rappresentanti ogni parte del mare sono appesi alle pareti e un grosso lampadario al centro del soffitto illumina la stanza, mangiamo in silenzio.
Appena finito ci alziamo, Tae è nello studio mi avvicino a lui e lo abbraccio.
"È un piacere rincontrarti Tae" dico sorridendo.
"Anche per me signorina, ben tirnata e Congratulazioni" dice inchinandosi.
"Mh...Tae ci sono problemi con mia zia....ecco...dovremmo andare da lei" mento sorridendo appena.
"Va bene" dice sospirando.
"Torneremo dopodomani promesso" dico dandogli un bacio sulla guancia, guardo Max e gli faccio cenno con la testa di andare.
Riesco a trasformarmi, usciamo dalla finestra e partiamo direttamente, nuotiamo veloci, appena fuori dalla baia delle meduse velenose rallentiamo.
"Io e Eric abbiamo 5 anni di differenza, Kevin invece ne aveva uno in più di me, erano migliori amici, mentre io....bhe io ero sempre sola, a studiare o circondata da adulti noiosi e tremendamente antipatici. Comunque...dovero? Ah si, Kevin era il figlio di un ministro molto importante nel regno, non che mio promesso sposo che rifiutai dal piccola perché mi aveva fatto arrabbiare, veniva sempre a salvarmi e in un modo o nell'altro riuscivamo sempre a scappare da quelle feste che molti chiamano 'di alta società', in poco tempo divenne il mio eroe, ogni volta che avevo bisogno di lui era sempre presente, così finì per innamorarmene e anche lui si innamorò di me, nessuno dei due però voleva formare un contratto sapevamo che altrimenti saremmo stati legati per sempre, comunque poi io fui costretta a rifugiarmi sulla terra per colpa dei rapimenti e così via, nessuno nei popoli sapeva quello che mi succedeva tantomeno sapevano che venivo rapita ogni santissimo anno. Comunque Eric e Kevin interpretarono questo mio andarmene come un abbandono, Eric visto che gli ho fatto da madre si è allontanato da me e Kevin era diventato un bellissimo tritone e un donnaiolo di prima categoria, adulava con parole dolci molte donne compresa me che per una notte finì non so come nel suo letto, non ricordo neanche come, ricordo una festa e poi basta, probabilmente ero ubriaca non lo so, dov'ero....oh si certo, poi ha voluto fare una stupida gara con mio cugino nella baia delle meduse velenose e puff! Morto, andato, hanno voluto rischiare e ne hanno pagato le conseguenze, gli avevo ripetuto moltissime volte di non andarci ma si sa gli uomini vogliono sempre varcare il confine che gli dei gli hanno imposto" finisco di raccontare con un sospiro, lo guardo, Max è rigido e guarda davanti a sé.
"Max..." dico richiamando la sua attenzione.
"Cosa?" Dice freddo.
"Perché usi quel tono ora? Non è successo niente tra di noi" dico innervosita.
"Certo, apparte il fatto che sei stata nel suo letto!" Dice fermandosi di colpo.
"Cosa!? Mio dio Max! Non ricordo neanche cosa successe quella notte!" Dico seria.
"Quando me l'avresti detto?! Eh?" Dice con gli occhi pieni di gelosia.
"Non c'era bisogno che tu lo sapessi" dico seria.
"Ah no? Sono tuo marito Gwenny, sono sempre stato sincero con te, invece tu mi nascondi una cosa così importante!!" Dice furioso.
"E io allora cosa dovrei dire, ti sei fatto quasi tutte le tipe della scuola! Max se tu reagisci in questo modo per una cosa che ho fatto una volta io dovrei spaccare il mondo in due!" Dico con gli occhi che cambiano colore.
"Me ne torno a palazzo!" Dice furioso, torna indietro.
"Bene!" Dico andando verso la costa, andiamo ognuno per la sua strada, nuoto velocemente, piangendo infuriata con me stessa e con lui, arrivo nella baia ed esco trasformandomi, il sole è appena tramontato, guardo dentro la piccola grotta, le mie cose sono ancora qui, prendo il cellulare e guardo il mare.
Sarà arrivato? Ahhhh che mi importa è solo uno stupido!
Cammino lentamente sulla spiaggia fino alla salita che mi porta a imboccare la strada verso casa, metto le cuffie ascoltando le canzoni di Taylor Swift, arrivo davanti a casa, le luci sono spente, prendo le chiavi nela borsa, apro la porta e accendo tutte le luci camminando in silenzio.
"Sono a casa! Sempre se a qualcuno interessa ovvio" dico sospirando.
Vado in salotto e mi rannicchio sul divano, accendo la tv e c'è un film, vado su info per vederne il titolo 'io vi troverò' è appena iniziato.
Sospiro e lo guardo attentamente, la casa è nel silenzio più totale, sono al buio e il film è l'unica fonte di luce, di certo non è un film molto rassicurante, all'improvviso un uomo trascina la ragazza da sotto il letto, qualcuno mi posa una mano sulla spalla, mi giro di scatto urlando terrorizzata, cado dal divano, la luce si accende mostrandomi Les e mia zia con diverse buste della spesa, ho il cuore in gola.
"Mio dio!" Dico cercando di respirare, ho ancora la schiena a terra e la gambe sul divano.
Les mi guarda preoccupata e mia zia si copre la bocca mascherando una risata.
"Ma non potevate accenderla prima la luce?" Dico seria.
"Non volevo spaventarti Gwenny" dice Les mortificata.
"Ahh, non importa" dico alzandomi.
"Vuoi mangiare qualcosa cara?" Dice mia zia sorridendo.
"Hai del gelato?" Dico entusiasta.
"Nel congelatore" dice dalla cucina, abbraccio Les e sorrido.
"Mi sei mancata tanto Les" dico dolcemente, ricambia il mio abbraccio.
"Anche tu Gwenny" dice sorridendo, ci stacchiamo e mi guarda negl'occhi "cos'è successo? Dov'è Max?"
"È rimasto a casa" dico seria, cambio discorso con un sorriso di circostanza "come va la scuola?"
Andiamo in cucina e prendo il gelato e un cucchiaino, mia zia non sopporta che io mangi dal barattolo ma lo faccio sempre.
"Gwenny ti ricordo che sei la regina e rimani tale anche qui" dice mia zia seria.
"Ahhh no, sarò la regina ma il gelato continuerò sempre a mangiarlo così" dico mettendo in bocca il primo cucchiaino.
Sorrido sentendo il gusto fresco del ghiaccio sulla lingua, Les si siete accanto a me e mia zia comincia a cucinare, la tv è ancora accesa.
"Bhe? Dove hai lasciato tuo marito?" Dice mia zia buttando la pasta nell'acqua che ho fatto bollire.
"A palazzo" dico innervosita.
"Strano è successo qualcosa?"
"Non posso portarmelo dietro ovunque no? Deve imparare a cavarsela da solo!" Dico arrabbiata.
"Ho capito, calmati però" dice seria, mi butto contro lo schienale e mangio nervosamente il gelato.
"Non lo sopporto" dico seria.
"Non ci dirai ciò che è successo vero?" Dice sospirando.
"No" dico guardando fuori dalla finestra, chiudo il gelato e lo allontano "mi è passata la voglia di mangiarlo"
"Deve essere davvero grave allora" dice Les a mia zia, alzo gli occhi al cielo.
"Vi ho sentite!" Dico alzandomi, metto a posto il gelato e mi sciolgo i capelli, mi rannicchio di nuovo sul divano continuando a guardare il film.
Ne ho abbastanza!

il mare che mi culla dolcemente [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora