Scusarsi con chi se lo merita

163 23 41
                                    

Truth covered in security
I can't let you smother me
I'd like to but it wouldn't work
Trading off and taking turns
I don't regret a thing
And I've got this friend, you see
Who makes me feel and I

Wanted more than I could steal
I'll arrest myself, I'll wear a shield

I'll go out of my way to prove I still
Smell her on you

(Lounge Act - Nirvana)

Chad e Non non avevano più avuto modo né di incontrarsi accidentalmente né volutamente, per tutto il mese seguente, entrami erano stati completamente assorbiti dai test d'ingresso e la programmazione dei relativi piani di studio, lasciando trascorrere tutto giugno e cercando di scordarsi reciprocamente l'uno dell'esistenza dell'altro.

Il P', alla fine, si era rassegnato all'idea che, mai avrebbe ricevuto quelle scuse che gli spettavano e, con il tempo e gli impegni aveva accantonato in un angolo del suo cuore quel sorriso irriverente che aveva il potere di turbarlo tanto.

Non era troppo preso nel mantenere fede alla promessa fatta a suo padre, più per timore che, per reale desiderio di compiacere il genitore, buttandosi a capofitto nello studio aiutato costantemente dall'amico Sunan che, con pazienza ed affetto, l'affiancava nell'apprendimento delle materie a lui più complesse ovvero tutte quelle legate all'area di calcolo.

Solo una volta, l'amico, piuttosto ingenuamente, aveva domandato al ragazzo perché, viste le sue enormi difficoltà in quell'area, Non avesse comunque deciso di iscriversi ad una facoltà così impegnativa e soprattutto incentrata proprio su quelle materie.

Il ragazzo si era infuriato parecchio con l'amico, rispondendogli maleducatamente, tenendogli il broncio per un paio di giorni ed intimandogli di farsi gli affari suoi sottolineando quanto fosse irrispettoso da parte sua emettere certe insinuazioni infondate.

Sunan si era sentito terribilmente in colpa per il suo comportamento privo di tatto e rispetto, più e più volte si era scusato con l'amico desidero di non perdere quella tanto sognata amicizia che stava pian piano sbocciando ed alla quale entrambi i giovani desideravano aggrapparsi con forza.

Alla fine, i due giovani si erano riconciliati senza troppe moine e l'argomento era stato volutamente accantonato da entrambi.

La verità era che Non era ben consapevole di portarsi dietro diverse lacune pregresse e qualche difficoltà nell'area logico matematica ma, visto l'ambiente familiare dal quale proveniva, aveva preferito celare negli anni tali difficoltà affidando il suo rendimento scolastico nella media e mai eccelso ad una svogliatezza nello studio ed una mancanza d'interesse generale per l'ambiente scolastico.

Non non si era scordato di Chad, spesso si era sorpreso a pensare a lui, sperava in cuor suo che il P' prima o poi si decidesse a cercarlo di nuovo in modo da poter alimentare nuovamente la loro diatriba fonte di grande soddisfazione e stimolo per il suo giovane animo irrequieto ed arrabbiato.

Purtroppo, con il passare dei giorni, quella speranza era scemata lasciando spazio ad un'irrequietezza accentuata dalla mancanza di stimoli.

Chad era troppo entusiasta di quel nuovo inizio per occuparsi dei pensieri del Nong e dare corda al suo desiderio di sfogarsi.

Le iscrizioni al club si erano triplicate rispetto agli anni precedenti, merito della sua bella presenza e del fascino irresistibile di Kiet, a detta dell'amico elemento cardine di quelle maggiori presenze soprattutto del genere femminile, infatti, da quando il club aveva ufficialmente riaperto, l'affluenza ai primi due incontri era stata davvero notevole.

Come sempre, Chad, si era distinto per la sua capacità di esprimere al meglio i concetti base del corso e le diverse correnti artistiche che si celavano dietro alla struttura degli incontri rendendo molte delle matricole entusiaste ed impazienti di partecipare agli appuntamenti futuri.

NONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora