"Koshin" Avvertenze

153 22 28
                                    

(Avvertenze il seguente capitolo contiene scene delicate di violenza e linguaggio non adatto ad un pubblico sensibile e molto giovane. Per i temi trattati e la delicatezza dell'argomento in questione si richiede il massimo rispetto. Grazie buona lettura)



Isn′t me, have a seed

Let me clip your dirty wings

Let me take a ride, cut yourself

Want some help, please myself

Got some rope, haven't told

Promise you, have been true

Let me take a ride, cut yourself

Want some help, please myself

(Polly- Nirvana 1991)




Sunan era piuttosto preoccupato e non riusciva a darsi pace.

Era da tutto il giorno che, una strana sensazione di agitazione mista all'angoscia lo accompagnava.

Quella mattina a lezione aveva osservato Ai Non da lontano, analizzando ogni suo più piccolo movimento. P' Kiet lo aveva informato su tutte le interazioni avvenute fra il suo amico e gli altri interessati. Il ragazzo ormai era a conoscenza della verità, e del fatto che Sunan si era trovato costretto a mentirgli per proteggere proprio la sua incolumità.

In cuor suo, il giovane si era illuso che, dopo essere venuto a conoscenza della realtà dei fatti, Ai Non l'avrebbe contattato per primo per cercare di risanare la loro amicizia invece, con una certa tristezza, si era reso conto che l'amico non sembrava minimante interessato a ricucire quel rapporto.

Non era stato volutamente distante per tutta la giornata, non solo da lui ma, da tutto il sistema scolastico in generale, certo era presente ma solo con il corpo la sua mente sembrava essere altrove.

Il professore di disegno tecnico l'aveva rimproverato diverse volte, sollecitandolo a prestare maggior attenzione ma, a differenze delle altre occasioni, in cui bastavano quei richiami affinché, il ragazzo, si scusasse e, abbassando la testa si concentrasse come non mai sulla lezione, quel giorno i rimproveri dell'insegnate erano stati totalmente vani.

Non si era scusato con una certa superficialità per poi ritornare a vagare con la sua mente su pensieri che, con il contenuto della spiegazione della materia in oggetto, non c'entravano nulla.

Sunan, osservandolo con molta attenzione, aveva potuto scorgere in lui diverse emozioni emergere attraverso la postura ed i movimenti del corpo.

Il continuo fregarsi i palmi sudati delle mani sulle gambe, l'occhio sempre puntato sul movimento delle lancette dell'orologio posto proprio al di sopra della grande lim, tutto nel suo comportamento aveva indicato che, il ragazzo, fosse completamente preso da pensieri in grado di turbarlo enormemente.

Lo studente aveva provato ad avvicinarsi al suo compagno fra un cambio d'aula e l'altro, con l'intento di ristabilire un dialogo ma, tutte le volte che ci aveva provato, Non si era volutamente sottratto a quel confronto. Il giovane aveva guardato Sunan, con una strana luce negli occhi e, per alcuni istanti a quest'ultimo era parso che Non fosse in procinto di parlargli, di confessargli qualcosa che lo turbava profondamente ma, il tutto si era concluso con un abbandono dell'impresa sul nascere, seguito da un nuovo allontanamento.

NONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora