"Certo... se vuoi farlo facciamolo..."
Chad stava pensando ancora una volta a quelle parole pronunciate solo la settimana precedente e, sul possibile impatto che avessero potuto scatenare nel più piccolo.
La verità era che il musicista si sentiva terribilmente in difetto nei riguardi del Nong, soprattutto dopo l'atteggiamento adottato dal piccolo nei suoi confronti.
Non lo sentiva ne vedeva da più di una settimana.
Era consapevole che, per entrambi, il periodo preesami fosse davvero molto stressante ma, in cuor suo, in quei giorni d'attesa, si era aspettato qualche segnale da Non, anche solo un saluto gli sarebbe bastato.
Invece, il piccolo era quasi del tutto scomparso.
Dopo averlo contattato per informarlo che il materiale inerente allo spettacolo fosse pronto per essere utilizzato il più piccolo si era allontanato sempre di più dal P'.
Chad si era impegnato nel mantenere vive le interazioni in quei giorni ma, le risposte del Nong erano state tutte brevi e, soprattutto, distaccate. Perfino dopo aver avvisato Non della revoca della sua sospensione ed il suo conseguente reintegro totale a capo della presidenza del club, la risposta del ragazzino era stata alquanto glaciale.
<Ehi ciao! Come va lo studio? Indovina Sittichai si è finalmente deciso. Abbiamo vinto!!!
Da domani ritornerò ufficialmente ad essere il Presidente del club. Sono troppo euforico. Se non ci fossero di mezzo questi esami ti proporrei di andare a festeggiare insieme questa bella notizia> Chad aveva scritto quel messaggio solo qualche giorno prima al Nong aspettandosi in risposta un certo entusiasmo che, tuttavia, non era arrivato.
< Sono felice per te P' Chad. Te lo meriti davvero >
Quelle brevi e distaccate parole, degne di un semplice estraneo, erano state le uniche che Non gli aveva rivolto per congratularsi di quel risultato.
Il più grande ne era rimasto perplesso, per quanto lo studio e le difficoltà del piccolo in determinate materie, prossime oggetto d'esame, fossero intensi e stancanti, il Nong, per come il violinista aveva avuto modo di conoscerlo in quell'ultimo periodo, difficilmente si sarebbe limitato ad una risposta così frettolosa. Non non avrebbe esitato ad esultare con il P' per quella lieta notizia e, forse, avrebbe anche messo da parte per qualche ora numeri e calcoli, per dedicarsi a Chad, accettando di trascorrere con lui qualche momento di puro svago senza troppe pretese.
Che avesse esagerato troppo stuzzicandolo in quel modo?
Tanto dallo spingerlo a chiudersi nuovamente in sé stesso?
Chad aveva agito lasciando che l'istinto lo guidasse prendendo il totale sopravvento della situazione.
Non si era fermato a riflettere sulla possibilità che il Nong non fosse ancora pronto ad oltrepassare quella linea abbandonando la sicurezza da poco ritrovata. Involontariamente, il musicista, con quelle parole non troppo velate sulla possibilità di rendere ancora più intimi quei gesti, forse aveva forzato il Nong verso una situazione non gradita. Sebbene il corpo del più piccolo gli avesse mandato dei segnali chiari ed inequivocabili, forse il suo io non era ancora pronto ad affrontare determinati momenti.
Il violinista non poteva immaginare quanto il recente vissuto del piccolo avesse la capacità di incidere sulle sue paure e sulle sue azioni, non sapeva fin dove quell'esperienza si fosse radicata in Non influenzandone le decisioni e le sensazioni.
Chad aveva semplicemente risposto ad uno stimolo fisico, troppo preso dalle sue di emozioni, così forti e mai provate prima d'allora, si era dimenticato che, in quel momento, tutte le sue attenzioni e il suo più totale rispetto andassero indirizzate al volere solo ed unico del ragazzino.
STAI LEGGENDO
NON
Short StoryChad e Non non potrebbero essere più diversi e allo stesso tempo più simili. Il primo frequenta il terzo anno della facoltà di musica presso un'importante università di Bangkok ed il secondo si è appena iscritto al primo anno della facoltà di ingegn...