"Chi mangia chi?"

156 20 53
                                    

"Io davvero non capisco..." Sospirò Chad sofferente "Cosa diavolo ti è saltato in mente di invitare anche quel moccioso al ritiro? Oltretutto non fa nemmeno parte del club. La sua presenza non ha senso" il ragazzo non riusciva a capire perché l'amico avesse deciso di estendere l'invito a quel piccolo insolente.

Che bisogno c'era che partecipasse anche lui? Forse Kiet voleva vendicarsi di qualche torto subito?

"Ti faccio presente..." rispose il P' "Che anche tu hai esteso l'invito alla tua nuova conquista Ai Book, e, dato che neanche lui è iscritto al club, ne deduco che tu l'abbia fatto solo per un tuo diletto personale" ammiccò Kiet.

Chad lo guardò in malo modo, Kiet aveva ragione ed il ragazzo lo sapeva bene ma, quella era una situazione diversa, Book non aveva mai creato problemi al gruppo, inoltre la sua presenza non avrebbe certo rischiato di compromettere il buon andamento dell'impresa, al contrario di quella di Non che, sicuramente ne avrebbe approfittato per creare scompiglio.

"È successo spesso negli anni che, una o due persone non iscritte formalmente partecipassero, non vedo perché devi essere così contrario alla presenza di Nong Non" continuò Kiet "E' mio desiderio personale che lui ci sia, sento che può essere una buon punto d'appoggio per Nong Sunan, magari per riuscire ad aprirsi e dirci finalmente cosa lo turba" concluse il P' sorridendogli.

Chad roteò gli occhi all'insù, non riusciva davvero a capire perché Kiet si fosse fissato così tanto su un eventuale disagio, per lui inesistente, del loro Nong.

"Ancora con questa storia? Ti stai intestardendo su un qualcosa che non esiste. Lo ripeto, Sunan non ha nulla che non va. La sua timidezza è sempre la stessa come anche il suo comportamento. Sei tu che ti sei fissato, vuoi trovare a tutti i costi del disagio anche dove non c'è, io credo che il tuo intento sia di trovare una scusa per poter portare quel ragazzino con noi senza una reale motivazione" lo apostrofò il violinista piuttosto irritato.

"Uff... Non sono io che mi sono fissato. Il nostro Nong ha davvero qualcosa che non va e, se tu in questo periodo non utilizzassi solo la tua parte inferiore, ma iniziassi a far funzionare anche la testa te ne renderesti conto" rimbeccò Kiet indicando il cavallo dei pantaloni del ragazzo.

Chad sospirò "Stai sempre a lamentarti, prima mi stuzzicavi perché non frequentavo mai seriamente nessuno ora, che sto vivendo un bel momento sentimentale, ti lamenti. Se non ti conoscessi bene direi che Ai Book ha ragione nel dire che forse sei un po' geloso della mia vita amorosa e ti senti messo da parte" concluse il ragazzo sbuffando.

Kiet rimase in silenzio riflettendo alle parole appena pronunciate dall'amico.

Fra lui e Book non trascorreva certo buon sangue appariva piuttosto ovvio.

Il pensiero sospettoso dello studente di psicologia dei confronti del musicista si faceva ogni giorno più marcato. Kiet sapeva fingere molto bene all'occorrenza, era sempre gentile, affabile ed educato ma, ciò non cancellava la sua diffidenza. Book, aveva capito fin da subito di non poter minare un'amicizia così profonda come quella fra i due ragazzi, per il momento si era limitato ad indossare una maschera piuttosto neutra aspettando il momento migliore per agire.

"Molto probabilmente hai ragione tu" disse il ragazzo, il modo migliore per evitare di entrare in conflitto con Chad era dargli ragione e monitorare la situazione.

Kiet era abbastanza sicuro che Book non sarebbe mai riuscito a manipolare fino in fondo il suo amico, per quanto Chad fosse dentro a quella situazione e non si rendesse ancora conto delle reali intenzioni del suo nuovo flirt, il violinista possedeva il carattere necessario per evitare di essere sottomesso al volere di un'altra persona, fosse anche la sua metà della mela.

NONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora