"Sarò io a prendermi cura di te"

162 25 68
                                    

Noppakorn era piuttosto nervoso quella mattina. Seduto alla scrivania del suo ufficio non faceva altro che schiacciare senza sosta la penna a scatto che teneva fra le mani nel disperato tentativo che quel clic continuo cancellasse dalla sua mente gli avvenimenti della sera prima.

Quando Ratana lo aveva contattato nel primo pomeriggio del giorno precedente, l'uomo era reduce da una riunione telefonica con il capo del dipartimento educativo della sua scuola. Gli insegnanti ed il gruppo genitori/studenti intendevano stendere una petizione formale affinché, alcuni metodi punitivi introdotti e, formalmente sostenuti da alcuni professori, fra i quali il preside in persona, venissero ufficialmente aboliti. Inoltre, la richiesta verteva sulla possibilità di introdurre all'interno del progetto formativo, più attività extra scolastiche incentrate su aree artistiche. Inutile dire che, l'uomo, si era dimostrato fermamente contrario a tutte quelle proposte e, il corpo docente non aveva potuto fare altro che coinvolgere le alte sfere dei capi dipartimento dell'istruzione affinché si potesse raggiungere un accordo per cercare di accontentare tutti.

Noppakorn si era sentito ferito nell'orgoglio, oltre che minato nella sua autorità di preside e, la telefonata della sua ex moglie era stata la ciliegina sulla torta di quella pessima giornata.

"Ti chiamo solo per comunicarti che sono intenzionata a far si che Non passi le vacanze di metà semestre con me" esclamò la donna con un certo distacco "Ho provato a contattarlo ma, evidentemente sarà disperso in qualche area boschiva chissà dove" concluse la donna con sufficienza.

L'uomo rimase piuttosto perplesso da quell'affermazione, il luogo del ritrovo della gita organizzata dal SOTUS si trovava nei pressi di Pattaya che, tutto era fuorché una località priva di mezzi e di segnale telefonico.

"Sarà preso con il suo gruppo di compagni in qualche attività e non avrà tempo da dedicarti. Dubito che con a disposizione mare, sole e diverse ragazze interessanti il suo pensiero sia quello di perdere momenti preziosi per parlare con te" rispose l'uomo innervosito.

"Sole? Mare? Ma di che diavolo stai parlando? Sei un preside colto e ben formato, la tua geografia dunque è così arrugginita dopo tutti questi anni?" domandò la donna con una certa nota di scherno.

E così la verità era saltata inevitabilmente fuori, portando Noppakorn a scoprire l'inganno giocato dal figlio. La rabbia e la frustrazione accumulate durante il giorno, sommate al tono derisorio della donna, quando aveva compreso che Non avesse mentito di proposito al padre, erano state la miccia in grado di accendere la sua collera senza freni.

Non appena il ragazzino aveva varcato la soglia di casa il padre, gli si era scagliato contro cercando di sedare tutto quel groviglio di emozioni negative riversandole su di lui.

Lo aveva percosso, come mai in vita sua prima d'ora. Sebbene fosse un uomo severo non vantava certo la violenza fisica fra le sue armi persuasive eppure, in quell'occasione non si era risparmiato, soprattutto dopo aver visto lo sguardo di puro odio misto al terrore negli occhi del ragazzo.

Non non aveva fiatato, si era preso tutto.

Solo i suoi occhi si erano ribellati a quella violenza condannando Noppakorn alla pena di non riuscire più a levarseli dalla mente.

Quando la tempesta era infine passata, ai suoi piedi vi era solo un ragazzino tremante di rabbia e di rancore che, trattenendo le lacrime si era chiuso in camera senza fiatare condannandolo con quella sottomissione ad una sentenza senza possibilità di appello.

Ma l'uomo, invece di sentirsi soddisfatto, di aver ristabilito un certo equilibrio nella sua casa si era chiuso a sua volta nel suo mondo, in quella camera asettica e sterile dove vigeva un ordine maniacale, tremante per l'adrenalina appena scaricata ma, soprattutto spaventato dalle sue stesse azioni.

NONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora