(Attenzione il capitolo contiene scene di violenza e linguaggio inadatto ad un pubblico sensibile e molto giovane)
I'm sorry that I made you cry
Oh my I didn't want to hurt you
I'm just a jealous guy
I was feeling insecure
You might not love me anymore
I was shivering inside
I was shivering inside
(Jelous Guy - Jhon Lennon)
"Come?" la faccia perplessa di Kao gli balenava innanzi mentre lo sguardo pieno d'odio alle sue spalle lo penetrava fino nelle viscere.
"Ai Kao" intervenne Chad cercando di apparire calmo di fronte all'amico "Non stare ad ascoltare questo Nong, si diverte a dire cose sciocche" continuò regalandogli un sorriso forzato.
"Ah ok, comunque non ci sono problemi, P' Lhong mi ha fatto vedere i vestiti che ha acquistato, hai davvero buon gusto Ai Chad" rispose contraccambiando il sorriso e voltando le spalle al Nong.
Chad lo ringraziò abbassando impercettibilmente la testa poi aggiunse "Mi sono appena ricordato di dover terminare una commissione urgente per il club, ti spiace se rimandiamo? Tu consegna pure la tua domanda, per il progetto al quale stiamo lavorando ci organizzeremo per un altro giorno" domandò il ragazzo cercando di essere il più convincente possibile in quella bugia.
"Oh..." rispose Kao piuttosto perplesso, tutta quella situazione gli apparve piuttosto insolita ma, visto che nella sua vita di situazioni del genere ne aveva vissute parecchie, decise di non indagare oltre per il momento. Era conscio che, se ci fossero stati problemi di qualsiasi tipo il suo amico l'avrebbe messo al corrente, sull'onestà di Ai Chad aveva sempre potuto contare. "D'accordo allora io vado, ci vediamo a lezione nei prossimi giorni per definire i dettagli della collaborazione" concluse infine salutando entrambi i ragazzi e allontanandosi con aria piuttosto sospettosa.
Non appena il ragazzo fu abbastanza distante da non sentirli e vederli, Chad entrò come una furia nell'aula chiudendosi la porta alle spalle con rabbia. Non si mise subito sulla difensiva consapevole di aver esagerato scatenando una reazione violenta da parte del P'.
Comportamento che non tardò ad arrivare.
Il più grande si buttò senza controllo sul più piccolo, con tutta la sua forza sbattendolo senza riguardo contro la parete.
"Cosa diavolo credevi di fare?" gli domandò rabbioso mentre gli bloccava le braccia stringendogli con troppa forza i polsi.
"Stavo solo dicendo a quello sfigato che muori dalla voglia di sbattere al muro il suo ragazzo per succhiargli il..." Non non fece in tempo a finire la frase che un pugno in pieno stomaco lo tramortì costringendolo a rannicchiarsi su sé stesso per il dolore.
Chad gli fu sopra spingendolo a sdraiarsi per terra e bloccandolo sotto di sé con tutto il peso del corpo.
Spaesato e dolorante a causa del colpo ricevuto il più piccolo iniziò a gridare a sua volta furente.
"Lasciami, lasciami andare. Ti denuncerò dirò al rettore della tua facoltà che mi hai aggredito senza motivo, lasciami" sbraitava cercando di liberarsi da quella presa.
Chad era troppo forte, oltre ad essere più grande era sicuro più esperto in risse e quindi riusciva senza sforzo a tenerlo a terra.
Non in quel momento sembrava davvero un piccolo animaletto selvatico che si dibatteva per sfuggire ad un tragico destino. Arrabbiato e senza controllo diceva frasi senza senso più sofferente per l'umiliazione provata che per il dolore, anche se il più grande con quel colpo inferto non si era certo risparmiato.
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NON
Short StoryChad e Non non potrebbero essere più diversi e allo stesso tempo più simili. Il primo frequenta il terzo anno della facoltà di musica presso un'importante università di Bangkok ed il secondo si è appena iscritto al primo anno della facoltà di ingegn...