Capitolo nove

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Pov's Anna

In queste due settimane mi sono sentita molto bene. Meglio di tutta la mia vita. Mi vedo ogni pomeriggio con Niall e a scuola siamo la coppia più bella della scuola. E si...siamo una coppia.

Me la chiesto 5 giorni fa. Mi ha detto che, visto che mi dovrà proteggere per sempre, era inutile stare lontani altrimenti sarebbe finita male. Mi ricordo ancora quel momento. Come se l'avessi appena vissuto adesso. Così senza accorgemene stavo sorridendo.

Vendendomi su una finestra. E decisi di non smettere. Da un po di tempo avevo deciso di cambiare colore dei miei capelli e in queste 2 settimane circa mi sono tolta il colore ai capelli.

Ora sono di un color scuro, simile al mogano. Niall dice che così sto molto meglio. Allora se me lo dice lui ci credo, perché non sono mai stata brava ad accettare i complimenti. Quelli che me li fanno sorrido solo, ma in verità penso che mi stanno prendendo in giro.

Adesso devo uscire quindi mi devo preparare. È sabato mattina e non si va a scuola, quindi non si va a scuola e io e gli altri abbiamo deciso di uscire tutti insieme. Eleonora ha detto che porterà anche un suo amico. Calum...credo si chiami così.

Apro la finestra della cucina per sentire com'è il tempo. Metto fuori il braccio. Caldo o freddo? Caldo. Tanto caldo anche se siamo agli inizi di ottobre. Sono le 09.30. Strano penso. Ma non ci do molto caso. Chiudo la porta e vado di sopra, salendo le scale due a due correndo.

Prendo il mio intimo bianco di pizzo e vado in doccia. Mi tolgo la maglia e i pantaloni che indosso. Mi cade dal ripiano il sapone per le mani, e cadendo si apre facendo cadere tutto sul pavimento. Mi abbasso per prenderlo ma alzandomi sbattei completamente la nuca sullo stesso ripiano. Quello basso. Essendo di marmo fa un male allucinante. E mi massaggio la testa. Per il male non bado a come sono messa. Solo nel momento in cui entra mio fratello.

A 90° con il culo alzato. Non essendo nel suo campo visivo, entra senza nessun problema e chiude a chiave la porta. Ma mi accorgo che è solo con dei boxer blu addosso.

Avendo le cuffie e gli occhi chiusi non mi sente e inizia a ballare. Cerco di abbassarmi o muovermi ma non c'è più lo spazio. Preso dalla musica da una spinta con il bacino contro il mio sedere. Tutto questo in 5 secondi. Appena si accorge di non essere solo apre gli occhi e si toglie le cuffie, il tutto con la bocca aperta.

Mi sgrida ridendo.

L -Anna cazzo fai??!!-.

A -Ah, io che cazzo faccio??!! Mi stavi inculando!- dicendo il tutto mettendomi a ridere.

L -Ma potevi toglierti o chiamarmi-.

A -Secondo te non ci ho provato?-.

L -Va bene. Vado in camera. Però muoviti devo farmi la doccia anchio-.

A -Ok, non ti preoccupare.-dissi dandogli un bacio sulla guancia.

Lui andò per uscire ma ci sbattè la testa contro. Che scemo, non si era ricordato che aveva chiuso la porta a chiave. Mi diedi una sberla sulla fronte, e lui sbloccò la porta e uscii lasciandomi da sola.

Chiudi la porta. Mi tolsi tutto e anche l'elastico che teneva assieme i miei capelli in una crocchia.

Andai nel box doccia e mi lavai.

Uscii dopo 5 minuti.

Mi misi un asciugamano attorno al corpo. E un altro in testa.

Andai in camera e aprii l'armadio.

Scelsi, visto che era caldo, un paio di shorts-jeggins blu corti a vita alta.

Poi ci abbinai una canottiera bianca con le righe blu, infilata dentro ai pantaloni.

Ready To Run // Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora