Capitolo ventitre

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Pov's Anna

Ci sedemmo sul letto, prima però presi io Dalia in braccio per non dargli peso.
Non capivo come avevano fatto a sopravvivere.
Calum iniziò a raccontare e io ascoltai molto attentamente per capire al meglio.
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Pov's Calum

Flashback

Stavamo camminando tranquilli nella foresta mano nella mano, perché volevo fare una sorpresa ad Allison per il suo compleanno.
Avevo preparato tutto. Petali di rosa. Cuscini. Cibo. Coperte e una casetta sull'albero molto carina che avevo preparato la notte prima.
La casetta era piccola. Si entrava da delle scalette attorno ad un albero molto robusto, ci si posizionava nella piccola piattaforma per stare in piedi e si apriva la porta verso l'interno. Appena entravi vedevi davanti a te una finestra creata con vetri rotti, creandone uno unico, e attorno avevo incastrato dei rametti dello stesso albero. Bastava alzare la testa e si vedevano delle piccole luci incastrate nel legno e delle candele profumate. Si svoltava a sinistra e dopo quattro passi ti trovavi in una piccola ma adorabile stazina. Tutta in legno vedevi un letto appeso circolare. Direi che per lei mi sono messo di impegno. Non lo mai fatto prima.
Mi sudano le mani anche per colpa del caldo che ho io normalmente per via di essere un licantropo.
Sopra al letto ci sono cuscini e coperte bianche. E intorno ci ho messo pure dei veli per renderlo più confortevole e carino.
Siamo quasi arrivati ma sento un rumore di rami spezzati. Rallento appena e vedo  Ally girarsi per vedere cosa fosse stato. Ci guardiamo e fecondole un sorriso rassicurante continuiamo a camminare per la meta. Lei naturalmente non sa cosa ho preparato ma non ha fatto troppe storie per sapere. Almeno per questo la ringrazio perché non avrei saputo cosa dire al riguardo. Continuiamo a camminare ma senza accorgemene una freccia mi trapassa il petto. Lascio immediatamente la mano di Allison e con la bocca che perde sangue a dismisura mi accascio in ginocchio. Prendo la parte della freccia attaccata al mio petto e cerco di togliermela ma visto che sono troppo debole per via dello strozzalupo nella punta, mi accascio a terra completamente e vedo Allison gridare e chiamare il mio nome spaventata dicendomi frasi come
"Calum, alzati!" , "Amore coraggio ce la puoi fare...dai" , "Calum!" , "Non lasciarmi ti prego, non anche tu!".
Dopo l'ultima frase capendone il significato provo a muovere la mano ed essendo la sua vicino a me la prendo con tutta la forza che ho in corpo solo per rassicurarla a farla scappare.
C -Scappa, corri, va via da qui- quasi non ce la facevo a parlare ma dovevo dirglielo.
Lei scosse la testa in segno di negazione e mordendosi nervosamente il labbro inferiore pianse addosso a me. Si inginocchiò su di me e mi baciò dicendomi  che ce la avremmo fatta e che se non torneremo a casa lei sarebbe venuta con me.
Subito in un colpo spuntò un uomo vestito di nero da dietro un maestoso albero e vidi che in mano aveva un pistola. Volevo gridare ma non ce la facevo. Avevo ancora la mano di Ally nella mia. La strinsi.
Non potevo gridare, per via del dolore allucinante che mi stava uccidendo. Il sangue mi colava dal petto e dalla bocca più veloce che mai e io cercavo di attenuare la ferita premendo la ferita verso l'interno. Quello strozzalupo faceva malissimo. Sono stato sparato tante volte ma questo è veramente potente.
Ora mi stavo ricordando di mio fratello Luke. È da tantissimi anni che non lo vedo.
Se sopravviverò lo cercherò immediatamente. Non potevo fermare l'uomo con la pistola e lui con un sorriso malizioso davanti ad i miei occhi sparò in testa a Allison. Chiusi gli occhi a quello sparo e non avevo il coraggio di aprirli finché lui parlò.
X -Avanti Calum, guarda come hai ridotto la tua ragazza. Apri gli occhi-.
Io girai la testa appena di lato sempre tenendo gli occhi serrati per paura di quello che avevo davanti. E sentii la presa di Ally mollare la mia mano. Non era affatto un buon segno quindi cercai tutta la mia volontà di non aprire gli occhi.
Solo che non sentendo più quell'uomo decisi di creare un piano per fuggire. Aprii gli occhi ma vidi solo sangue e Allison per terra accanto a me con un foro sul cranio.
Perché lei e non io? Non capisco. Stavo sudando e respiravo molto affannosamente e sentivo che il dolore in questo modo si stava affievolendo. Quindi continuai e vidi con la coda dell'occhio Niall...Niall!? Che correva con un'aura bianca intorno con 4 persone vestite di nero che lo rincorrevano. Una donna e tre uomini. La donna aveva i capelli rosso fuoco raccolti in una coda. Con tutta la rabbia che provavo per quelle persone mi brillarono gli occhi gialli e con la faccia e tutto il corpo mi trasformai. Con la forza presa mi sfilai la freccia da dentro di me e invece di gridare, ruggì, come un animale.
Faceva malissimo ma sentivo che stava guarendo. Mi alzai malamente, dato che cascai dinuovo a terra. Presi la mano di Allison e sentii il suo cuore battere ogni 10 secondi. Giuro che in quel momento stavo gioendo perché esisite almeno una possibilità che lei ritorni qui con me.
La presi a mo' di principessa e la portai nella casetta sull'albero a circa 200 metri.
Arrivato alle scalette me la caricai in spalla e salii aprendo la porta con un calcio.
Camminai velocemente verso il letto appeso al soffitto e la appoggiai sopra. In quel momento la vidi come un angelo.
Quei capelli sparsi in giro per il materasso assieme ai petali di rosa che avevo messo in giro. Era stupenda.
Mi sdraiai affianco a lei molto lentamente e vidi che la ferita si stava chiudendo.
Grazie a Dio stava guarendo.
Però in quel momento mi stavo chiedendo dove fosse Niall. Ero molto preoccupato per tutti e due.
Mi stavo per addormentare quando invece che un sogno vidi davanti a me una nuvola di fumo nero-viola apparire dal pavimento.
Mi misi seduto immediatamente pensando che non avevo un attimo di tragua.
La persona che mi si presentò davanti mi fece venire paura.
X -Ciao Calum. Allison? Sta guarendo?-chiese la persona con voce come se sapesse già tutto.
C -Si. Ma tu chi sei?-.
X -Oh...Calum, io sono il papà di Anna. Quello vero- mi disse con voce maliziosa e sapientina.
C -Cosa?! I suoi l' hanno buttata fuori di casa! Non dire stronzate!-.
X -Oh...no caro. Quelli erano i genitori che le avevo affidato io. Ma erano così strafatti che dopo che lei andò a trovarli un paio di anni fa gli uccisi- rispose tranquillamente.
C -Non ti credo- .
X -Oh...dopo questo ci crederai- sorridendo maliziosamente. E guardando Allison che dormiva.
C -Cosa intendi fare porca puttana!- cercai di coprirla con il mio corpo e lui alzò le mani in segno di resa.
X -No, io non la tocco. La sto già facendo guarire io. In questo preciso istante. È solo per me che lei è viva e vivrà in futuro-.
C -Lei è un lupo, può guarire da sola-.
X -Si. Ma con un colpo di pistola alla testa pieno di strozzalupo non credo proprio- facendo no con il dito indice.
C -Chi sei tu?-.
X -Oh, Calum. Io sono il male-.
C -Cosa?...- non ci potevo credere, e indietreggiai toccando il letto con la mano.
X -Calum io sono Lucifero-.
Non ci credevo che lui fosse il vero padre di Anna. Lei era troppo buona e lui il male in persona.
X -Calum io sono il diavolo-.

Fine flashback

Ready To Run // Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora