1832
Pov's Calum
Non ci posso credere che sia venuto lui.
Gli avevo espressamente detto di non venire. Mio fratello proprio non capisce. È così testardo. Quindi vedendo che è già trasformato decisi di farlo anch'io.
Mi buttai addosso a lui facendolo cadere al suolo di quella foresta.
Pochi secondo dopo sentii delle mani prendermi le spalle e tirarmi via da mio fratello.
Mi giro e vedo Zayn e Liam.
Davanti a me ci sono a tenere Luke,
Niall e Louis.
E Harry è davanti a noi che chiede molto arrabbiato.
H -Chi sei?-.
C -In verità è mio fratello-.
H -E allora perché ti sei buttato addosso a lui facendolo cadere per terra!-.
Luke -Papà mi ha mandato a vedere dov'eri, anche se tu mi avevi detto dove andavi e di non venire. Ma sai com'è papà se non fai quello che vuole lui ti punisce- lo dice abbassando la testa.
N -Come vi punisce?-.
Io abbassai la testa non sapendo come formulare una frase con tutto quello che ci ha fatto. Ma poi la rialzai perché dovevano sapere che vita abbiamo passato.
C - A volte se non facevamo quello che diceva lui oppure lo facevamo sbagliato ci chiudeva dentro nel freezer in cantina, legato con un lucchetto a prova di lupi mannari.
Oppure ci picchiava fin quando lui era contento del risultato che ci dava alla faccia. Essendo anche lui un lupo.
Molto più forte di noi i graffi e i lividi rimanevano per giorni. A volte settimane-. lo dissi tutto con la voce strozzata che a volte non voleva uscire fuori.
Liam -Ma il freezer almeno era spento?- chiese preoccupato.
La risposta che voleva lui era un "si" ma noi dovevamo affrontare una verità amara che credo nessuno abbia mai provato.
Luke -No- quando lo disse gli vennero gli occhi lucidi ma a me no perché io sono più forte di lui in fatto di carattere e non piango spesso a differenza di lui.
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Continuato del capitolo dueCanzone consigliata: Echo-Jason Walker
2015
Pov's Eleonora
Vidi quell' ombra avvicinarsi sempre di più. Mi era familiare.
Ma quando si abbassò capii subito chi era. Caroline. La zia di Anna che ci aveva dato le collane.
Vidi anche se un po sfocato che aveva una treccia lunga fino alle scapole e i suoi stivali marroni fino sotto al ginocchio. Quelli che indossa sempre. Ma non poteva mancare il suo giacchetto nero in pelle.
Ad un certo punto si inginocchiò davanti a me con un sorrisino.
Gli dissi.
E -Ti prego aiutami- lo dissi con la voce strozzata che non voleva uscire.
C -Dovrei aiutarti? Ma fammi il piacere. Sono stata io a spararti. Non credi sia strano?-.
E -Cosa? Perché?-ero sorpresa.
C -Perché lo farò con tutte e sei. Anche ad Anna. La pallottola che hai sul fianco è fatta di strozzalupo per quello hai un male allucinante e non guarisci-.
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Ready To Run // Niall Horan
FanfictionCosa faresti se la tua vita fosse come un libro, e senza volerlo tu facessi parte del male?