Capitolo venticinque

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Pov's Anna

Apro leggermente gli occhi e li richiudo subito per la luce che entra attraverso la finestra.
Mi metto il dorso della mano sugli occhi e mi tolgo il lenzuolo alzandomi e mettendomi seduta sul letto.
Guardo in basso e mi metto le ciabatte  che mi ha regalato Allison.
Spengo la sveglia e vado in bagno.
Mi lavo i denti, faccio i miei bisogni e ritorno in camera trovando Niall sul letto messo in un posizione assurda.
Diciamo messo a stella sul letto matrimoniale. E continua a sbuffare per chissà quale motivo.
A -Niall amore, cosa diavolo stai facendo?- sorridendogli amorevolmente.
Lui fece uno sbuffo.
A -Niall mi spieghi?-.
Un altro sbuffo.
A -Niall vuoi che vado a mangiare la pizza di ieri?-dico tranquillamente con le mani appoggiate sui fianchi.
Vedo che alza subito il busto e si strofina gli occhi con una mano e con l'altra alzata mi fa cenno di andare da lui.
N -Scusa ma stavo cercando una posizione di fresco dato il caldo che c'è-.
A -Ma potevi dirmelo sai...- baciandolo sulle labbra in maniera veloce prima di rifugiarmi tra le sue braccia.
Lui si sedette sul bordo del letto e io mi intrufolai in mezzo incrociando le mie mani sul dietro del suo collo.
Ci coccolammo così per un paio di minuti credo, e poi fece irruzione nella camera Calum con solo un paio di boxer neri direi piuttosto attillati.
C -Emm, scusate futuri signori Horan se vi interrompo ma vorrei chiedervi chi sarebbe Amelia-.
A -Perché?-.
C -Beh, vedi, c'è Dalia che continua a chiedere di lei...io non so chi sia quindi sto chiedendo a voi-.
N -Scusami lupacchiotto ma saresti andato vestito così da una bambina?-.
C -Perché? Cosa c'è di male! E comunque non sono andato io da lei ma è andata Allison che per tua informazione è vestita con dei pantaloni corti grigi e una maglietta con gli unicorni rosa che gli ho comprato io- disse tutto orgoglioso sorridendo alla fine.
N -Fai meno lo spiritoso sai-ridendo da solo.
A -Mentre voi vi calmate io vado dalla piccola che non so per quale ragione chieda come stia la mia datrice di lavoro-.
C -Attento Niall!- mettendo una mano sulla spalla di quest'ultimo- sta andando da una bambina con dei pantaloncini bianchi e una canottiera verde acqua! O mio dio! Fermala subito!- indicandomi con la mano e nel frattempo Niall gli diede una sberla sulla nuca finché l'altro era girato verso di me.
Calum tolse la mano che aveva davanti alla bocca e se la mise dietro la testa toccandosi la parte dolorante.
Niall si mise a ridere e contagiò anche me. Tolsi le mani dallo stipite della porta a cui ero appoggiata ed andai in camera della piccola. La chiamai.
A -Dalia, amore, dove sei?-.
Allora visto che non la trovavo andai giù per le scale e la trovai in cucina con Ally. Dalia era seduta sul piano di lavoro con un biscotto al cocco in mano ed Allison stava preparando le uova strapazzate su una padella mentre chiaccheravano tranquillamente. A quel punto mi intromisi.
A -Scusate se vi interrompo. Buongiorno Ally- dando un bacio sulla guancia alla ragazza- e Buongiorno amore mio- dissi a lei prima di prenderla sotto le spalle e farla girare in aria. Lei si mise a ridere con l'indice fra le labbra e dopo avergli dato un bacio sulla guancia la rimksi al suo posto.
Poi parlai un attimo per sapere di Amelia.
A -Dalia, scusa potresti venire un attimo con me?-porgendole la mano verso di lei.
Lei annui con la piccola testolina e poi mi diede la mano.
Così la portai in salotto e la feci sedere sul divano. Io invece mi abbassai alla sua altezza e mi misi in ginocchio sul tappeto morbidoso.
Così iniziai a parlare.
A -Allora, puoi dirmi perché vuoi sapere come sta Amelia?-.
D -Semplicemente pelchè voglio sapele come sta la mia zia-.
Io spalancai gli occhi e misi una mano sulla fronte per un secondo e poi mi sedetti sul divano affianco a lei.
A -Dalia, in che senso tua zia?-.
D -Lei è la solella della mia vela mamma-.
A -Dalia, piccola, guarda che forse stai sbagliando persona- sorridendole sinceramente prendendole anche la mano e stringendola appena.
D -No, io lo vista quella volta che siamo andati a plendere le cose da mangiale io e Niall. Quella volta lei mi ha vista, io lo salutata ma poi lei si è gualdata in gilo ed è andata via senza salutalmi- a quel punto si mise i dorsi delle mani sugli occhi e iniziò a piangere.
A -No, dai, amore, non piangere dai, ci sono qui io ok? E se vuoi dopo che vado al lavoro andiamo tutti e tre insieme così tu vedi Amelia e la saluti tu stessa ok? Ma poi dopo Niall ti porta all'asilo siamo intesi?-la indicai col dito e lei prese il mio indice puntato verso di lei ed iniziò a togliere lo smalto giallo che avevo messo.
A -Ma cosa fai...- dissi ridendo e lei continuava così io tolsi il dito e la abbracciai forte. La presi in braccio e la portai in cucina a fare colazione assieme a tutti gli altri. Così io mi misi affianco a Calum e Niall.
Io mangiai come sempre. Delle uova,
un po di bacon, bevvi un sorso di succo dal bicchiere di Niall (lo so, sembra strano che lui mangi anche se è un vampiro, ma lui mangia tutto.  Meglio lasciarlo perdere).
Finito presi il mio cellulare Samsung dalla tasca posteriore dei miei pantaloncini bianchi e guardai l'orario. Presi subito spavento perché mancavano 20 minuti.
Corsi subito in camera e mi cambiai con un pantaloncino corto a vita alta blu di Subdued e una camicia a maniche corte a quadri bianca e verde. Ma visto che era troppo lunga non allacciai gli ultimi due bottoni e feci un nodo con le estremità finali.
Mi misi i calzini neri e le mie Vans del medesimo colore.
Mi guardai allo specchio e mi vidi soddisfatta ma appena alzai la testa vidi i miei capelli e la mia faccia in maniera pietosi. Corsi in bagno e mi truccai come al solito. Fondotinta per coprire le mie guance appena arrossate e il mascara, poi visto che avevo voglio misi del burrocacao alla pesca sulle mie labbra. Misi di lato la scatola dei trucchi e presi la spazzola.
Visto che la sera prima non mi ero fatta la doccia i miei capello adesso erano leggermente sporchi e odiavo questa cosa ma non avevo mai tempo di fare niente. Quindi mi pettinai i capelli e mi fece una coda, forse, troppo alta e usai delle forcine per tenere ben fermi i ciuffi ai lati.
Mi misi gli occhiali da vista che mi aveva consigliato il dottore e corsi giù.
Niall era ad aspettare con la porta aperta e Dalia per manina. Allison e Calum lo stesso. Pensai, fantastico, ero l'ultima. Che cosa meravigliosa. Corsi, chiusi la porta e ci precipitammo in macchina. Calum giudava con Niall davanti e io Dalia e Allison dietro.
Calum fece scendere alla prima tappa Allison, poi scese lui e lasciò giudare Niall di conseguenza, poi scesi io con Dalia e lui aspettò fuori 2 minuti.
Corsi dentro al bar e appena Amelia vide Dalia smise di sorridere.
A -Dalia, ecco Amelia, vai coraggio-dissi spingendola appena appena sulla schiena per farla avvicinare.
Amelia si guardò intorno e si mise alla sua altezza poi l'abbracciò e gli sussurrò qualcosa al suo orecchio.
Dalia annuì e poi la salutò con la mano che Amelia ricambiò.
Ritornai fuori e misi in macchina Dalia assieme a Niall.
A -Scusa mi potresti dire cosa ti ha detto Amelia?-.
Mi fece cenno col dito di avvicinarmi e mi disse all'orecchio "È un segreto".
Io mi allontanai e diedi un bacio a Niall prima di lasciarli partire.
Tornai dinuovo dentro ed andai negli spogliatoi per mettermi la divisa.
Poi sentii un romore di una porta sbattere così mi girai e trovai Amelia che mi guardava stranamente.
Amelia -Ma cosa ti salta in mente?!-.
Anna -Come scusa?-.
Amelia -Perché hai portato qui la bambina!? -.
Anna -Perché chiedeva di te-.
Amelia -Ma non dovevi portarla e se ti hanno visto!?- mi chiese esasperata ma non sapevo di cosa stesse parlando.
Anna -Visto chi?-.
Lei si zitti un attimo e con tono più calmo parlò avvicinandosi di più a me.
Amelia -Non lo sai?-.
Anna -Ma cosa?! Cosa sta succedendo Amelia?-.
Amelia -Anna se mi vedono e scoprono la mia copertura è la fine. Perché sapranno di tutti. Compresa te, ma loro vogliono risalire a Dalia. Connetti il cervello-.
Anna -Perché? Cosa ha fatto- chiesi esterrefatta perché non sapevo cosa potesse acer fatto una bambina cosi piccola.
Amelia -La sta cercando Anna-.
Anna -Chi?-.
Amelia -Un cacciatore-.
Anna -L'avevo intuito ma forse dimmi il nome!-.
Amelia stette un attimo zitta, mi mise una mano su una spalla e mi sussurrò all'orecchio sinistro.
Amelia -Alex-.
Un parola. Un nome. Quattro lettere che mi fecero ricordare molti di quei ricordi bellissimi del mio migliore amico...apparte un giorno in particolare. Un giorno bruttissimo.
Da quel giorno lo cominciato ad odiare ma lui l'aveva già fatto. Quel giorno quando lui mi aveva tolto la verginità senza il mio consenso.
Avevo accennato a Niall un paio di mesi fa che non ero vergine, ma non sapeva che ero stata stuprata e che adesso lui è un cacciatore di sovrannaturale che vuole ucciderci.

-Spazio Autrice
Ciao amoriiii♡
Come state?
Volevo solo dirvi che sto scrivendo ma non ho wifi quindi quando posterò sarà un giorno dopo. Scusate♡
Scusate per gli errori e se volete lasciate una stellina o magaru ditemi come vi sembra la storia fino ad adesso con un commento♡
Grazie ancora di tutto♡
Anna♡-.

Ready To Run // Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora