capitolo 2

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- Sakura...-

- Itachi- sussurro con un filo di voce.

Se prima non riuscivo a mantenere la calma, adesso non riesco ad essere razionale.

Perché è qui? Che cos'è successo a suo fratello?

- Noto una punta di delusione nella tua voce-

La voce scherzosa di Itachi mi tranquillizza e corro ad abbracciarlo

- Sono contenta di vederti, solo che...-

Prima di finire la frase lui mi prende per le spalle facendomi allontanare dal suo petto e mi guarda con attenzione.

-Dio quanto sei cambiata, se non fosse per i tuoi occhioni e i tuoi bizzarri capelli non ti avrei riconosciuta, sai?

So che Itachi sta cercando di tirarmi su il morale, sa bene cosa pensassi...

sono contenta di vederti, solo che speravo fosse ritornato da me.

Sorrido timidamente abbassando gli occhi.

-Sono solo cresciuta...tutto qui e cos'hanno di strano i miei capelli?-

Chiedo passando nervosamente una mano tra i miei capelli, toccando le punte del mio caschetto...rosa.

- Nulla, nulla - dice ridendo -ascolta Sakura, sono qui perché ho bisogno di farti vedere una cosa. -

I miei battiti riprendono quella corsa frenetica interrotta pochi attimi fa.

Gli faccio cenno di accomodarsi e ritorno alla mia postazione prendendo tra le mani le varie scartoffie che Itachi mi porge.

-  Allora vediamo un po' qui - dico per poi leggere il contenuto di quei fogli- Uchiha Itachi, ricoverato presso il Nidari's hospital, dimesso in data...

Ad un tratto il mio cuore perde un battito non appena leggo il motivo per cui fosse stato ricoverato. Il mio sguardo si incupisce e rivolgo la testa verso Itachi, il quale sembra non voler far altro che fissare un punto non definito nella stanza e non ricambiare il mio sguardo.

non ci posso credere.

-Itachi tu....tu....tu sei...

- Malato.-

Termina lui per me la frase e prima che possa dire qualcosa, decide finalmente di guardarmi negli occhi e spiegarmi:

-Ascolta Sakura, sono qui perché ho bisogno del tuo aiuto, sei il migliore medico che io conosca e mi fido ciecamente solo di te ...- Si interrompe per via di un brutto colpo di tosse e io mi porto una mano sul cuore.- ogni volta che mi vedi sembra che tu stia sul punto di piangere. Okay ci assomigliamo, ma non paragonarmi a lui, mi offenderei se lo facessi- ride leggermente prendendo un fazzoletto dalla tasca.

E' vero, mi ricorda tanto il fratello, forse troppo. I suoi occhi uguali, i suoi lineamenti, il colore dei suoi capelli...averlo qui, di fronte a me, non mi permette di essere razionale.

- Itachi...perchè non sei venuto prima? Perchè sei andato al Nidari invece di venire da me?- gli chiedo mentre vedo il fazzoletto sporcarsi di sangue.

Resta per un pò in silenzio, continuando a guardarmi con quegli occhi neri velati dalla tristezza.

- sono passati due anni dall'ultima volta che ci siamo visti, volevo almeno offrirti un caffè prima di annunciarti la mia condanna a morte- sdrammatizza.

A quanto pare anche lui odia chiedere aiuto, proprio come il fratello.


- Itachi tu...tu non crolli mai...- sospiro passandogli una mano sulla schiena, ammirandolo per la sua compostezza, nonostante la notizia.

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