- Eddai non andare- lo imploro non staccandomi da lui.- Devo-
- Portami con te allora-
- Non posso, chi controllerebbe il Dobe? Dai scendi, farò tardi-
-Nooooo! - piagnucolo stringendolo ancora di più.
Sasuke è stato chiamato per prendere parte ad un convegno a Parigi.
Ritornerà fra 5 giorni, ma non riesco a stare senza di lui.
Da stamattina sono attaccata a lui. Appena svegli, mi ero fiondata su di lui, cingendo il suo corpo con le braccia e con le gambe.
- Mikoto è più matura di te- mi accarezza la vita dandomi un piccolo bacio sulle labbra.
A malincuore, scendo dalla mia preda.
- Chiama quando arrivi. Quando hai finito il convegno. Quando ti svegli. Quando vai a dormire. Non ti permettere di stringere la mano ad una donna. Se qualcuna si avvicina dici che sei gay, intesi? –
Alza gli occhi al cielo divertito dalle mie preoccupazioni.
- E se si dovesse avvicinare un ragazzo? –
- Gli dici che hai contratto l'HIV-
Prima di andarsene, gli stampo un altro bacio sulle labbra, cercando di tenerlo stretto a me per un altro po'.
- Mi dispiace, sono gay- dice sulle mie labbra e io prendo il suo labbro con i denti.
Quando inarca un sopracciglio, facendo un verso di rimprovero, decido di lasciarlo andare.
All'ospedale aveva lasciato Naruto al comando, non che si fidasse di lui, ma almeno poteva prenderlo a pugni se qualcosa fosse andato storto e poi in questi mesi è diventata la sua spalla destra.
Oggi sono ufficialmente abilitata ad operare e non sto più nella pelle. Mi dispiace aver lasciato il poliambulatorio, infondo mi ci ero affezionata, ma sono nata per operare.
A darmi la notizia era stato proprio Sasori essendo uno dei membri del consiglio.
Quando sento qualcuno bussare alla porta del poliambulatorio, alzo di scatto la testa dalle innumerevoli scartoffie che stavo analizzando, ma quando incontro il suo sguardo, la mia espressione cambia.
Pensavo che fosse Sasuke, che era tornato prima e mi aveva fatto una sorpresa e invece...mi tocca aspettare altri tre lunghissimi giorni.
Vi starete chiedendo come mai io senta così tanto la sua mancanza visto che siamo stati per ben due anni separati, ed è proprio per questo...essendo abituata a svegliarmi avvolta dal suo profumo e ad incrociarlo a lavoro, non trovarlo al mio fianco mi strugge al punto da avere lo stomaco sotto sopra.
- dottoressa Haruno, disturbo per caso?- mi chiede sorridendomi.
Non capisco perché sia così gentile nei miei confronti, insomma gli avevo detto che io e il primario non stavamo insieme e pochi minuti dopo è stato costretto a vederlo mentre ne rivendicava la possessione.
- Sasori...- sospiro il suo nome portandomi una mano sulla fronte - no che non disturbi, non avevamo detto di evitare tutta questa formalità?-
- ora come ora non mi è possibile parlarle, figuriamoci darle del "tu"-
Aggrotto la fronte, confusa.
- nessuno decide per me Sasori - lo avviso portandomi le mani davanti e scuotendole, ma questo sembra non credermi.
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una promessa è una promessa
RomantikSEQUEL: LA LEGGENDA DEL FILO ROSSO Durante questi due anni Sakura è cambiata, è cresciuta, è diventata una giovane donna nota in tutto il paese per via delle sue capacità chirurgiche, ma nonostante ciò non è ancora è soddisfatta ed il motivo è sempr...