capitolo 34

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- Ti amo- ansimo muovendomi lentamente sopra lui, lasciandomi condurre dalle mani sul mio fianco e l'altra sul mio seno mentre l'altro viene torturato dolcemente dalle sue labbra.
Morde delicatamente il mio capezzolo e io mugolo mentre inarco la schiena verso la sua bocca.
Decide di invertire le posizioni e mi ritrovo premuta contro il materasso con lui che mi riempie a poco a poco, facendomi gemere tra un bacio e l'altro, soprattutto quando quando inizia a stuzzicarmi il collo .
Potrei pure morire in questo momento, sarei apposto così, io e mio marito a fare il meraviglioso "Amour a la francaise", anche se poi in Francia non siamo più.

La nostra pre-luna di miele ma poi luna di miele è finita ieri sera, siamo ritornati a Konoha dopo aver vissuto gli ultimi giorni da marito e moglie nella città più bella del mondo.
Certo, adesso non lo stiamo facendo nella iacuzzi presente sul terrazzo nella nostra Suite così come la nostra magnifica e indimenticabile prima notte di nozze.
A quanto pare il mio "qualcosa di blu" l'aveva fatto incendiare e l'abbiamo fatto per tutta la notte e quando dico tutta la notte, intendo dire tutta la notte, senza un minuto di tregua. Dalla Iacuzzi che Dio se nella nostra futura casa non ci sarà, la monterò con le mie stesse mani...al tavolino presente nel soggiorno, sul divano, contro la testiera del letto a baldacchino, contro al muro, nel letto a baldacchino, per terra quando mi sono aggrappata un po' troppo a quelle tende.
E adesso eccoci qui, a casa nostra, nel nostro letto, ad amarci.
Una volta rientrati a notte fonda mi ha preso a mo di sposa, perché effettivamente, ero la sua sposa e ora ci stiamo dando il buongiorno come facevamo ogni giorno, ma con la consapevolezza che quando la sveglia suonerà, non ci sarà un museo o un'attrazione turistica ad attenderci, ma il nostro lavoro.

Gli prendo il viso tra le mani quando sento le lacrime pizzicarmi gli occhi.
A quanto pare abbiamo scoperto una nuova novità della gravidanza, mi porta a piangere ogni volta che giungo all'orgasmo. I suoi orgasmi meritano lacrime di gioia, certo, ma non capisco come sia possibile, forse sarà solo la gioia di sentirlo dentro di me, di pensare che adesso è mio marito e ripeto mio, proprio come glie l'ho sbattuto in faccia a quella sciacquetta dell'Hostess una volta sul suo Jet privato, cioè degli Uchiha, cioè mio.
Sono un'Uchiha.
Sakura Uchiha, proprio come scrivevo da bambina nei miei diari, a quanto pare Dio avrà ascoltato le mie preghiere.

MI asciuga via le lacrime con i suoi baci spingendo con più veemenza dentro di me e io non posso che aggrapparmi a quelle magnifiche spalle mentre sento il metallo freddo del suo anello acciuffare la mia mano sinistra stringendomela e portandomela sopra la mia testa, così che il suo corpo possa toccare appieno il mio.

- ti amo- ripeto e lui geme frustrato.
- non lo dirò- ansima tra un colpo di bacino e l'altro.
Non so quante volte io glie lo confessi in realtà, sia per bisogno che per farlo sentire anche da lui, ma questo è categorico, un "ti amo" come regalo per i miei compleanni, a natale e il giorno del nostro anniversario, stop, anche se gli è scappato durante la nostra prima notte di nozze.
C'è da lavorarci, ma 3 volte l'anno è un buon inizio.

Proprio mentre mi lascio andare e giungo al culmine, sento la porta della nostra stanza sbattere contro al muro.
- O CAZZO- urla Naruto mentre Sasuke si affretta a coprirmi con le lenzuola. - NON HO VISTO NULLA, GIURO-
- fra poco si che non vedrai nulla- ringhia Sasuke mentre esce in fretta da me e io emetto un verso di disapprovazione visto il nostro coito interrotto, sul più bello per giunta, sia per me che per lui.
Butto la mia testa sul cuscino stringendo le lenzuola sul mio petto mentre Sasuke si infila i pantaloni del pigiama e corre ad acciuffare il nostro amico così da cavargli gli occhi.
- bentornati a casa...- sospiro


Quando sento il mio migliore amico che urla dal dolore, decido di alzarmi, purtroppo.
Infilo la camicia di Sasuke e mi lego i capelli in uno chignon scomposto, prendo le mie ciabatte peluchose o come a Sasuke piace chiamare "i topi rosa" dalla mia valigia e mi dirigo verso le urla di quel babbeo, stropicciandomi gli occhi assonnati.
- la finisci di urlare? Sono le 6 del mattino- borbotto una volta entrata in cucina.
Stacco Sasuke da Naruto che si ritrova col labbro spaccato e col sangue che gli cola dal naso e stringo forte mio marito, strofinando il naso contro il suo petto caldo, totalmente contraria alla nostra interruzione e a come si è staccato da me.
Non sono pronta a condividerlo con l'ospedale, di nuovo e a quanto pare capisce il mio bisogno di coccole.
Mi prende il viso tra le mani e mi da un lungo bacio a stampo e io gli sorrido di rimando, accarezzando le sue mani con le mie.
- vi siete per caso drogati in vacanza?- ci chiede il nostro migliore amico prendendo dei piselli surgelati dal congelatore. E' stupito nel vederci così uniti o meglio, è stupito nel vedere Sasuke che mi bacia di sua spontanea volontà e non mi scansa via quando lo abbraccio dicendo che sono una cozza fastidiosa dai capelli rosa.
- aspetta un momento...- fa il nostro amico e noi giriamo il volto di scatto verso la sua direzione.
- Che vuoi?- ringhiamo e mio marito incenerendolo con lo sguardo.
- vedo due novità....quelle e quello- dice indicando prima le nostre fedi e poi il mio piccolo pancino che si vede appena e d'istinto lo accarezzo.
- vuoi che ti faccia un disegno?- chiede Sasuke iniziando a preparare il caffè.
- vi siete sposati?- chiede incredulo mentre io sorrido sbuffando.
- così sembra- rispondo mordendomi il labbro con gli occhi che brillano.

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