capitolo 6

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Se quel giorno sentii la terra venire meno sotto i piedi, oggi invece ho come l'impressione di essere morta. Certo, il mio cuore continua a battere e sono cosciente, ma non batte più per lui, lo fa solo per inerzia.

Sono trascorsi un paio di giorni dalla festa per Neji e non ho passato un momento da sola. Hinata e Naruto non hanno fatto altro che starmi accanto, seppur io non fossi poi di tanta compagnia.

Non parlavo, rimanevo a letto a piangere silenziosamente.

Non volevo dormire, perché ogni volta che chiudevo gli occhi, si presentava lui che mi tradiva.

Che baciava altre labbra, che tastava un altro corpo. Una donna bellissima per giunta, praticamente il mio alter-ego.

Avevo fatto delle ricerche su quel primario e ovviamente non poteva che essere perfetta.

Kiyomi è il suo nome. Capelli neri, ogni scuri magnetici, gambe chilometriche, seno prosperoso, come ho già detto...il mio alter-ego .

Come poteva tradirmi con una che non mi assomigliava nemmeno? E' rilevante? Assolutamente no visto che non mi ha mai amata.

Oggi Hinata è venuta per prepararmi, mi ha detto che il consiglio ha preso una decisione per quanto riguarda la mia posizione.

Mi ha lavato con cura e mi ha vestita. Ha cercato di accompagnarmi, ma le ho assicurato che stessi bene e che non ce n'era bisogno.

In realtà non stavo affatto bene, ma lei e Naruto hanno fatto così tanto per me. Anche lei è stremata, si vede, stanotte aveva fatto il turno per giunta. 


Sono davanti all'entrata dell'ospedale, pronta per sentire la decisione del consiglio.

Tutta quella sicurezza e quel discorso formulato durante il tragitto, sembrano venir meno una volta che osservo ciò che era la mia quotidianità.

Mi mancherà questo posto. E' qui che mi sono formata, dove ho iniziato a fare i miei primi passi nel campo medico, per poi spiccare il volo diventando un importante chirurgo.

Peccato che adesso ti ritrovi a lanciarti da un aereo in fiamme senza paracadute.

-SAKURAAAA! SEI QUI? - Sento Ino gridare dal parcheggio. Mi volto verso di lei, la quale mi salta addosso abbracciandomi.

- Stupida, non hai risposto nemmeno ad una chiamata! Si può sapere che diamine ti è preso? Mi hai fatto preoccupare lo sai vero? - mi rimprovera portandosi le mani sui fianchi.

- scusa, ino- è ovvio che lei sappia del fatto di Itachi, ma non sa nulla di Sasuke. O meglio, sa che sto aspettando una certa persona che torni da me, proprio come Ten Ten.

- Ehi- fa poi lei alzandomi il mento con l'indice.

- Ti senti bene? Ti vedo...non so...dimagrita. Sembri sfinita. -  mi fa notare preoccupata.

Adesso ci metti anche tu?

La tranquillizzo dicendole che in questi giorni ho contratto un brutto virus intestinale per poi abbozzare un sorriso, ma la voce del mio migliore amico mi costringe ad alzare lo sguardo.

-SAKURACHAN, QUI SAKURACHAAAN! - Vedo Naruto affacciato alla finestra della zona relax riservata ai medici. Appena i miei occhi si fissano nei suoi, inizia a sbracciare per salutarmi.

Mi porto le mani davanti alla bocca mentre i miei occhi si riempiono di lacrime.

Naruto, nonostante quello che ho combinato, mi rivolgi sempre uno dei tuoi migliori sorrisi. Grazie per quello che hai fatto in questi giorni.

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