capitolo 20

1.5K 50 14
                                    

- Quindi è ufficiale? - mi chiede Ino mentre stiamo pranzando al nostro solito tavolo con le nostre solite amiche.

- già...- sospiro giocherellando con il riso al pomodoro.

Le ho raccontato che io e il mio ragazzo abbiamo chiuso, così da evitare ulteriori figuracce in sua presenza e che infilassero il dito nella piaga.

- ma lo amavi così tanto- sbuffa Temari, irritata dalla mia decisione.

- Ma lui no, l'ha tradita, ricordi?- dice facendo il segno delle corna sulla sua testa.

- possiamo parlare di qualcosa che non siano le corna che mi ha messo o il mio cuore spezzato?- ribatto irritata.

Restano un po' in silenzio e mi ritrovo a ringraziare i Kami che hanno ascoltato le mie preghiere.

E' il mio primo giorno di lavoro dopo quella disastrosa serata.

Avrei tanto voluto mettermi in malattia così da restare un altro po' a casa visto il magone che ho nel petto, ma a quanto pare il mio migliore amico non era d'accordo con la mia decisione e mi ha trascinato fuori dal letto alle 5 del mattino.

- Aaallooora...il dottor Uchiha ti ha accompagnata a casa la scorsa sera...Che vi siete detti? E' uscito proprio quando...ehi, ma dove vai?-

- a sedermi a quel tavolo infondo così da non cedere alla voglia che ho di ammazzarti, ci sono troppi medici che potrebbero salvarti- sbuffo mentre mi alzo con il mio vassoio, sedendomi ad un tavolino in disparte.

A quanto pare non c'è verso di non sentir parlare di lui...come mio capo oppure come mio ex.

Quando sento una mano sulla mia spalla, faccio un bel respiro profondo.

A quanto pare Ino vuole proprio farmi perdere la pazienza.

- Ti ammazzo, se osi pronunciare un'altra parola giuro su Dio che ti ammazzo- ringhio mentre prendo il coltello di plastica dalla bustina.

- ma se ancora non ho aperto bocca-

Sussulto quando sento quella voce.

E' Sasuke.

Alzo lo sguardo e lo ritrovo a fissarmi divertito.

- Mi scusi, non pensavo fosse lei- lo rassicuro mentre si siede accanto a me -ma questo non significa che lei possa sedersi con me-

- le andrebbe di dirmi con chi ce l'aveva davanti a qualcosa di caldo, una camomilla ad esempio?

Ci mancava solo questa.

- Se è venuto perché le fa pena la ragazzina pazza e depressa col cuore spezzato che vuole mangiare da sola in mensa, può anche andarsene- sbotto prima di mangiare un po' del riso.

E' anche freddo, addio pranzo.

- Dottoressa Haruno io non provo pena per nessuno, eppure dovrebbe saperlo-

Già sei uno stronzo senza cuore.

- però ero serio, vorrei farmi una chiacchierata con lei, possiamo anche non parlare di disturbi alimentari, di depressione o di lavoro estenuante, la rassicuro-

- vuole che le racconti la mia vita sentimentale? - gli chiedo con fare distratto mentre inizio a sbucciare la mela.

- senz'altro, mi hanno sempre appassionato i drammi. Ho un debole per tutto ciò che risulta complesso e contorto a primo acchito, infondo sono un chirurgo- mi spiega prendendomi la mela tra le mani, così da sbucciarla al posto mio.

Lo guardo un po' scettica.

- ancora deve farsi perdonare per avermi chiuso la porta in faccia- mi ricorda porgendomi una fetta di mela.

una promessa è una promessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora