La serata tra me e Hinata era trascorsa in maniera molto tranquilla.Si era scusata per via di quella domanda su mia madre, Naruto non le aveva mai detto della mia situazione familiare. L'avevo rassicurata: non ce l'avevo con lei, come biasimarla, nemmeno io le avevo mai parlato di lei. Non ero pronta a far uscire fuori quel dolore. Solo quella notte mi concessi di lasciarmi andare alle lacrime, ma non piansi per lei, bensì per il dolore che provavo per via della mancanza di Sasuke. Aspettavo lui per permettermi di sfogarmi, come sempre d'altronde.
E' vero, anche Naruto era sempre pronto a consolarmi, da quando ero una bambina, ma quella volta era diverso: sentivo il bisogno di parlare con lui, di sentirlo vicino.
Seppur di poche parole, ha sempre trovato quelle giuste per ogni situazione.
Mi avrebbe stretta a lui, i suoi occhi avrebbero parlato più di qualsiasi altra bocca.
Hinata mi ha confessato che quando me n'ero andata via, Sasuke si era ammutolito del tutto, per poi allontanarsi poco dopo come una furia, forse per via di quella storia della mia adolescenza, visto che mi aveva lasciata da sola assieme a Naruto.
Da brava psichiatra, era il suo paziente preferito.
Si ritrovava sempre a scervellarsi ore ed ore su una possibile spiegazione innanzi ad ogni gesto o comportamento del ragazzo.
Il verdetto? Si sentiva in colpa di non esserci stato per tutto quel tempo.
Dopo aver passato la notte a preparare i biscotti e visto un film d'amore che ci aveva fatto piangere come delle bambine, Hinata era corsa a chiamare Naruto, sentendo la sua mancanza mentre io sentivo il bisogno di colmare una mancanza più grande.
Mi vestii in fretta rassicurandole che stessi bene e che avessi il bisogno di fare due passi.
mi ritrovo qui, seduta accanto alla sua lapide, ad accarezzare la sua foto.
- Scusa mamma, non è che venga poi così spesso- ammetto col cuore spezzato
Mi sento così triste, così avvilita. Scoppierei in lacrime da un momento all'altro.
Mi stendo accanto alla lapide fredda, continuando a fissare il suo sorriso nella foto.
Non l'ho mai visto sul suo volto. Non l'ho mai vista ridere, non che io ricordi almeno.
- Interrompo qualcosa?-
Mi volto di scatto e trovo Sasuke alle mie spalle.
- e tu che ci fai qui?- gli chiedo asciugandomi in fretta gli occhi.
Hinata l'avrà chiamato impaurita dal fatto che non fossi ancora tornata e infatti lo vedo che prende il suo cellulare.
- Haruno, sei pessima a giocare a nascondino- sospira mandando un SMS per poi sedersi accanto a me.
In effetti, non era poi così difficile trovarmi.
Si sfila via la sua giacca per poggiarla sulle mie spalle quando mi vede rannicchiarmi su me stessa per via di una leggera folata di vento.
Arrossisco appena per quel gesto così premuroso da parte sua.
In realtà Sasuke non è un tipo romantico, anzi, agisce semplicemente seguendo il suo istinto e ciò è da sempre il motivo principale dei miei sorrisi, ma anche delle mie lacrime.
E' così brutalmente schietto, sincero, spontaneo, diretto, senza giri di parole e la cosa mi fa impazzire.
- c'è una stella vicino a Sirio...brilla -
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una promessa è una promessa
RomanceSEQUEL: LA LEGGENDA DEL FILO ROSSO Durante questi due anni Sakura è cambiata, è cresciuta, è diventata una giovane donna nota in tutto il paese per via delle sue capacità chirurgiche, ma nonostante ciò non è ancora è soddisfatta ed il motivo è sempr...