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Scesi e feci colazione da sola, quel giorno i miei genitori erano andati via un po' prima del solito. Mi cambiai ed uscii di casa.
"Lottie! Che sollievo vederti, hai un minuto?" vidi Amanda di fronte a casa mia, evidentemente mi stava aspettando.
"Ciao Amanda, certo dimmi." le risposi.
"Tu vai alla Ryder giusto?" chiese riferendosi alla mia scuola, e io annuii.
"Meraviglioso, anche io! Ti dispiace se andiamo insieme?" fui molto felice di quella notizia, le risposi annuendo e ci incamminammo insieme chiacchierando.

"Ma guarda un po' chi c'è!" la voce di Luke mi riportò alla realtà, non volevo che Amanda vedesse come si comportavano. Lo ignorai e provai a proseguire per la mia strada.
"Con chi ce l'ha quello?" chiese la ragazza al mio fianco alludendo a Luke.
"Con me, ignoralo." mi convinsi che, se fosse successo qualcosa, avrei potuto aprirmi con Amanda e raccontarle la verità.
"Ehi bella Lots, parlo con te." la voce del biondo era a pochi passi da me, così mi girai.
"Non hai proprio altro da fare eh Luke?"
"Fammi pensare... Sì, ma dare fastidio a te è la mia attività preferita." rispose.
"Oh wow, quanto l'hai pagata?" chiese di nuovo guardando per un momento Amanda.
"Magari possiamo pagarti noi per andartene, che ne dici?" intervenne lei guardandolo dritto negli occhi.
"Amanda, tranquilla non c'è bisogno." intervenni per non trascinare in quella storia una innocente ragazza.
"Già non ce n'è bisogno Amanda, meglio se ti fai i cazzi tuoi." la avvertì Luke facendo una smorfia che definirei di disgusto verso di lei.
Amanda gli mostrò il dito medio, e così feci anche io seguendola a ruota, poi andammo dentro.
"Grazie Amy davvero, non mi ha mai aiutato nessuno quando Luke mi offende." le dissi piena di gratitudine sincera.
"Non mi ringraziare, so come ci si sente. Siamo state grandi alla fine!" esclamò felice, concordai con lei e poi ci salutammo per seguire le lezioni, promettendoci di scriverci qualcosa per vederci a pranzo.

Amanda: Ehi Lottieee, sono quasi di fronte alla mensa, tu?

Me: idem, immagino tra pochi minuti di riuscire a vederti

Ci salutammo all'entrata, poi con i nostri vassoi pieni andammo al mio solito tavolo.
"Ma ciao bella Charlotte." come ogni singolo giorno, Luke e i suoi amici mi raggiunsero al mio tavolo, nonostante io non li avessi mai invitati.
"Siamo già piene qui, andate altrove." inventai la prima scusa, anche se il tavolo circolare su cui eravamo accomodate era tutto tranne che pieno.
"Esatto, quindi non c'è spazio per voi perdenti." in mio soccorso venne Amanda che poggiò il mento sulla mano sorridendomi per incoraggiarmi.
"Cazzate, spostati." le ordinò Luke duro.
"Accontentato." gli disse lei, prendendo lo zaino ed allontanandosi aspettandosi che facessi lo stesso. E non appena mi abbassai all'altezza del mio zaino il biondino prese con forza la mia spalla per non farmi alzare.
"Se ti alzi da questo tavolo giuro che per te diventerà un inferno, Charlotte." sibilò al mio orecchio.
Non dovevo farmi intimidire.
"Buona giornata idioti." dissi fiera alzandomi e facendo scontrare il mio zaino sulla testa di Calum che era ancora seduto.

Me: ehi, non ci siamo sentiti per tutta la mattinata, è strano da parte tua

Poppet: Lo so, scusami.

Me: se sei impegnato ti lascio stare

Poppet: Sì, buona giornata Lottie.

Rimasi sinceramente delusa per la risposta che ricevetti dal ragazzo, di solito era la persona più dolce che ci fosse sulla faccia della terra.
Le brutte giornate le avevano tutti però.
Abbandonai la chat fallimentare con il ragazzo per prestare attenzione alla lezione.

"Ci vediamo Lottie, ciao!" mi salutò rapidamente Amanda mentre aprii la mia porta di casa e lei faceva lo stesso.
"Ciao Amy!" la salutai e poi mi rifugiai in casa, sospirando di sollievo realizzando che finalmente ero al sicuro da Luke, Michael, Calum e Ashton.

Me: mi dispiace se ti ho disturbato in un brutto momento, ho fatto qualcosa di sbagliato?

Mi mordicchiai lo strato di gel sopra all'unghia mentre digitai con ansia e con cura il messaggio.

Poppet: Scusami Charlotte, davvero... In effetti era un brutto momento e non ero dell'umore giusto.

Me: se vuoi parlarne io ci sono per te

Poppet: No tranquilla, nulla di importante. Spero che la tua giornata sia andata bene.

Me: diciamo di sì, la mia vicina di casa è una tipa forte!

Poppet: Ne sono felice, scusami devo lasciarti, fa finta che ti dia un bacio lol haha.

Me: attento a non diventare cringe haha xx

Poggiai il telefono sul mobile della mia camera ed iniziai a fare i compiti.

Locker 251 - Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora