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"Luke coraggio, alzati e torna a casa, è molto tardi." gli dissi scuotendolo visto che stava per addormentarsi sul mio letto. Lo accompagnai alla porta con le sue lamentele di sottofondo.
"Buonanotte Lots." mi biascicò Luke baciandomi la guancia, no non mi sarei mai abituata a quelle stranezze.
"Buonanotte Luke." gli risposi chiudendo piano la porta a chiave per poi tornare subito in camera mia, in caso l'altro ragazzo avesse risposto.

Poppet: Ci sono! Sono a casaaa!

Sorrisi capendo di aver aiutato due ragazzi ubriachi a tornare a casa sani e salvi, ero stata davvero brava.

Me: ne sono felice, ora mettiti a dormire Poppet. ci sentiamo domani mattina ❤️

Rimisi sul comodino il telefono e cercai in qualche modo di riprendere sonno e recuperare il tempo usato per Luke, per fortuna la stanchezza si fece sentire subito e riuscii ad addormentarmi in pochi minuti.

"Buongiorno Lottie." mi salutarono i miei genitori non appena misi piede in cucina, quasi all'orario del pranzo visto che ero andata a letto molto tardi.
"Buongiorno." ricambiai il saluto e mi misi fuori in giardino usando il cellulare mentre aspettavo il pranzo, godendomi quella calda domenica mattina.

Poppet: Buongiorno Charlotte... Vorrei scusami per i messaggi stupidi che ti ho mandato ieri, era un orario indecente e io ero ubriaco...

Me: buongiorno a te, sta tranquillo non è successo nulla di grave, non sei stato l'unico a pensare a me visto che Luke Hemmings è addirittura venuto a casa mia lol

Poppet: Come? Quando sarebbe venuto?

Me: verso l'una, perché?

Poppet: No niente, per sapere. In ogni caso ti ringrazio per avermi aiutato a tornare a casa, senza di te ora sarei ancora collassato sul divano di Calum

Me: ahaha vorrei vederla come scena ;)

Posai il telefono quando sentii la voce di mia mamma che mi richiamava, in cucina c'era un buon odore di cibo e il sole che penetrava dalle finestre scaldava l'intera stanza. Sarebbe stato tutto così sereno e bello se solo mia madre non mi avesse avvisato dell'ennesima cena con gli Hemmings, aggiungendo il particolare che saremmo andati noi da loro.
"Evviva." commentai per far felici i miei genitori, poi mi dedicai al delizioso pranzo.
"Ecco prendi, questa sera metti questo." mia madre lasciò sul mio letto un vestito elegante ma non troppo per questa sera, sbuffai e annuii per poi tornare fuori in giardino, quella giornata era veramente molto bella.
"Ehi Lottie!" sentii la squillante voce di Amanda che mi salutò non appena mi vide gironzolare per il giardino.
"Ciao Amy, oggi si sta benissimo vero?"
"Sì, che fai stasera?" iniziammo a conversare ognuna nel proprio giardino, stese a terra su un asciugamano per non sporcarci.
"Ugh, io e la mia famiglia andiamo a cena dagli Hemmings. Odio dover cenare con Luke." le confidai.
"Sembra una cosa formale, magari le vostre famiglie vogliono farvi sposare." disse scoppiando a ridere e io la seguii.
"Avranno già scelto il nome dei loro nipotini." aggiunsi facendoci ridere sempre di più.
Nonostante non sembrava così, le ore volavano con Amanda in giardino e presto per me era ora di prepararmi.
"Dimmi come ti va stasera, ok. Ciao sfigata!" mi disse piegando il suo asciugamano ridacchiando.
"Certo. Ciao anche a te sfigata al quadrato!" le risposi sghignazzando per poi tornare in camera e farmi la doccia. Non avrei proprio voluto andare a cena quella sera, avrei preferito cento volte stare in giro con Amanda a chiacchierare e ridere.

"Benvenuti cari!" ci accolse Liz sorridente come sempre, poco dopo che mio padre aveva suonato al loro campanello. Casa Hemmings era un un po' come la nostra, una villetta a due piani con giardino, però loro l'avevano arredata più moderna rispetto alla nostra che avevano i mobili dei nostri discendenti, avrei preferito anche io qualcosa di più moderno ma i miei genitori non mi davano mai ascolto.
"Ah Charlotte, Luke è di sopra se ti interessa." mi disse Liz indicandomi con la testa le scale che conducevano alle camere. Avrei tanto voluto dirle che piuttosto di vedere suo figlio sarei passata sotto ad una macchina in corsa, ma sorrisi e la ringraziai iniziando a percorrere lentamente gli scalini. Mi fermai quasi al piano di sopra e ascoltai le voci delle persone al piano di sotto.
"Sono così carini!" "Dite che magari un giorno si metteranno insieme?" "Noi non lo sappiamo cosa fanno in privato, magari stanno già insieme!"
Mi venne il voltastomaco al solo pensiero, quindi proseguii per la mia strada ignorando momentaneamente ciò che avevo appena sentito, bussai alla porta e attesi.
"Ah sei tu." Luke aprì la porta visibilmente deluso.
"Tranquillo, sono così felice di essere qui che piuttosto mi infilzerei con le tue bellissime forchette."
"E allora vai."
"Tua mamma mi ha spedito subito qui. Di sotto credono che stiamo insieme." non appena finii la frase gli occhi di Luke di spalancarono.
"Che schifo." commentò.
"Certi commenti potresti tenerteli anche per te, lo sai? Dopo quello che hai fatto ieri notte.." sì, le parole di Luke mi ferivano quasi sempre, ormai provavo a non darlo a vedere.
"Giusto, cos'ho fatto?" chiese tirandosi a sedere sul suo letto, mentre io me ne stavo impalata accanto alla porta, ora chiusa.
"Niente di più stupido che tu non faccia già da sobrio." non avevo voglia di raccontare i particolari, sicuramente avrebbe commentato con cose poco carine e che mi avrebbero offeso. Sbuffò tornando sdraiato e prendendo il cellulare tra le mani.

Me: a proposito della cena, sono qui da mezz'ora e vorrei tanto buttarmi dalla finestra.

Amanda: Ma dai va così male?

Me: c'è Luke, con Luke va sempre male.

Ridacchiai al mio stesso messaggio, pensando tra me e me che alla fine era vero.

Locker 251 - Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora