Avvampai al pensiero che forse Luke mi avesse parlato del suo amore, che mi avesse chiesto se anche io non volessi provarlo.
Finalmente arrivò ora di pranzo e io mi precipitai in mensa, appena vidi Amanda mi avvicinai a lei ed iniziai a raccontarle tutto.
"Cazzo Lottie..." commentò quando finalmente mi decisi a chiudere la bocca.
"Ammetto che non me l'aspettavo, però io sono la vostra fan numero uno quindi sono troppo felice per voi!"
"Sì tutto fantastico, ma non so neanche come parlargli ora. Sono in imbarazzo." ammisi.
"E perché mai? Coraggio, mangiamo." rispose indicando impaziente i piatti, iniziammo a mangiare tranquillamente e forse per la prima volta vidi il preside entrare in mensa.
Parlò con un paio di professori e si guardò intorno, puntò gli occhi su di noi ed annuì ai colleghi prima di avvicinarsi al nostro tavolo.
"Mi sudano le mani." ammise impercettibilmente Amanda ed io annuii asciugando le mie sui miei jeans, vedevo raramente il preside e quando lo vedevo avevo paura di lui.
"Charlotte, potresti seguirmi per un paio di minuti? Nulla di grave non preoccuparti." si accertò subito di non farmi venire un accidente e poi iniziammo a camminare per i corridoi, incrociammo Luke, Ashton, Calum e Michael e il primo riuscì a lasciarmi nel palmo della mano un biglietto senza smettere mai di camminare fiero come sapeva fare solo lui. Misi il foglio in tasca promettendomi di leggerlo non appena sarei stata libera.
"Ti ho chiamata perché volevo chiederti se fossi disponibile per aiutare un nuovo alunno ad orientarsi, nonostante manchino pochi giorni alle vacanze di Natale." si bloccò e tirò su gli occhialetti grigi scrutandomi.
"Certo, nessun problema."
"Bene, allora portalo già da ora con te in mensa." disse aprendo la porta del suo ufficio, facendo ovviamente rivelare un ragazzo magnifico. Più alto di me, pelle olivastra e capelli medio lunghi castani con gli occhi verdi.
Rimasi senza parole per qualche secondo.
"Andiamo." dissi inspirando ed iniziando a camminare.
"Piacere, sono Edward." mi disse il ragazzo sorridendomi e stringendo la spalla dello zaino che teneva indosso.
"Sono Charlotte, piacere. Scusami se corro, però vorrei finire di pranzare." mi sentii tremendamente impacciata a fare conversazione con qualcuno di nuovo.
"Sta tranquilla." disse concludendo già la nostra conversazione.
Poco prima di entrare in mensa mi ricordai che dentro c'era Luke, e non c'era nulla di male a farsi due risate.
"Vieni, Amanda sarà entusiasta di conoscerti!" esclamai aggrappandomi al suo braccio ed aprendo una porta della mensa, il ragazzo ridacchiò ed io mi avvicinai al mio solito tavolo.Luke Hemmings: Lui non te le scrive delle cose belle come le mie.
Me: 🙄
"Esci un attimo e torni con la compagnia?" chiese ironicamente Amanda osservando interessata il ragazzo seduto tra noi due.
"Lui è Edward, è un ragazzo nuovo." parlai di lui alla mia amica come se non fosse neanche presente, gli sorrisi e, come avevo visto fare nei film, abbassai lo sguardo. Insomma, le classiche mossette da scema.Luke Hemmings: Piantala di fare quello che stai facendo. Leggi quello che ti ho scritto piuttosto, è molto più interessante di 'Edward'.
Me: sì sì dopo lo leggo te lo giuro
Riposi subito il telefono nello zaino, quasi scoppiai a ridere nel vedere l'espressione di Luke che mi osservava da lontano.
Si alzò e venne verso il nostro magnifico tavolo, dove Edward ci stava raccontando la sua estate, con la mano destra si appoggiò quasi su di me e mi guardò dall'alto.
"Ho detto che dopo lo leggo!" esclamai.
"Devi leggerlo ora!" rispose in modo identico lui.
"Oh mio Dio, ok. Vattene lo leggo, però vattene." speravo di farmi un paio di risate in più ma Luke aveva deciso di fare il poppante quindi il gioco era finito qui.
Cercai nelle tasche il famoso biglietto e quando lo trovai lo aprii, ad accogliermi c'era la solita scrittura storta e disordinata di Hemmings, accompagnata dalle sue parole.'how did we end up talking in the first place?'
Sorrisi, non lo sapevo nemmeno io.
In sottofondo sentii ancora le parole di Amanda ed Edward che per me ora erano sconnesse, ma poco importava. Presi una penna e strappai un pezzo di carta dal quaderno che mi ero portata con me.'we know this is the way we're supposed to be.'
Piegai accuratamente il foglietto, cercai di guadagnare tempo perché sapevo che Luke mi stava fissando in attesa di ricevere il mio biglietto, mi vergognavo ad andare al suo tavolo di fronte ai suoi amici e lasciargli un misero foglietto con delle stupide parole.
Lasciai la mensa e mi affrettai ad andare al suo armadietto, così per me sarebbe stato più facile.Dopo scuola arrivai finalmente a casa e lasciai andare un lungo sospiro, andai in camera ed aprii la scatola dei bigliettini di Luke lasciando all'interno i bigliettini di oggi.

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Locker 251 - Luke Hemmings
FanfictionLuke e Charlotte; Charlotte e Luke; Quando il più deficiente della scuola decide di andare d'accordo con la sua preda numero uno, ma di mezzo ci saranno sentimenti, una carriera musicale e qualche bugia di troppo.