Raccolsi i vari libri e fogli dal letto per prepararmi per dormire, adoravo leggere libri e poi scrivere storie tutte mie prendendo spunto da ciò che leggevo, mi faceva evadere dalla vita.
Chiusi gli occhi appena mi sdraiai sul materasso, sperando di cadere in un sonno profondo, ma la vibrazione del mio telefono mi risvegliò.Unknown: Sei ancora sveglia Charlotte?
Questo fu dannatamente inquietante e inaspettato. Mi sedetti sul letto tenendo saldo fra le mani il cellulare, chi cavolo poteva avermi scritto a quest'ora?
Me: chi sei?
La risposta impiegò circa un paio di secondi per essere letta, e subito comparve la scritta 'sta scrivendo...' che mi agitò ancora di più.
Unknown: Non ha molta importanza, volevo solo sapere se eri ancora sveglia, ti va di parlare?
Per un secondo nella testa mi passò l'idea di dare fuoco all'intero telefono, ma poi mi ripresi e mi ripetei che bastava solo mantenere la calma.
Me: non parlo con gli sconosciuti.
La mia curiosità avrebbe voluto sapere di chi si trattava, ma se poi fosse stato un 50enne arrapato in cerca di una minorenne? I miei mi mettevano sempre in guardia riguardo questo tipo di cose.
Unknown: Oh, lo so bene. Sei una brava ragazza tu.
Decisi che questo avvenimento avrebbe potuto rischiare di togliermi il sonno, e non potevo di certo permettermelo, quindi posai il telefono e imposi a me stessa di dormire.
"Oh ciao Lottie, buongiorno." mia madre mi salutò distrattamente mentre leggeva una rivista di moda e addentava un croissant.
"Ciao.", risposi semplicemente bevendo solo un po' di succo di arancia fresco e poi uscire direttamente di casa.Non appena fui davanti al cancello scolastico intercettai Hemmings e i suoi amici, quindi feci il giro largo riuscendo per miracolo ad evitarli almeno per quella mattina.
Unknown: Buongiorno bella Charlotte.
Sentirmi chiamare in quel modo mi ricordava come mi chiamava Luke, strinsi velocemente gli occhi sperando di scacciare quel pensiero e risposi al messaggio.
Me: vorrei sapere chi sei, grazie
Probabilmente se avessi saputo almeno con chi parlavo avrei potuto essere più tranquilla, ma pareva che questa persona non fosse decisa a mollare.
Unknown: Purtroppo non posso davvero dirtelo, rovinerei molte cose e non penso sia il caso.
Rimasi un po' perplessa, e rilessi il messaggio dirigendomi intanto verso l'aula di prima ora.
"Ahia! Ma sta attenta!" ovviamente, tra quasi 600 studenti incappai proprio in Luke, che iniziò subito a urlarmi in faccia.
"Ma non ti hanno insegnato proprio le buone maniere? Spostati." gli dissi spingendolo più forte possibile verso gli armadietti, che inaspettatamente per entrambi colpì facendo chiasso. Temendo per la mia incolumità mi girai e andai a passo spedito in classe.Unknown: Sai, a volte sei un po' strana.
Me: non capisco, tu mi scrivi facendo tutta questa scenata e poi sarei io quella strana?
Unknown: Ma io ho dei validi motivi per fare ciò che sto facendo.
Me: ovvero...?
Unknown: Non ci provare. Buona fortuna Charlotte, ne hai bisogno.
L'ultimo messaggio fece sentire ansia in ogni centimetro del mio corpo, mi serviva buona fortuna per come mi ero comportata con Luke? Probabilmente lo avrei scoperto presto.
"Oh Lottie! Cercavamo proprio te!" sentii parlare forte dietro di me, mentre le voci dei soliti quattro scemi si avvicinarono.
"Sai oggi mi sono proprio offeso, hai osato anche toccarmi, penso meriti un po' della tua stessa medicina." mi parlò il biondo con lo sguardo di qualcuno che avrebbe voluto solo girarti la testa. Si alzarono tutti e mi trascinarono fuori dalla mensa, sentii il cuore iniziare a battere forte e il respiro diventare veloce ed irregolare immaginando già cosa stesse per succedere.
Non appena fummo in un corridoio deserto, Luke mi guardò per un momento e io per la paura chiusi gli occhi, sentendo poco dopo dolore sulla guancia. Mi aveva appena tirato uno schiaffo?
Iniziai a dimenarmi per uscire da quella situazione, mi avevano sempre offesa ma non mi avevano mai toccata, quel giorno sparì anche l'ultimo briciolo di rispetto che avrei potuto ipoteticamente portare loro.
"Lasciatemi, basta. Ma sei impazzito?" urlai più forte possibile, con l'aria che mi venne meno quando vidi la sua mano alzarsi di nuovo verso il mio viso e colpirmi ancora. Dopo pochi secondi mi spintonarono lontano da loro e io strisciai via, priva di parole.

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Locker 251 - Luke Hemmings
أدب الهواةLuke e Charlotte; Charlotte e Luke; Quando il più deficiente della scuola decide di andare d'accordo con la sua preda numero uno, ma di mezzo ci saranno sentimenti, una carriera musicale e qualche bugia di troppo.