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Prima di uscire da scuola passai per il mio armadietto a prendere un paio di libri, misi la combinazione e quello che vidi mi illuminò ancora di più gli occhi.
Un biglietto piegato storto e tagliato male giaceva sui libri in attesa di essere letto. Lo presi velocemente e lessi la frase.

'maybe we'll take some time.'

Analizzai le parole e sorrisi, mi piaceva quello che mi scriveva Luke.

Luke Hemmings: Ah a proposito, ti ho lasciato una cosa nell'armadietto, non che ti abbia appena vista leggerlo :)

Me: esci allo scoperto Hemmings.

Buttai il telefono nello zaino con poca cura e rilessi di nuovo il foglietto, dopo pochi secondi i passi di Luke si avvicinarono a me fino ad essere uno di fronte all'altra.
"Com'è?" chiese.
"È bella come al solito, non capisco neanche perché continui a chiedermelo visto che la risposta sarà sempre quella."
"Voglio esserne certo." con i denti tirò leggermente l'anella nera che avvolgeva il suo labbro.
"Sì, è bella. Devo andare però adesso..." chiusi l'armadietto e infilai il biglietto nella tasca esterna dello zaino.
"Ti accompagno.", annuii e iniziammo a camminare silenziosamente prima verso l'uscita e poi verso casa mia che distava soltanto una decina di minuti.
"Ci vediamo domani Lots, ciao." Luke mi salutò non appena fummo di fronte al mio cancello e io feci lo stesso, lo osservai solo qualche secondo mentre camminava lontano da me, poi rientrai in casa.
Andai subito verso la scatola da scarpe e ci misi dentro i due biglietti di oggi, speravo di poter riempirla dei pensieri di Luke.

Mi svegliai il mattino seguente e mi preparai, ero già così stanca della routine scolastica ma allo stesso tempo era l'unica cosa che riempiva le mie giornate.
Io e Amanda camminammo lentamente verso la scuola sentendo la stanchezza farsi strada dentro di noi, e arrivammo a scuola in orario.
Mentre ci stavamo sedendo su una panchina appena fuori il recinto scolastico qualcuno mi bussò alla spalla, mi girai e le dita affusolate di Luke tenevano in mano un biglietto piegato fino a diventare un pezzo minuscolo nella sua mano. Sorrisi e lo presi, aprendolo subito sotto lo sguardo curioso di Amanda.

'i don't wanna kill my time with somebody else.'

Sorrisi soddisfatta, ogni biglietto mi piaceva più del precedente.
"Cavoli Charlotte... Gli piaci più di quanto pensassi, probabilmente ha tutti i bigliettini pronti fino ad arrivare alla fine dell'anno." Amanda prese il foglietto e lo rilesse con cura mentre commentava, poi parlò di nuovo.
"Però siete carini."
"Lui è carino, io non sto facendo nulla." puntualizzai ma solo dopo mi resi conto della assurdità della mia frase.
Entrammo a scuola e, di nuovo, non riuscii a concentrarmi sulle lezioni. Strappai un angolo da un foglio del mio diario e con la matita provai a scrivere una cosa bella tanto quanto quello che scriveva Luke, e alla fine credevo di esserci riuscita.

'tried to win you desperately, now i'm lost in this swirling sea of your sorry eyes.'

Piegai accuratamente il foglio ed uscii dalla classe con una scusa, percorsi il corridoio fino alla fine per arrivare all'armadietto di Luke che stava ovviamente vicino a quelli di Michael, Ashton e Calum.
Quando lo trovai infilai il foglietto dalle aperture che si trovavano nella parte superiore dell'armadietto e poi me ne andai velocemente per evitare di essere vista, con un sorriso stampato sul volto, chissà se gli sarebbe piaciuto.

Me: ho lasciato una cosa nel tuo armadiettooo

Luke Hemmings: Le tue mutandine?

Me: ora rimpiango di aver passato l'ora di storia dell'arte a pensare a cosa fare per te.

Luke Hemmings: Pardon, vado subito a vedere

Sbuffai e appoggiai il telefono sul banco in attesa del prossimo messaggio di Luke.
Provai disperatamente ad ascoltare la lezione ma la mia testa era altrove, più precisamente alla fine del corridoio dove Luke stava leggendo il mio biglietto.

Luke Hemmings: L'ho letto. Mi è piaciuto, ogni tanto lasciamene altri.

Me: andata

Sorrisi nuovamente, ero felice gli fosse piaciuto davvero. Non volevo che mi piacesse Luke ma pare stesse già succedendo, Amanda aveva ragione.
Alla fine della lezione percorsi le scale per arrivare in mensa e parlare un po' con Amanda di quello che avevo fatto.
"Ehi forestiera." dietro alle mie spalle qualcuno mi sfiorò il braccio, la ormai inconfondibile voce di Luke accompagnò l'innocente gesto.
"Sì?" girai il mio sguardo su di lui, che se ne stava lì con le mani nelle tasche dei jeans come al solito.
"Grazie." disse tenendo fra indice e medio il mio biglietto, accuratamente piegato proprio come l'ultima volta che l'avevo visto, si avvicinò a me e mi lasciò un bacio sulla guancia che a stento percepii. Nonostante non mi avesse quasi toccata diventai rossa come un pomodoro e mi mordicchiai il labbro.
"Prego." lasciai andare in un soffio, poi ripresi a camminare velocemente verso la mensa.
Parlai ad Amanda di tutto quanto e lei si agitò per l'emozione.

Locker 251 - Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora