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"Continua." lo spronai vedendolo in difficoltà.
"No, fa niente. Era una cosa stupida." prese lo zaino da terra e mi lanciò un ultimo sguardo prima di uscire di fretta dalla biblioteca.
Sbuffai nuovamente ed uscii anche io, ricordandomi di prendere con me il libro.
Mi recai alla mensa e scovai immediatamente la figura di Amanda che mi aspettava, entrammo insieme e ci sedemmo al solito tavolo per iniziare a parlare.
"Che libro hai preso?" mi chiese la ragazza.
"Sotto consiglio di Luke: Le pagine della nostra vita." passai il libro alla mia amica che fece un sorrisetto.
"Luke ti ha consigliato un libro d'amore? Ma non è lo stesso che ti prende in giro?" e poi fece un occhiolino, roteai gli occhi.
"Non voglio neanche iniziare questo tipo di discorso." Amanda ridacchiò e spettegolammo un po' per tutto il pranzo.
Alla fine dell'ultima ora uscii e mi trascinai a casa, ogni volta che la scuola finiva mi sentivo fisicamente distrutta anche se non facevo nulla di più faticoso di un paio di ore di ginnastica.

Poppet: "E chiamatemi pure pazzo o sognatore o quel che vi pare, io credo che tutto sia possibile."

No, non poteva essere Luke. Luke non avrebbe fatto nulla per me, figuriamoci parlarmi ogni giorno e mandarmi messaggi con frasi dei libri d'amore.
Non era lui... Almeno credevo.

Me: non ti credevo uno da libri d'amore

Poppet: Già, è una cosa che tengo per me

Nonostante avessi già letto molte volte il romanzo, lo lessi per l'ennesima volta. E piansi per l'ennesima volta.

Me: l'ho letto così tante volte che ho perso il conto ormai, però piangerò sempre

Poppet: Ti svelo un segreto: piango anche io

Riflettei un po', qualche manciata di minuti. Magari stavo parlando da tutto quel tempo con qualcuno che conoscevo già?

Me: quando mi dirai chi sei?

Poppet: Uhm non lo so ancora...

Me: e se io avessi capito chi sei?

Poppet: In quel caso mi sentirei un fallito perché non sarei riuscito a nascondere la mia identità

Posai il telefono e guardai fuori dalla finestra, effettivamente c'erano alcune cose che non mi tornano. 'Poppet' sapeva cose che non avrebbe dovuto sapere, cose di cui non avevo mai parlato con lui.

To: Luke Hemmings: domani mattina prima della campanella vediamoci in giardino.

Andai di sotto a cena e meditai il discorso che avrei fatto l'indomani a Luke, se non fosse stato lui il ragazzo misterioso allora avrei fatto una figuraccia che mi sarebbe costata almeno un mese di prese in giro moltiplicate.

Locker 251 - Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora