Piegai il foglietto e lo cacciai dentro allo zaino, sbloccai la porta ed uscii pronta ad andarmene da lì ed ad allontanarmi da Luke il più possibile.
Tutto questo almeno finché anche il ragazzo uscì dal bagno e si mise tra me e l'uscita, ovviamente.
Questa giornata mi aveva sfinita e pensare di dover anche litigare con lui mi faceva sentire ancora più stanca.
"Vattene, davvero. Sono stanca e oggi non ho voglia neanche di parlarti." sentenziai cercando di aprire la maniglia, ma la porta non si apriva per colpa del corpo del ragazzo.
"Lascia solo che ti dica un paio di cose e poi te ne vai." mi disse, ed io mi massaggiai nuovamente le tempie sbuffando, la mia pazienza era definitivamente esaurita.
"Non voglio che tu mi spieghi niente perché non mi interessa, che vuoi che mi cambi ora una spiegazione? Tanto ormai mi rovini la vita da sempre. E ora te lo ripeto, lasciami uscire così me ne vado da qui." lo fissai negli occhi e evidentemente riuscì a capire che ero seria, si spostò lentamente dalla porta permettendomi finalmente di andarmene, ma mi fermai poco prima.
"Una cosa che ti volevo dire in realtà c'è: credevo potessimo ricominciare e io potessi dimenticarmi di cosa mi hai fatto, ma non è ovviamente così. Mi pento solo di aver pensato tu fossi migliore." misi lo zaino in spalla e mi trascinai fino all'infermeria per poter tornare a casa prima, sentivo come se avessi corso cento chilometri portando dieci elefanti sulla schiena.Me: Amanda sono tornata a casa perché non ce la facevo più, magari se abbiamo voglia ci vediamo oggi pomeriggio
Entrai in casa e lasciai andare in un punto indefinito del pavimento lo zaino, i miei genitori non sarebbero tornati fino al tardo pomeriggio quindi mi misi sotto la doccia e mi lavai lentamente e sbadigliando.
Era ancora troppo presto per pensare al pranzo, così misi la sveglia e mi stesi sul letto, non appena lo feci sentii tutta la stanchezza piano piano lasciarmi un po' andare.
Dopo poco più di un'ora mi svegliai e sentii di essere più riposata, quel sonnellino mi serviva proprio.
Pranzai sul divano davanti alla televisione ridacchiando per le scene divertenti di Tom&Jerry.Poppet: Come stai Charlotte? Non ti ho vista per i corridoi...
Me: male, ma cerco di pensarci il meno possibile
Poppet: Se Luke volesse chiederti scusa lo ascolteresti?
Me: vorrei tanto poterlo fare, ogni volta che fa qualcosa vorrei poter scusare Luke e difenderlo, ma è sempre più difficile. non so cosa gli ho fatto di tanto male, probabilmente è meglio per tutti se mi allontano da lui e i suoi amici
Poppet: Che intendi?
Me: intendo di cambiare scuola, anon...
Abbandonai il telefono sul divano e portai in cucina i residui del pranzo, tutti i buoni effetti del sonnellino ormai stanno svanendo e mi sentii di nuovo sfinita.
Poppet: Non farlo Lottie, per favore. Rimani e tra pochissimo saprai chi sono e avrai me, anche se magari non mi vorrai più così tanto insieme a te
Me: vorrei davvero sapere chi sei, perché pensi che non ti vorrò più?
Poppet: Non lo penso, lo so. Lascia perdere questo discorso, forse ora è meglio se ti riposi, immagino tu sia stanca.
Ritornai a letto con l'intenzione di dormire il più possibile per recuperare tutte le forze e stare meglio, così riuscii a dormire qualche ora.
Amanda: Stasera se ti va possiamo fare una passeggiata insieme e parlare di tutto tranne che di oggi.
Me: sarebbe perfetto, vediamoci verso le 9:00 qua fuori
Scesi poco prima che i miei genitori rincasassero e cenammo insieme, mi chiesero come era andata a scuola e per un secondo immaginai come sarebbe stato aprirmi davvero con loro su come era Luke.
"Beh..." iniziai il discorso, li guardai e le loro occhiate preoccupate mi fecero cambiare idea subito, non potevo fargli questo.
"Bene." conclusi e loro sorrisero annuendo.
"Quand'è che esci ancora con Luke?" chiese mio padre sorridendo.
"Non lo so, non ci è piaciuto quindi credo mai più." in particolare non era piaciuto a me.
Dopo aver mangiato qualcosa mi cambiai e mi sistemai un po', poi uscii e aspettai in veranda di vedere Amanda uscire per unirmi a lei.Dopo un paio di ore tornai a casa più sollevata e spensierata, quella ragazza sapeva davvero come metterti il buon umore.
"Ci vediamo domani a scuola." disse percorrendo il suo vialetto.
"Certo, a domani." le sorrisi ed entrai in casa sospirando, andai in camera e il buon umore mi aveva già abbandonata quasi del tutto.
Riuscii ad addormentarmi in poco tempo e dormii profondamente.

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Locker 251 - Luke Hemmings
FanfictionLuke e Charlotte; Charlotte e Luke; Quando il più deficiente della scuola decide di andare d'accordo con la sua preda numero uno, ma di mezzo ci saranno sentimenti, una carriera musicale e qualche bugia di troppo.