Mi svegliai alla mattina svogliatamente, ero più stanca del solito. Mi vestii ed uscii direttamente da casa essendo un po' in ritardo.
Amanda: Ti sto aspettando dal negozio all'angolo, sbrigati!
Sorrisi allo schermo felice che la mia amica avesse avuto la pazienza di aspettarmi e velocizzai di più il passo.
"Eccoti! Che ti è successo? Tu non sei mai in ritardo." mi fece notare la ragazza appena eravamo abbastanza vicine.
"Non lo so."
Arrivammo a scuola ed entrammo insieme a un altro gruppo di studenti, e la scena che mi si presentò davanti fu raccapricciante: sulle pareti e armadietti del corridoio principale centinaia di fogli con stampata una foto di me e Luke ieri sera e la scritta 'slut!'.
Ma che cavolo voleva dire? Non capivo cosa sarebbe dovuto interessare alla scuola se io e Luke andavamo a mangiare qualcosa insieme.
"Amanda..." iniziai un discorso ma mi bloccai incapace di trovare parole, alcune persone guardavano la foto e parlottavano tra loro, altre mi ridevano in faccia, solo una piccolissima parte di studenti sembrò ignorare i fogli attaccati ovunque.
"Oddio Lottie, che cosa è successo?" disse Amanda scioccata quanto me.
Spostai lo sguardo su ogni singolo foglio, ma non vidi bene fino alla fine del corridoio perché non mi mossi dal mio posto.
"Oh ciao Charlotte!" girai gli occhi verso la voce maschile, Calum e Michael stavano attaccando altre stampe, in un altro punto Luke e Ashton facevano la stessa identica cosa. Perché non l'avevo capito subito?
"Non ci credo, sono stati quei quattro coglioni!" ringhiò Amanda mentre strappava alcuni fogli e li buttava, ma più lei ne toglieva più i quattro ragazzi ne attaccavano.
Andai a passi lenti verso il biondo che mi fissava impassibile, il sorrisetto divertito che aveva stampato sul viso pochi secondi prima ora era sparito del tutto.
"È per questo che lo hai fatto, eh?" gli dissi arricciando le labbra disgustata dal suo comportamento, guardai intorno a noi i muri ricoperti da questa schifosissima foto e avrei voluto poter tornare al giorno precedente e dire a Luke un secco no."Tranquilla va in classe." dissi ad Amanda e lei mi guardò un attimo preoccupata, ma dopo qualche secondo fece come le dissi. Una volta rimasta sola nei corridoi appoggiai lo zaino a terra e tolsi alcune delle foto appese ai muri, chissà quante altre sono state sparse per la scuola quel giorno.
Sentii il telefono vibrare nella tasca posteriore dei miei jeans, lo estrassi e lessi il messaggio.Poppet: Come stai?
Perché non mi mandò il buongiorno come sempre? Sapeva che c'era qualcosa che non andava, probabilmente essendo in quella stessa scuola anche lui aveva visto le foto.
Me: le hai viste anche tu vero?
Sbuffai e mi sfregai gli occhi, che già alle 8:30 di mattina bruciavano.
Poppet: Sì, abbastanza bene.
Me: vorrei solo tornare indietro e dire di no a Luke, perché non l'ho capito prima? dovevo immaginarlo
Poppet: Non è colpa tua. Tu hai accettato perché hai visto il bene in lui.
Sbuffai di nuovo, bloccai lo schermo e misi via il telefono continuando la mia opera di pulizia.
Ad ora di pranzo entrai in mensa con Amanda e alcune persone presero a ridacchiare, mi strinsi nelle spalle e andai verso il solito tavolo appartato.
"Ehi non è colpa tua, non sentirti così male." mi rassicurò Amanda poggiando una mano sulla mia spalla. Le sorrisi e annuii.
Dopo un paio di minuti entrarono in mensa anche Michael, Ashton, Luke e Calum. Il biondo puntò gli occhi su di me solo per un momento, quasi impercettibilmente, ma io lo percepii eccome perché lo stavo fissando in attesa che mi chiedesse scusa anche solo con uno sguardo, invece si andò a sedere e si mise ad usare il telefono.Poppet: Passerà, tempo una settimana e tutta la scuola se ne sarà dimenticata.
Me: come posso confidarmi con te se nemmeno so chi sei?
probabilmente anche tu questa mattina hai riso di me, ma non ti biasimo...Mi massaggiai le tempie e gli occhi sfinita.
"Amanda vado in bagno, tanto non avrei mangiato in ogni caso." la avvisai e lei annuì sorridendomi, presi il mio zaino ed uscii.
Il bagno durante la pausa pranzo era così tranquillo, silenzioso. Entrai in quello al centro e mi posizionai sul water assaporando la calma che per la prima volta da quella mattina mi circondava, emisi un lungo sospiro e inaspettatamente lo accompagnò un singhiozzo, e poi un altro ancora... Non avrei dovuto piangere per una cosa così stupida, ma non potevo farne a meno.
Il rumore della chiusura del bagno alla mia destra mi fece sussultare, cercai di respirare e tranquillizzarmi per non fare ulteriori figuracce.
'come stai?' un mezzo sorriso si formò sul mio volto pensando che a qualcuno potesse interessare davvero, la scrittura avrebbe potuto ricordare quella di Luke ma questa era molto più ordinata.
'male, e tu?' non sapevo chi ci fosse dall'altra parte della parete, e credevo che neanche l'altra persona sapesse chi ero io.
'anche io... mi dispiace per quello che è successo, è così stupido' alzai gli occhi al cielo, ovviamente l'altra persona sapeva chi ero io. Sembrava quasi di parlare con Poppet, e subito mi venne una illuminazione, presi il foglietto da terra e scrissi.
'sei tu?' sarebbe potuto essere un tentativo invano ma meglio provarci. Il foglietto dopo pochi secondi strisciò lentamente sotto alla parete, come se l'altra persona fosse stata nervosa.
'sono Luke...' la mia mascella cadde e il silenzio calò, non si sentì più neanche il mio respiro un po' forte e irregolare per il pianto. Dopo alcuni secondi dall'altra parte del bagno sentii sospirare, stava aspettando che facessi qualcosa.

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Locker 251 - Luke Hemmings
FanfictionLuke e Charlotte; Charlotte e Luke; Quando il più deficiente della scuola decide di andare d'accordo con la sua preda numero uno, ma di mezzo ci saranno sentimenti, una carriera musicale e qualche bugia di troppo.