capitolo ventuno.

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La televisione mi sveglia improvvisamente: trasmette il telegiornale. La spengo interrompendo lo strazio. Ieri sera ci siamo addormentati guardando un film e dormire sul divano mi ha fatto venire il torcicollo. Volto la testa dietro le mie spalle, trovando Thomas dormire come un angioletto. Il suo braccio sinistro circonda la mia vita, mentre l'altro braccio si trova sotto il mio collo.

Chiudo gli occhi sospirando, ripensando alla serata precedente. Fortunatamente Char e il
bambino stanno bene, il malessere avuto dalla futura mamma è stato causato dallo stress. È rimasta in ospedale per accertamenti. Io d'altro canto ho perso dieci anni di vita, ma Thomas è stato bravo a non farmi prendere dall'ansia, dandomi la dimostrazione di poter contare su di lui.

Mi giro completamente verso Tommy e appoggio la mia fronte sul suo collo. Lui mi stringe più forte ed io mi godo il suo profumo.

«Buongiorno pulce» sussurra lasciandomi un bacio sulla fronte. Poso una mano sulla sua guancia e lascio un bacio sul suo pomo d'Adamo.

«Buongiorno» mormoro poi.

«Come stai? Sei più tranquilla oggi?» domanda ancora con gli occhi chiusi. Sorridendo rispondo:«Si».

«Dove sono gli altri?» mi domanda aprendo un occhio. Mi metto seduta, dandogli le spalle e mi guardo intorno. La casa è silenziosa, quindi presumo siano ancora tutti a dormire.

«Credo proprio siano ancora a letto» rispondo «Prepariamo noi la colazione?».

Lui mi sorride e si mette seduto accanto a me, per poi annuire stiracchiandosi. Decidiamo prima di andarci a lavare i denti, poi scendiamo in cucina, ancora vuota.

«Cosa prepariamo chef?» mi chiede Thomas battendo la mani. Gli sorrido divertita e mi lego in vita un grembiule.

«Per prima cosa caffè doppio per noi due» rispondo accendendo la macchinetta del caffè «Poi direi un po' di uova e bacon?».

Thomas annuisce, per poi sedersi sullo sgabello e dire:«E se invece facessimo un dolce?».

Tale domanda attira immediatamente la mia attenzione, essendo molto golosa. «Va bene, ma sono un po' una frana in cucina» esclamo, ricordandomi il giorno in cui mi imputai per cucinare e finii di bruciare uno squisito pollo arrosto.

«Non è un problema» mi risponde alzandosi dallo sgabello e avvicinandosi a me «Lo sono anche io».

«Ma non è vero» dico spingendolo leggermente «Quando ho dormito nel tuo appartamento, mi hai preparato un ottima colazione».

«Invece di dire bugie...Prendi due uova e un pacco di farina» esclama mentre prende il burro, il latte e lo zucchero.

«Che dolce stiamo preparando?» domando corrugando le sopracciglia, nel mentre poso sul bancone gli ingredienti da lui richiesti.

«Muffin al cioccolato» sussurra lasciandomi poi un bacio sulle labbra. Dopo aver preso tutti gli ingredienti necessari, iniziamo con i vari procedimenti.

Dopo aver preparato il composto, vogliosa di assaggiare, inserisco l'indice all'interno di esso, per poi portarmelo in bocca. Chiudo occhi gustami il sapore e devo dire che è davvero buono. Prendo un altro po d'impasto e lo porto sulla punta del naso di Thomas.

Lui non aspettandoselo mi guarda sorpreso, arrivando ad assomigliare quasi ad un bambino, ed io scoppio a ridere. Avvicino al suo naso la mia bocca e porto via l'impasto sul suo naso con la lingua. Subito dopo sento le labbra di Thomas sulle mie e sorridendo, ricambio il bacio.

«Mi fai impazzire» mormora, per poi tornare a baciarmi. Mi solleva posandomi sull'isola della cucina, facendomi divaricare le gambe, per inserirsi all'interno di esse. Scende a baciarmi
il collo e stringere le mie cosce.

MR.BROWNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora