capitolo due.

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«Balú!» urlo,correndo a toglierli il cuscino del divano dalla bocca «Vieni subito qui!Molla quel cuscino prima che mia madre ti vedi».

Lui continua a correre in ogni angolo della stanza, finché non sbatte contro le gambe di mia madre. Che imbranato.

Scoppio a ridere vedendolo scuotere il muso e poi finalmente molla quel cuscino.

«Sophie» tuona severa mia madre «Qual era il nostro patto?».

«Non è colpa mia.È un cane mamma, non un robot» rispondo innervosita, prendendo in braccio Balú.

«Beh, allora cerca di educarlo meglio» risponde sistemandosi un ciuffo di capelli davanti agli occhi «Tra due ore abbiamo la cena con i Brown. Ti farò lasciare il vestito da indossare sul letto, nel frattempo vai a farti una doccia».

Alzo gli occhi al cielo, non sopportandola più di tanto. Troppo formale, severa, rigida. Ma è pur sempre mia madre.

Salgo le scale dirigendo nell'ala est della casa, verso la mia stanza.

Dopo essermi fatta una doccia veloce, spalmo l'olio su tutto il mio corpo, mi lego i capelli per essere più comoda mentre mi trucco: traccio una linea di eye-liner, applico tanto rimmel avendo la fortuna di avere delle ciglia lunghe che ho sempre amato, e concludo mettendo un rossetto rosso.

Asciugo i capelli, lasciandoli poi ricadere morbidi su tutta la mia schiena: sono lunghi e sopratutto tanti. Sono l'unica delle tre ad aver ripreso i capelli della mia cara e dolce nonnina Blair.

Esco dal bagno e trovo un orribile vestito nero posato sul mio letto che ovviamente non indosserò.
Insomma è un cena, mica un funerale, un po' di vita.
Scelgo un vestito rosa cipria, aderente e con uno scollo sul petto, coprendo però ciò che è doveroso coprire.

«Balú non posso portarti questa sera» sussurro al mio cane accarezzandolo «Torno presto però».

«Sophie» urla Brittany entrando di colpo nella mia stanza, spaventandomi «Siamo in ritardo».

Brittany Moore è la primogenita di questa famiglia. Abbiamo quattro anni di differenza, in quanto io ho ventiquattro anni e lei ventotto. Fisicamente non ci assomigliamo per niente: mora, occhi blu come quelli di mia madre e lineamenti duri come quelli di mio padre.

«Io sono pronta» annuncio guardandomi l'ultima volta allo specchio. Prendo una borsa e ci butto dentro tutto ciò che ritengo utile.

Scendo le scale e trovo tutta la mia famiglia ad aspettarmi.

«Il vestito che avevo scelto?» chiede immediatamente mia madre.

«Non mi piaceva» rispondo subito, mentre lascio un bacio sulla guancia a Megan.

Megan è molto più simile a me rispetto a Brittany, sia caratterialmente che fisicamente, ma solo per i capelli biondi. Anche lei ha ripreso da mia madre i suoi occhi.

«Bene ora che ci siamo tutti possiamo andare» annuncia mio padre «A dopo Marie».

In meno di quindici minuti, ci troviamo davanti al grande cancello della villa dei Brown, che si apre appena la nostra macchina entra nella sua visuale.

«Buonasera» ci accoglie Elizabeth Brown «Da quanto tempo che non vedevo queste fanciulle!» riferendosi a me e alle mie sorelle.

Le rivolgiamo un saluto tutte e tre.

«Sophie!» urla Kyle affrettando il passo verso di me. Kyle Brown è la persona che ho vissuto di più in questa famiglia avendo la stessa età. È un bel ragazzo: alto, occhi azzurri e castano scuro.

MR.BROWNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora