1967, giugno.
"Ohh, mio dio, mio dio! Non ci posso credere! Ma vi rendete conto di quello che sta per succedere?" domandò Nick, pieno d'entusiasmo, salendo per primo la scaletta metallica dell'aereo di linea "stiamo per andare in America, riuscite a crederci? Riuscite a credere che sta accadendo proprio a noi quattro? Non vedo l'ora di arrivare!"
"Frena l'entusiasmo" rispose Rick, alzando il palmo della mano destra "ci aspettano quasi dodici ore di volo prima dell'atterraggio, ed in ogni caso non stiamo andando in America per villeggiatura, ma per lavoro: saremo così impegnati da non avere neppure il tempo materiale di guardarci attorno"
"Ohh, questo te lo puoi scordare alla grande!" ribatté il batterista, occupando uno dei quattro posti assegnati a loro, mentre gli altri passeggeri stavano facendo lo stesso con i propri "se tu vuoi stare tutto il giorno rinchiuso nella camera di un albergo a ripassare le tue parti, fallo pure, ma non ti aspettare che io faccia lo stesso. La vita è troppo breve per lasciarsi scappare occasioni come questa: io voglio divertirmi e lo farò"
"Senti, senti, da quand'è che ti è sbucata questa vena filosofica?"
"E voi sentite questo, invece?" intervenne Roger, interrompendo la conversazione tra Rick e Nick; i due si zittirono all'istante, per riuscire a captare qualche rumore in particolare, ma tutto ciò che sentivano era il normale brusio che regnava all'interno di un aereo prima del decollo.
"Sentire cosa?" chiese, difatti, Nick con un'espressione accigliata, continuando a non capire.
"Questo silenzio. Lo sentite? Nessuna voce irritante che ci ordina cosa dobbiamo o non dobbiamo fare. Per fortuna Ginger deve portare il gesso ancora per un po' e non ha potuto accompagnarci, perché non avrei retto la sua presenza per così tanto tempo"
"Ehi, vacci piano, ti ricordo, per l'ennesima volta, che stai parlando della mia migliore amica e non mi piace quando ti rivolgi a lei in questo modo, soprattutto se non è presente"
"Non m'importa un accidenti di niente, Rick. Io non ho mai incontrato una ragazza così antipatica ed arrogante come lei. E non è neppure così brava nel suo mestiere"
"Secondo me, stai esagerando, Rog. Ginger non mi sembra affatto così antipatica e le sue foto sono molto belle. Io non me ne intendo, ma i suoi scatti sono molto belli" commentò Nick, prendendo le difese della rossa "scusa, ma si può sapere perché non riesci proprio a sopportare la sua presenza? Che ti ha fatto di male?"
"Quella non porterà altro che guai alla band, fidatevi delle mie parole" rispose il cupo bassista, sistemando l'unico bagaglio a mano che aveva portato con sé dentro una cappelliera "anche perché ne ho avuto la prova concreta proprio il giorno in cui è inciampata sulle scale che portano al seminterrato. Sapete perché era lì? Perché voleva mostrare degli scatti che aveva sviluppato di recente... Ma quel giorno non ci eravamo accordati per fare delle prove nel seminterrato"
"E questo che vuol dire, scusa? Magari voleva farci una sorpresa, non ci trovo nulla di strano"
"E continueresti a trovarci nulla di strano se ti dicessi che dentro la cartellina che aveva con sé c'erano solo ed esclusivamente scatti di Syd e nessuno di essi lo ritraeva sopra il palco, mentre suonava?" Roger chiuse la cappelliera e lanciò sia a Rick che a Nick uno sguardo eloquente "è ovvio che tra quei due c'è qualcosa e quel giorno Ginger non era venuta per mostrare quelle fotografie a noi, ma solo a lui. Questa è una storia che ha tutti i presupposti per finire male, ecco perché io non volevo quella ragazza attorno a noi. Prima o poi si crea sempre una situazione poco chiara come questa"
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Remember A Day; Pink Floyd (✓)
FanfictionRaccolta di Missing Moments tratti da: "The Dark Side Of The Moon" e "What Shall We Do Now?" Cover by: aliss19