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1975, ottobre.



Gli occhioni azzurri di Demi diventarono improvvisamente liquidi, la piccola bocca carnosa si piegò all'ingiù, iniziò a tremare ed un attimo dopo il bimbo di due anni scoppiò in un pianto sconsolato e disperato, uno di quelli che perfino suo padre non sarebbe riuscito a calmare con la consueta facilità.

La tristezza di Demi, difatti, aveva a che fare con la partenza di David: il giorno seguente doveva prendere l'aereo perché lui ed il gruppo dovevano affrontare il nuovo tour, tratto dall'album Wish You Were Here, e nessuno di loro avrebbe fatto ritorno a casa prima del periodo delle feste natalizie; anche se il piccolo sapeva che i tour non duravano per sempre, era comunque straziante separarsi dall'adorato padre e poterlo sentire solo per telefono, e per pochi minuti, per settimane e settimane.

"Non patire, papà! Non patire!" lo pregò per l'ennesima volta il bambino, sollevando le piccole braccia paffute per essere preso in braccio; David si ritrovò costretto a lasciare da parte, per l'ennesima volta, le due valige che stava preparando ed accontentare la richiesta del figlio più piccolo.

"Non posso, Demi. Non posso non partire, questo è il mio lavoro e sai come funziona. Anche gli altri bambini non vedranno i loro papà per un po' di tempo, ma sono sicuro che nessuno di loro fa questi capricci perché sanno che poi tornano indietro. Guarda, vedi Keith?" Gilmour indicò il bambino più grande, in camera con loro e Virginia, che stava tranquillamente sfogliando una copia illustrata de: 'Il vento tra i salici' "lui non sta facendo i tuoi stessi capricci perché sa che anche se starò via molte settimane, tornerò prima di Natale. Sarò qui a festeggiare con voi ed è questo ciò che conta di più, Demi"

"Ma io non voio che vai via!" si lamentò di nuovo il bambino più piccolo, continuando a singhiozzare, inconsolabile.

"Dave, sta un po' con lui, alle tue valige ci penso io" intervenne Virginia, piegando con cura una maglietta e riponendola in una delle due valige nere "almeno così avrò la certezza che non ti sarai scordato a casa qualcosa d'importante, come fai sempre".

Dietro esortazione della compagna, David scese in salotto con Demi e Keith e, dopo essere finalmente riuscito a calmare il più piccolo, trascorse l'intero pomeriggio a giocare con loro; lasciò che fossero loro a decidere cosa mangiare per cena quella sera (ed ovviamente optarono per una pizza) e diede perfino il permesso perché dormissero sul loro letto matrimoniale.

Demi accettò con entusiasmo; Keith, invece, rifiutò gentilmente e si ritirò in quella che era la sua cameretta.

A Virginia non passò inosservata la risposta del bambino e, mentre Demi si stava già addormentando e David s'infilava sotto le coperte, sorrise in modo mesto e diede finalmente voce a quello che era il suo pensiero da diverso tempo e che si era fatto ancora più concreto da quando i piccoli stavano da loro a mesi alterni.

"Io non sto molto simpatica a Keith, vero? Sopporta a fatica la mia presenza"

"Questo non è assolutamente vero! Perché mai dovresti essergli antipatica?"

"Ma dai, Dave, non è abbastanza ovvio? Keith di sicuro mi vede come un'usurpatrice. Sono arrivata io e la sua famiglia è stata distrutta, è normale che non provi un sentimento di simpatia nei miei confronti. Non è mai maleducato, ma vedo gli sguardi diffidenti che mi lancia. Credo che abbia paura che io voglia prendere il posto di sua madre" Virginia abbassò gli occhi su Demi, che si era definitivamente addormentato "della loro madre"

"Ma nulla di tutto ciò è vero, ed anche Keith lo sa. Sa che non vuoi prendere il posto di Ginger. Ascolta, quel povero bambino è ancora sconvolto per quello che è successo nell'ultimo anno: già non era semplice per lui perché crescendo si sta rendendo conto dell'assenza del padre, figurati adesso che ha perso anche sua madre. Sta ancora cercando di rielaborare il lutto, adesso è in piena fase di transizione. Guarda i problemi che ha avuto a scuola! Keith non si è mai comportato in quel modo prima della scomparsa di Ginger, è sempre stato un alunno modello"

Remember A Day; Pink Floyd (✓)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora