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1960, settembre.



Roger chiedeva molto di rado consigli a John.

Un po' per orgoglio proprio, un po' per non avere debiti nei suoi confronti ed un po' per evitare di essere preso in giro, cercava di rivolgersi il meno possibile al fratello maggiore, e lo faceva solo nelle occasioni in cui era strettamente necessario, quando proprio c'era di mezzo qualcosa a cui teneva in modo particolare, quando non desiderava assolutamente fare figuracce; e quando Roger decideva di mettere da parte l'orgoglio e di chiedere consiglio a qualcuno che era molto più esperto di lui, di solito dietro si nascondeva sempre lo stesso spinoso argomento, che ai suoi occhi appariva come un mondo lontano ed alieno: le ragazze.

Roger aveva disperatamente bisogno di un paio di consigli da parte di John, ma per evitare che qualunque parola giungesse per sbaglio alle orecchie della loro apprensiva madre, decise di tirare in ballo l'argomento in una delle rare giornate che trascorrevano insieme al laghetto senza la presenza di qualche terzo incomodo; il più piccolo aspettò che la barca a remi si trovasse proprio nel punto centrale del lago, e finalmente, dopo aver afferrato il polso destro del fratello maggiore per impedirgli di prendere la canna da pesca, si decise a fare il primo passo.

"Dobbiamo parlare".

Le parole e l'espressione seria di Roger strapparono un sospiro esasperato a John.

"E dobbiamo farlo per forza ora, che siamo venuti qui a pescare? Il rumore della tua voce spaventerà i pesci. Non possiamo rimandare questa conversazione ad un altro momento, magari quando saremo a casa?"

"No, ho aspettato apposta a parlartene perché non voglio che mamma possa sentire qualcosa"

"Perché?" l'espressione di John cambiò completamente, perché quelle parole lo avevano allarmato "in quale guaio ti sei cacciato? È così grave?"

"Non ho combinato nulla"

"Ma se non ti sei cacciato in nessun grosso guaio, si può sapere di cosa mi devi parlare lontano dalle orecchie di nostra madre?"

"Si tratta... Si tratta di Judith" mormorò Roger, dopo aver preso un profondo respiro "o meglio... Diciamo che riguarda me e lei"

"D'accordo" disse il maggiore, corrucciando le sopracciglia "è forse successo qualcosa tra voi due? Avete litigato? Vi siete lasciati?"

"No, assolutamente no! Perché dovrebbe essere accaduto qualcosa tra noi due? No, anzi... Va tutto bene, però ormai è quasi un anno che stiamo insieme, e... Beh... Insomma... Entrambi pensiamo che sia arrivato il momento opportuno per aggiungere un nuovo tassello alla nostra storia... Capisci?"

"Sinceramente? No, quando parli in questo modo non riesco proprio a seguirti. Di quale tassello stai parlando? Potresti essere più chiaro?".

Fu il turno di Roger di sbuffare.

Si sentiva già profondamente in imbarazzo, e suo fratello non lo stava affatto aiutando.

"Sto parlando della sfera dell'intimità!" esclamò Roger, esasperato, e finalmente tutto iniziò ad essere più chiaro per John, che spalancò gli occhi incredulo e socchiuse le labbra; la piega presa dalla conversazione gli aveva fatto dimenticare completamente le canne da pesca posate sul fondo della barca a remi.

"Aspetta... Stai seriamente dicendo che tu e Judith non avete mai..."

"No" le guance del fratello minore si colorarono di un rosa più acceso.

Remember A Day; Pink Floyd (✓)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora