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1974, settembre.



Pamela Anderson varcò la soglia d'ingresso di un piccolo pub di Cambridge, si guardò attorno e poi si avvicinò ad un giovane che aveva alzato la mano sinistra verso di lei per rendersi ben visibile; il giovane in questione si alzò in piedi, mentre la donna si avvicinava, costringendola a sollevare il viso per guardarlo negli occhi.

"Salve, signora Anderson" disse subito Roger, anticipando Pamela "la ringrazio per aver accettato d'incontrarmi. La prego, si sieda".

Il bassista attese che la donna si sedesse, e si togliesse il cappotto, per prendere posto a sua volta e continuare con il discorso che si era preparato in precedenza; lui, che era sempre così sicuro di sé ed impavido, ora si sentiva agitato come prima di un'interrogazione scolastica.

Era così agitato da avere perfino i palmi delle mani completamente ricoperti di sudore.

"Mi dispiace averla costretta a guidare fino a Cambridge per questo incontro, ma desideravo farlo in un posto poco frequentato, per non essere riconosciuto, e personalmente sono molto legato a questo posto. Io... Io ci venivo spesso con il mio migliore amico"

"Il padre di Keith, quello splendido ragazzo dai capelli ricci" aggiunse Pamela, che ben ricordava dai racconti di Ginger quanto fossero legati i due ragazzi, cresciuti insieme proprio in quella città, a poca distanza l'uno dall'altro; rimase piacevolmente colpita dai modi gentili ed educati del bassista: anche se quella era appena la terza volta che lo incontrava, non sembrava affatto il giovane cupo e scontroso che la sua primogenita le aveva sempre descritto.

Ed ora iniziava a capire come mai Jennifer si fosse presa una cotta per lui e perché non le fosse ancora passata; per un attimo provò ad immaginarseli insieme e si rese conto che, nonostante i dieci anni di differenza, forse non sarebbero stati una brutta coppia: Jen era una ragazza sensibile, che aveva bisogno di un ragazzo che le desse affetto e protezione, e Roger (forse per via della sua altezza fuori dal comune) ispirava proprio senso di protezione.

"Beh, ti ringrazio, Roger" aggiunse la donna, distendendo le labbra in un sorriso, per quanto riuscisse a sorridere nell'ultimo periodo "non è stato affatto un disguido guidare fino a Cambridge, e questo pub ha un aspetto molto accogliente e familiare. Era da molto tempo che non entravo in un posto simile. Allora, Roger, non ti nascondo che la tua telefonata mi ha alquanto sorpresa, per quale motivo mi hai chiesto di vedermi con così tanta urgenza?".

Pam aveva ricevuto una chiamata inaspettata da parte del ragazzo in negozio, durante l'orario di lavoro; le aveva chiesto, con gentilezza, d'incontrarsi in quel piccolo pub di Cambridge senza accennarle molto riguardo al motivo, ma lei era certa che avesse a che fare con Ginger, e che proprio per quella ragione non l'aveva contattata a casa.

"Si tratta di Ginger" disse il giovane, proprio come Pamela aveva sospettato "non so se le abbia raccontato come è andato il nostro ultimo incontro, ma non è terminato proprio nel migliore dei modi. Rick mi ha informato della situazione in generale e... E mi ha anche riferito la chiara intenzione di Ginger di non tentare altre strade per trovare una possibile soluzione"

"I medici hanno detto che non esiste ancora una cura alla sua malattia. Loro per primi non sono riusciti a darle un nome specifico, ma tutti quanti hanno concordato su una cosa: mia figlia non arriverà a vedere l'inizio del prossimo anno, e lei si è arresa a questa prospettiva"

"Sì, Rick mi ha informato anche su questo, e penso che questa arrendevolezza abbia a che fare con la malattia che influenza pesantemente la sua psiche... Ma la ricerca scientifica è sempre in continua evoluzione, così come le scoperte e le cure alle malattie. Cinquant'anni fa è stata scoperta per puro caso la penicillina e guardi quante vite ha salvato... E prima? Prima la gente non sopravviveva a malanni che ora sono facilmente curabili"

Remember A Day; Pink Floyd (✓)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora