Remember A Day; Pink Floyd (✓)

(18; PARTE UNO)

1982, agosto.

La prima cosa che Jennifer vide non appena aprì gli occhi fu il volto sorridente di Bob: il giovane era sdraiato sul fianco sinistro e le stava accarezzando i capelli per svegliarla nel modo più dolce possibile.

Jen sorrise a sua volta.

Erano momenti come quelli a mancarle totalmente all'interno del suo matrimonio; ormai non ricordava più quand'era stata l'ultima volta che aveva aperto gli occhi ed aveva trovato Roger sveglio a suo fianco che le sorrideva e le rivolgeva un bellissimo complimento di prima mattina, facendola sentire la donna più amata e desiderata al mondo: quando si svegliava lui non era mai a letto, neppure al weekend, o comunque era sempre troppo teso e di pessimo umore per pensare a sciocchezze come quella.

Bob sapeva come compensare appieno tutte quelle piccole mancanze, neppure le avesse letto la mente.

Il sorriso sulle labbra della giovane svanì non appena il suo amante (perché ormai loro due non potevano che considerarsi tali) aprì la bocca.

"Pensi di essere pronta per il viaggio di ritorno?".

Bastò quella semplice domanda per riportare Jennifer alla realtà: in un attimo, il tempo di un battito di ciglia, dimenticò il viaggio in Grecia, i giorni appena trascorsi nella totale spensieratezza e le notti in cui era uscita di nascosto dalla villetta presa in affitto con le ragazze per trovare rifugio in quella di Bob e tra le sue braccia; ricordò che quello era il fatidico giorno del rientro, il volo di ritorno era prenotato in mattinata ed a casa l'aspettava un matrimonio sempre più simile ad una gabbia soffocante.

Jen si tirò su col busto, tenendo il lenzuolo bianco premuto contro il petto, si passò la mano sinistra tra i capelli scompigliati e subito dopo si alzò per recuperare i propri vestiti e per indossarli il più velocemente possibile: doveva rientrare alla villetta prima che la sua assenza venisse notata, evitando così una situazione imbarazzante e bugie per nulla convincenti; mentre si rivestiva, lanciò per puro caso un'occhiata al panorama che si scorgeva dal terrazzo della camera da letto ed emise un profondo sospiro malinconico.

Già sapeva che la Grecia le sarebbe mancata tantissimo.

"Sì e no. Non vedo l'ora di rientrare perché i bambini mi mancano tantissimo"

"E per tutto il resto?"

"Non so quanto questa vacanza abbia fatto bene a Lindy. Un paio di giorni fa lei e Nick hanno avuto una discussione telefonica piuttosto accesa perché lui le ha detto di essere innamorato della donna con cui l'ha tradita. Questa volta non sembra essere affatto una sbandata passeggera e temo proprio che una volta rientrata a casa, Lindy farà partire le pratiche del divorzio. Credo proprio che entrambi vogliano dirsi addio per sempre. Povere bimbe..." la ragazza emise un altro sospiro al pensiero di tutto quello che d'ora in avanti Chloe ed Holly sarebbero state costrette ad affrontare "speravo proprio che non arrivassero a questo punto, ed invece..."

"Mi dispiace per la tua amica, ma io mi stavo riferendo a te".

Jen si bloccò con la maglietta per metà infilata ed inarcò il sopracciglio destro.

"Ti stai riferendo a Roger?"

"Non lo so" Bob scrollò le spalle "dimmelo tu. Immagino che in questi giorni avrai pensato molto a... Tutto questo"

"Vuoi che sia del tutto sincera con te? Sì e no. Diciamo che ho preferito non pensarci fino a questo momento, ed ora che non posso più farlo non ho la più pallida idea di come devo comportarmi e di cosa devo e non devo dire. Sento lo stomaco stringersi al solo pensiero del momento in cui rivedrò Roger, e per la prima volta non è una sensazione positiva. Non ha nulla a che fare con la stretta che sentivo tanto tempo fa: quelle erano farfalle nello stomaco, questa assomiglia di più al bisogno di correre in bagno e vomitare. Credo di essere riuscita ad incasinare ancora di più la mia vita... Maledizione" Jennifer, dopo essersi sistemata la maglietta, si lasciò cadere sul bordo del letto; Bob si affrettò a raggiungerla, si posizionò alle sue spalle e le passò le braccia attorno ai fianchi.