Remember A Day; Pink Floyd (✓)

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1988, novembre.

Carolyne Waters era una donna estremamente intelligente, e come tale si era subito resa conto che suo marito era tormentato da qualcosa, probabilmente un pensiero fisso, che non era intenzionato a confessarle; essendo una donna altrettanto pragmatica e razionale (tutto il contrario di alcune che si lasciavano subito andare al panico e si spremevano le meningi perché sicure che dietro il distacco improvviso del proprio partner ci fosse di sicuro un’altra presenza femminile) pensò subito che il silenzio e l’assenza mentale di Roger fossero delle semplici conseguenze dovute alle scarse vendite del suo ultimo album solista ed alle critiche altrettanto insoddisfacenti del tour appenasi concluso, a differenza dei suoi ex compagni di band che stavano ottenendo risultati completamente opposti.

Era certa che quella del bassista altro non fosse che una semplice fase momentanea di sconforto ed era altrettanto certa che entrambi avrebbero tratto beneficio da un vacanza tutta per loro due; il momento in questione, poi, era pressoché perfetto perché India stava per partire di nuovo per il mese che avrebbe trascorso in Inghilterra dalla madre.

La bionda decise di non perdere un solo istante di tempo e così, dopo la partenza della piccola, si presentò a casa con i biglietti aerei già in mano, sicura di fare una bella sorpresa a Roger.

“Lascia perdere quegli pseudo Pink Floyd, perché per le prossime settimane le tue preoccupazioni saranno altre” Carolyne si sedette affianco a Roger sul divano e gli allungò una busta; lui la prese in mano, l’aprì, prese i due biglietti e chiese subito spiegazioni in merito ad essi “andata e ritorno per due persone. Quindici giorni di assoluto riposo e relax con destinazione l’Italia. Tutti quelli che ci sono stati dicono che sia bellissima ed estremamente romantica”

“Io ci sono stato e sinceramente non ho ricordi molto positivi” commentò il bassista, ripensando subito alla sbronza presa a Pompei.

“Allora ci penseremo noi due a crearne di nuovi, e questa volta vedrai che saranno tutto il contrario di quelli che hai vissuto. Allora? Che cosa ne pensi? Non dici nulla?”

“Che ne penso… Cosa vuoi che dica, Lyn?” Roger rimise i biglietti dentro la busta e la posò sopra un tavolino; non la degnò più di uno sguardo e quel particolare allarmante non sfuggì agli occhi scuri della bionda, che non lo apprezzò affatto “dimmelo tu che cosa dovrei dire”

“Beh… Prima di tutto potresti ringraziarmi. E poi potresti anche dimostrarti più entusiasta della sorpresa che ti ho fatto ed ansioso di trascorrere del tempo da solo in compagnia di tua moglie. Quando è stata l’ultima volta che abbiamo fatto un viaggio di piacere solo noi due, senza India? Abbiamo questa opportunità, perché sprecarla?”

“Opportunità? Ti sei semplicemente presentata a casa con due biglietti aerei, non mi hai lasciato molta scelta”.

Carolyne emise un sospiro seccato dinanzi alle parole fredde e distaccate di Waters; avrebbe voluto rispondergli a tono, in modo altrettanto glaciale e tagliente, ma s’impose di mantenere la calma e decise di fare un secondo tentativo con dolcezza e con il sorriso sulle labbra: si avvicinò di più a lui e prese ad accarezzargli il viso lungo e magro con la mano sinistra.

“Sei di pessimo umore per tutto quello che è successo nell’ultimo anno e lo capisco, ma non pensi che sia arrivato il momento di lasciarsi ogni cosa alle spalle, dimenticarsele e ricominciare da capo in vista del nuovo anno che sta per arrivare? E perché non ricominciare da capo con una bellissima vacanza all’estero? Lascia perdere il tuo vecchio gruppo, nessuno di loro merita i tuoi pensieri, che cosa ti ho detto durante l’ultimo tour? Perché le copie del nuovo album sono state vendute in tempi record? Perché anche i biglietti sono finiti in pochissimo tempo, nonostante la scarsa pubblicità? Solo perché il pubblico non si aspettava che sarebbe uscito ancora qualcosa con l’etichetta Pink Floyd. Ben presto si accorgeranno che il gruppo non è più la stessa cosa senza di te e faranno tutti un passo indietro… Ricordi che ti ho detto questo?”