1974, dicembre.
Ginger aprì gli occhi nello stesso momento in cui sentì la porta cigolare e chiudersi, allungò la mano destra verso il comodino ed accese la piccola abatjour, posizionata lì sopra, che andò subito ad illuminare la figura alta, magrissima ed inconfondibile di Roger: il bassista aveva tra le mani un vassoio e stampata in viso un'espressione sorpresa, perché pensava che la sua intrusione fosse passata inosservata.
"Scusa" si affrettò difatti a dire, sorprendendo a sua volta la giovane per tutta quell'inconsueta gentilezza "non era mia intenzione svegliarti, ero sicuro..."
"No, tranquillo" lo rassicurò subito la rossa, sforzandosi di sorridere "ero già sveglia... E tu? Come mai sei sveglio? Non dovresti essere a letto a quest'ora?"
"Sono abituato ad andare a letto molto tardi. Non riuscirei mai a coricarmi sotto le coperte ad un orario decente, altrimenti finirei per fissare il soffitto per chissà quante ore, e poi lo sanno tutti che le idee migliori arrivano sempre in piena notte. Ho visto Pamela molto affaticata, quindi le ho detto di non preoccuparsi per il disordine che c'era in cucina e per i bimbi da portare a letto. Ho detto anche a Jennifer di andare a riposarsi e mi sono occupato io di tutto. Mancavano pochi piatti da lavare, ed i bambini sono stati bravissimi. Non hanno fatto alcun capriccio e sono andati subito nei loro letti"
"Penso proprio che né Keith né Demi oserebbero fare i capricci con una persona come te, che incute timore anche senza volerlo. Ci sai fare con i bambini, non capisco proprio perché ti ostini a non voler diventare padre"
"Tutti sono bravi con i figli degli altri, ma quando si tratta dei propri è una faccenda ben diversa. Per essere un buon genitore bisogna sentirlo dentro di sé, io non avverto alcun desiderio di paternità, ergo: non sarei affatto un buon padre"
"Io, invece, dico che lo saresti. Devi solo trovare la persona giusta con cui mettere su famiglia"
"La persona giusta..." ripeté il bassista con un sorrisetto indecifrabile "al momento non ho nessuna urgenza di trovare la persona giusta con cui mettere su famiglia. Sono ben altre le mie priorità"
"E quali sono?"
"Non lo so, ma so per certo che le tue in questo preciso istante sono di riposare e di non affaticarti troppo. Tra due giorni ci sarà la festa che hai voluto organizzare, ricordi? Non vorrai essere troppo stanca quella sera perché adesso non vuoi dormire"
"Roger, sono mesi che trascorro tutte le mie giornate dentro questa stanza, e quando passa l'effetto degli antidolorifici che mi vengono somministrati cerco di addormentarmi in modo da avere una piccola tregua dal costante dolore che sento sempre. Passo le mie giornate a fissare il soffitto od a provare in qualunque modo ad addormentarmi, perché sempre più spesso sono troppo debole perfino per prendere in mano un libro e leggerlo. Gli unici momenti in cui riesco a distrarmi un po' sono quelli in cui ricevo le vostre visite e vi fermate un po' a parlare, ma non lo fate mai per troppo tempo perché avete paura di prosciugare le mie energie. Per favore, sono io a chiedertelo, resta qui a farmi compagnia. Ho bisogno di parlare con qualcuno e tu sei l'unico abbastanza obiettivo che può accettare la mia richiesta" la giovane si tirò su col busto, facendo ben attenzione a nascondere la difficoltà a compiere quel semplice gesto, pregò il bassista con lo sguardo e lui decise di accogliere la sua richiesta: posò il vassoio sopra un tavolino e si sedette affianco a Ginger dopo essersi tolto le scarpe da ginnastica.
Domandò alla rossa se potesse fare altro, e lei annuì, perché effettivamente c'erano altre due piccole cose che doveva fare.
"Prendi l'abatjour e posala qui" Ginger appoggiò il palmo della mano destra sul materasso, nel punto esatto in cui il giovane doveva sistemare il soprammobile "e chiudi le tende del letto".
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Remember A Day; Pink Floyd (✓)
FanfictionRaccolta di Missing Moments tratti da: "The Dark Side Of The Moon" e "What Shall We Do Now?" Cover by: aliss19