Capitolo 8

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Se avesse dovuto dire a qualcuno dove si trovava in quel momento, non ne aveva la minima idea. Era in una camera, su un letto, e stava dannatamente bene, le bastava questo. Non ricordava nemmeno come ci era arrivata, dopo aver condiviso quella bottiglia di bourbon e aver fumato.

Iniziava a recuperare lucidità, ma in mezzo a quel groviglio di corpi, non sapeva nemmeno di chi era il capezzolo che aveva tra le labbra. Lo mordicchiò con audacia e sentì Dinah grugnire il suo nome. Continuò a torturarlo con lievi morsi, finché non sentì i denti di qualcuno fare lo stesso al suo corpo, ma molto più in basso. Un gemito lasciò le sue labbra, ma era più di piacere che di dolore. Allungò il collo per fissare i suoi occhi in quelli di Lauren, che la stava torturando con denti e lingua, prendendola in giro. Bastarda. Non ti pregherò.

Concentrò l'insofferenza sul seno di Dinah, che intanto si era girata a baciare Normani, mentre Ally la faceva tremare con le sue spinte. Ne ho bisogno anch'io... Dai, Lauren. Alzò il bacino contro il viso della corvina, sperando in un contatto più deciso, che non ci fu.

"Cazzo, Jauregui." Imprecò sottovoce. Dinah le lasciò lo spazio per muoversi, iniziando a stuzzicare Ally, così alzò il busto e portò le mani tra i capelli di Lauren, tirandola bruscamente verso di sé. La corvina, sbilanciata, le cadde praticamente addosso, e Camila ne approfittò per ingabbiare le gambe con le sue.

Erano occhi negli occhi, ora, i loro corpi nudi a contatto, i respiri affannosi.

Camila, con le mani ancora tra i capelli di Lauren, la tirò ancora più a sé, facendo scontrare le loro labbra e insinuando la lingua nella bocca di Lauren, che le diede subito accesso. Le loro lingue si scontravano, si rincorrevano, lottavano. Si allontanarono solo per il bisogno di ossigeno, e la mora ne approfittò per ribaltare la situazione e salire a cavalcioni sull'altra. Ti faccio vedere io come si fa.

Torturò i suoi seni con denti e lingua, succhiandoli a tratti. Adorava il suo sapore. E adorava sentirla e vederla gemere di piacere sotto di lei. Si tirò su col busto per godersi lo spettacolo, mentre la penetrava con due dita e contemporaneamente si strusciava sulla sua gamba, cercando un minimo di sollievo. Lauren le strinse i glutei, aiutandola nei movimenti. Cazzo, potrei venire già così.

"Ci penso io a te." La voce calda di Normani le arrivò prima del calore del suo corpo dietro di lei. Con una mano le strizzò un seno, procurandole un mugolio. Con l'altra scese tra le sue gambe, iniziando a scoparla con un ritmo veloce, come le piaceva. Riaprì gli occhi, fissandoli in quelli di Lauren, che erano diventati delle pozze scure e calde. Non riusciva a staccare gli occhi da lei, e vederla e sentirla venire fu la sua fine. Fu scossa anche lei da un potente e agognato orgasmo, e si accasciò sulla corvina, che prese ad accarezzarle i capelli, tenendola sul suo petto. 

Si stava quasi dimenticando delle altre ragazze a letto con loro, nonostante Normani le avesse appena regalato un grande momento, ma qualcuno la distrasse.

"Ahia. Chi è stato a mordermi il culo?" Si lamentò, anche se non era stato realmente doloroso, ma solo eccitante.

"Questo era per il morso di prima, Cabello." Dinah si era appena vendicata. Ridacchiò, mentre si preparava ad attaccare anche lei. Cercò di sopraffarla, ma si ritrovò in pochi attimi ad essere dominata dalla più alta. "Ci hai provato." Era stesa a pancia in giù quando sentì uno schiaffo sulla natica.

"Ce l'avete con il mio culo, eh?" Finse un broncio, cercando di liberarsi dalla presa di Dinah che stava facendo di lei tutto ciò che le pareva. Non che le dispiacesse. Ci sa fare la stangona. Non riuscì a trattenersi dal gemere.

Riaprì gli occhi, trovando lo sguardo vispo di Ally che la osservava. "Che fai, la timida?" Chiese tirandola verso di sé, e iniziando a leccare con gusto la sua pelle.

Sentì un gemito più forte alla sua destra, e voltò la testa per osservare Lauren e Normani che si davano piacere a vicenda. La vista la eccitò a dismisura, e quasi ringraziò Dinah per averla finalmente penetrata con due dita, mentre lei riservava lo stesso trattamento ad Ally.

I gemiti si confondevano nella stanza, così come i corpi.

Pochi minuti dopo si ritrovò schiacciata nella posizione che aveva dato il via al tutto. Lauren dietro di lei, e Dinah davanti. La stangona fu distratta da Normani ed Ally, e iniziò a dedicarsi a loro. Camila si ritrovò con la corvina che la stuzzicava da dietro. Ormai era andata troppo oltre quella notte per fermarsi, quindi ruppe anche l'ultima promessa che si era fatta.

"Ti prego, Lauren." La implorò, anelando di più. La corvina si spostò da dietro di lei, portandosi carponi tra le sue gambe, e iniziò a leccarle il clitoride, prima di penetrarla senza smettere di dare attenzioni succhiando il suo fascio di nervi. La portò nuovamente al limite, facendole gemere il suo nome fino a farle annebbiare la mente.

Era ormai notte fonda e, sfiancate, si addormentarono in modo scomposto.

Thinkin' About You - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora