Capitolo 19

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Lauren fu svegliata dal suo cellulare, che vibrava sul comodino. Doveva trattarsi solo di un messaggio, quindi si prese il suo tempo per risvegliarsi, godendosi la sensazione di Camila tra le sue braccia. Ignorò il formicolio nel braccio, che era rimasto per troppo tempo nella stessa posizione, schiacciato sotto il collo della cubana. Aprì gli occhi, sorridendo e sentendo le farfalle agitarsi violentemente nello stomaco.

La testa di Camila era schiacciata nell'incavo del suo collo, non riusciva a vederne il viso, poteva scorgere solo i capelli arruffati, ma poteva sentire. Poteva sentire il respiro leggero sulla pelle, e le labbra che le solleticavano leggermente l'epidermide ad ogni piccolo sbuffo. Era così dolce. Non avrebbe mai voluto svegliarla. Teneva il braccio destro sulla sua vita, e con la mano a volte le stringeva il fianco, come se avesse paura che si allontanasse durante il sonno. Il torace della ragazza poggiava contro il suo, e lo sentiva muoversi al ritmo dei suoi respiri. Le gambe della cubana erano incastrate dolcemente tra le sue. Anche se avesse voluto, non avrebbe potuto muoversi.

Iniziò ad accarezzarle la schiena dolcemente, sperando però di non svegliarla. Adorava vederla così, serena e rilassata. Trascorse ancora un po' di tempo a guardarla. Fu distratta da un discreto bussare alla porta, che si aprì subito dopo. Sua madre infilò la testa dentro.

"Buongiorno. Lauren, se hai intenzione di andare a scuola, ti devi alzare." Clara tenne la voce bassa, vedendo l'ospite ancora addormentata, e notando la posizione in cui era. Lauren sentì un leggero movimento, e la sentì irrigidirsi. Camila si era appena svegliata.

"Buongiorno, mà." Rispose lei, leggermente imbarazzata, ma continuando ad accarezzare la schiena alla cubana, per farle capire che andava tutto bene. "Ok, mi alzo subito." Vide Clara annuire, trattenendo un sorrisetto mentre richiudeva piano la porta.

"Oddio, tua madre ci ha viste così?" Scattò su Camila, agitata, allontanandosi da lei.

"Ehi, va tutto bene. Per lei è ok." Disse, mettendosi seduta anche lei per essere alla stessa altezza della cubana. Fissò i suoi occhi in quelli dell'altra. "È tutto ok." Disse portando le mani sulle spalle di Camila, e attirandola in un abbraccio. La sentì tremare contro di sé, aveva il respiro corto, e riusciva a sentire il suo cuore che martellava forte contro il torace. "Camz, va tutto bene. Va tutto bene, tranquilla."

"Se" Camila respirò a fondo prima di riprendere, respiro che si infranse sulla sua spalla. "Se mio padre ci avesse viste così, probabilmente in questo momento sarei già morta. E forse anche tu." Confessò di botta, continuando a tremare.

"Ehi piccola, sta tranquilla. Non sono tutti così. E in un modo o nell'altro, ti libererai presto di lui. Te lo prometto."

"Non promettere qualcosa che non puoi realizzare." Disse tristemente Camila, staccandosi dall'abbraccio. I suoi occhi erano lucidi, il suo viso era tornato quello di sempre, ombrato, non c'era più traccia della tranquillità di prima. "Ma grazie per questo, per esserci."

Anche gli occhi di Lauren si erano riempiti di lacrime, mentre avvicinava il suo viso a quello di Camila per baciarla. Collegò le sue labbra con quelle morbide dell'altra, senza approfondire il bacio.

"Ci sono. E ci sarò sempre. Ricordalo." Disse con la voce rotta, trattenendo le lacrime che le facevano luccicare gli occhi. Vide Camila annuire, prima di alzarsi dal letto e iniziare a spogliarsi.

"Dove vai?"

"Devo tornare a casa, Laur." Sospirò, infilandosi il jeans. "Ti dispiace accompagnare anche Sofi, insieme a Taylor?"

"Resta a fare colazione. Poi ti accompagno e porto le piccole a scuola." Vedendo che l'altra non le rispondeva, continuò. "Ti prego." Ottenne la sua attenzione, mentre metteva su un adorabile broncio. Gli occhi di Camila scintillarono di malizia. Si inginocchiò sul letto, avvicinandosi a Lauren, che era già a corto di fiato, vedendo che la cubana indossava solo il jeans, con il bottone ancora aperto e la zip ancora giù.

Thinkin' About You - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora