Accostai la macchina al marciapiede non appena adocchiai il fioraio. Presi gli unici contanti che mi erano rimasti dal portafoglio e scesi.
Attraversai la strada con passo affrettato e controllai l'ora sullo schermo del cellulare: dovevo prendermi un margine di quindici minuti per essere certo di non rischiare di perdere l'uscita di Elizabeth da casa.
Aspettai sul marciapiede che il cliente prima di me finisse con il suo acquisto ed entrai.
<<Salve>>
<<Come posso aiutarti?>> mi chiese il proprietario con un sorriso cordiale.
<<Mi servirebbe un mazzo di rose>> risposi guardandomi intorno mentre la punta del naso iniziava a pizzicare per via di tutti quei profumi. <<Se può anche decorarle con qualche nastro carino sarebbe ancora meglio>>
<<Subito>>. Il signore si voltò e sfilò una quindicina di rose da un vaso vicino a lui. Attese con il braccio a mezz'aria che sgocciolassero tutta l'acqua assorbita con il gambo, dopodiché le stese sul tavolo di legno in mezzo alla stanza.
Rimasi a osservare i suoi movimenti in silenzio, mentre lui tagliava nastri rossi e li legava attorno ai fiori. Si prese tutto il tempo del mondo e mi trovai a sbirciare nuovamente l'orario.
Una volta sistemato l'intero mazzo, lo avvolse il delle grandi foglie di non so quale pianta e aggiunse dei fiorellini bianchi tra una rosa e l'altra. Concluse il lavoro attaccando un adesivo con il nome del negozio sul tessuto con cui aveva avvolto i gambi.
<<Quindici sterline>>
Gli porsi i soldi con un cenno e ringraziai mentre mi porgeva il mazzo di fiori. Lo rigirai nelle mie mani per qualche secondo e sorrisi soddisfatto: le sarebbe piaciuto.
<<Grazie, arrivederci>> dissi uscendo dal negozio.
Arrivato alla macchina, poggiai con attenzione i fiori sul sedile posteriore, vicino al pacchetto che conteneva il libro comprato all'aeroporto e il disco dei Green Day. L'idea di aggiungere il CD al regalo mi era venuta la sera prima, quando tornando a casa avevo acceso la radio ed erano partite le solite canzoni. Era troppo tardi per andare a un negozio di musica, perciò avevo semplicemente impacchettato il mio. Quella mattina prima di uscire avevo afferrato il primo disco della pila e lo avevo portato in macchina, dove ora risuonavano le note dei The Script.
Ero praticamente arrivato ad Eleanor Road quando il mio cellulare squillò. Accettai la chiamata e la musica si fermò, sostituita dalla voce di Avril Lewis che usciva dagli autoparlanti della macchina.
<<Promemoria importante per Ethan Matthews!>> esclamò senza neanche salutare. <<E' il compleanno della tua ragazza, ricordati di farle gli auguri e se ti sei dimenticato di farle il regalo dille che l'hai ordinato online e deve ancora arrivare>>
Era la prima volta che la sorella di Jake mi chiamava da quando ci eravamo scambiati i numeri, ma era spontanea come al solito.
<<Buongiorno anche a te>> risposi divertito. <<Per tua informazione non solo mi sono ricordato del compleanno e le ho fatto il regalo, ma le ho anche comprato delle rose da darle quando uscirà di casa>>
Ci fu silenzio per qualche secondo, poi un semplice: <<Mmm.>>
<<Dove sei adesso?>> continuò dopo poco.
<<Sto accostando su Eleanor Road>> risposi. <<Infatti ti devo salutare, ci vediamo a scuola>>
<<Bene. Torna indietro e comprale dei tulipani rossi>>
STAI LEGGENDO
Non mi aspettavo di trovare te
Teen Fiction"IL BABYSITTER DI MIO FRATELLO" (disponibile su Amazon) dal punto di vista di Ethan Matthews. Ethan Matthews, diciassette anni, non ha bisogno di un lavoro. La sua famiglia ha più soldi del necessario e farebbe di tutto per assicurargli la vita migl...