Capitolo 27

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Sparì dopo due secondi. Forse me lo ero solo immaginato, forse il mio leggero stato di ebrezza mi faceva venire strane allucinazioni.

Mi girai dall'altra parte ed eccolo lì di nuovo lui, con quello sguardo omicida stampato sul volto. Iniziai ad avere paura, sembrava molto arrabbiato.

Sbattei le palpebre e sparì. Si dissolse come il fiato caldo in inverno e riappariva poco dopo in un altro punto della stanza.

Il mio respiro accelerò, cosa avrebbe fatto?
Cercai di alzarmi dal divano per cercare Louis, ma lui apparì di fronte a me e all'improvviso tutte le persone nella stanza sparirono. Non sapevo come, ma ogni volta riusciva a creare queste illusioni.

"Cosa...cosa vuoi di nuovo? Perché continui a perseguitarmi?" Iniziai a piangere, non potevo sopportarlo ancora. Non capivo cosa voleva ancora da me. Gli avevo dato letteralmente tutto quello che avevo.

"E così tu pensi di scappare di casa e andarti a divertire provandoci con ogni fottuta persona?!" Urlò facendomi sobbalzare, ogni volta non capivo perché si doveva comportare così nei miei confronti.

"Stai scherzando spero! Non ci stavo provando con nessuno, Louis è solo un amico. E Sam...beh è stata lei che mi ha baciato!"

Spalancò subito gli occhi a quella affermazione, molto probabilmente non lo sapeva e io mi maledissi mentalmente per non aver tenuto la mia maledetta boccaccia chiusa.

"Cosa cazzo ha fatto?!" Non capivo perché si scaldava così tanto. Una volta mi trattava come il suo giocattolo e la volta dopo si preoccupava per me.

"Io la uccido quella puttana!"

"No!" Lo interruppi subito.

Mi alzai e bloccai le sue possenti braccia con le mie mani.

"Forse era ubriaca ma per favore non farle del male, ti supplico."

Il suo sguardo si addolcì, ma ritornò subito incazzato.

"E con quel Louis allora? Oh io quello lo farò fuori sicuro." Abbassò la voce drasticamente facendomi venire i brividi e riuscì a liberarsi dalla mia misera presa.

Iniziai a singhiozzare più rumorosamente. Non volevo che facesse ancora del male a me o alle persone che mi stavano intorno.

"Perché sei qui? Perché devi sempre intrometterti nella mia vita?!" Lo spinsi e lui indietreggiò come se quella piccola spinta gli avesse fatto male sul serio.

"Ho sentito qualcosa." Sospirò passandosi una mano nei capelli. Molto probabilmente cercava di dirmi qualcosa. "Io mi sono sempre sentito in qualche modo collegato a te. Ma adesso  quel legame che sentivo era diverso, era più forte. Non so spiegare bene cos'era ma..." Aveva la fronte aggrottata come se ci stesse veramente ragionando.

"...mi sta un po' spaventando."

La prima cosa che mi venne in mente fu di di ridere. Harry non poteva provare paura. La paura per lui era una sensazione sconosciuta, come l'amore.

"E io cosa ci posso fare?!" Cercai di avere un tono autoritario. "Senti, lasciami andare per piacere. Lasciami in pace. Farai un bene a tutti e due."

Subito dopo aver detto quelle parole ci pensai un attimo. Pensai al fatto di tornare alla vita di prima, senza Harry. Perché mi sembrava una cosa così strana?

Pensai che in qualche modo mi sentivo anche io legata a lui, ma solo perché aveva passato la maggior parte della mia infanzia e l'idea di perderlo per sempre mi spaventava un po'.

"Ma allora non lo capisci? Ci sto provando! Ma non ci riesco!"

Mi asciugai le lacrime e scossi la testa. Tutto questo non stava succedendo veramente.

Dark Eyes  ➳ h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora