Capitolo 15

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Respiravo a fatica mentre guardavo il vuoto, dove fino a poco prima si trovava il demone.

"Piccola mia!"

Distolsi lo sguardo solo per vedere chi mi stava chiamando per ritrovare la preoccupazione nel viso di mia madre.

Si mise in ginocchio vicino a me e poggió le sue mani perfettamente curate sul mio viso. Lei era pulita, in ordine è bella in confronto a me.

"Dimmi, come stai? Cosa ti è successo? Dove sei andata?"

Le sue parole mi scivolarono subito via dalla mia mente. Potevo solo sentire il rumore delle parole di Harry nella mia testa.

"Rispondimi per favore."

Solo in quel momento la guardai dritto negli occhi e subito mi ritornó in mente il fatto che mi aveva mentito su mio padre. Lei sapeva già tutto e non mi aveva detto niente.

Mi alzai e seguita da lei entrai dentro casa. Non riuscivo a parlare, non volevo parlare. Volevo solo stare da sola nel silenzio per schiarirmi le idee.

"Lasciami in pace." Le dissi prima di chiudere la porta a chiave. La sentii sospirare da dietro la struttura in legno e mi tranquillizzai quando i suoi passi si allontanarono dalla mia stanza.

I miei pensieri raggiunsero subito la scena di pochi minuti prima. La mia mente cercava di rielaborare tutte le informazioni, ma non riusciva ancora a crederci del tutto; ma il mio cuore, il mio cuore era come se non esistesse più. Lui l'aveva ferito con ogni lama di ogni singola parola uscita da quella bocca così perfetta ma allo stesso tempo così malvagia e pericolosa.

Non sapevo quanto tempo passai a guardare Il soffitto, ma di sicuro non fu abbastanza da cancellare il dolore che persisteva nel mio corpo.

Mi alzai riluttante. Mi sbatteva al testa in una maniera insopportabile e le mie gambe sembravano pesare 300 kg.

Presi il mio computer e lo poggiai sul letto. Lo aprii inserendo la password velocemente.
Sinceramente non sapevo perché continuavo a farmi del male, ma in qualche modo dovevo liberarmi da un sacco di domande a cui non avevo ancora risposto.

Aprii Google e cercai le mie risposte. Provai a scrivere: demone.

Il Demone è, nella cultura religiosa e nella filosofia greca, un essere che si pone a metà strada fra ciò che è Divino e ciò che è umano, con la funzione di intermediare tra queste due dimensioni.

Provai a cercare in un' altra pagina.

I demoni sono lieti di scoprire in se stessi un potere fuori dalla norma, non si interrogano sull'origine di esso, se ne allietano, e rischiano di farne sempre più uso.

Pensai subito al fuoco che Harry riusciva a generare dal nulla. Interessata continuai a leggere.

Nonostante queste "doti" del tutto particolari, se analizziamo in profondità queste persone, vedremo che mancano in esse i frutti dello Spirito Santo. Saranno infatti false, ipocrite, maldicenti, superbe, iraconde, nervose, lussuriose, lente al perdono, invidiose, avverse al sacro ecc.

Il mio cuore mi si strinse a queste parole. Mi insultai mentalmente per avere anche minimamente pensato di poter cambiare un demone e fargli provare certe emozioni.

Lui sarà sempre così. Lui sarà sempre così.

Cercai di ripetermelo tante volte in testa per farmene una ragione.

Continuai la mia ricerca ma l'80% dei siti spiegavano come praticare un esorcismo o come scacciare i demoni dalle proprie case.

Sospirai e chiusi il computer.

Iniziai a pensare che cosa stesse facendo in quel momento. Cosa pensava. Cosa provava. Era dispiaciuto?

No, non lo era. Loro non provavano nulla se non odio, rabbia e perversione. Punto.

In qualche modo dovevo dimenticarlo e fingere che sia stato tutto un sogno.

Harry's pov

Ancora non ci potevo credere. Davvero ci aveva creduto? Non pensavo di essere così bravo a fingere.
Era così fottutamente bello. Potevo sentire la sua tristezza, la sua disperazione fin dentro di me. La sua sofferenza, era come una droga per me.

Raggiunsi di nuovo la sua finestra. Questa volta però decisi di non farmi vedere. La osservavo mentre scriveva qualcosa al computer.
Mi spostai leggermente e capii che stava cercando spiegazioni su di me e questo non fece che crescere il piacere che provavo nel vederla soffrire. Stava cercando di capire più cose su di me.
Potevo vedere che era ferita dalle sue guance arrossate e dai suoi occhi verdi così scuri e spenti.
Chiuse il computer e lo rimise al suo posto facendo attenzione. Quando scoppiò in lacrime sdraiandosi sul letto sorrisi malignamente. Era così fragile, e adesso l'avevo distrutta.

Spazio autrice

Ok beh, è leggermente più corto degli altri ma non ho avuto davvero tempo! La prossima settimana non aggiornerò perché avrò gli esami😱

Dark Eyes  ➳ h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora